15 marzo 2011

COMUNITÀ DEL PRESENTE E CASA DELLA MEMORIA


Il progetto di Porta Nuova si trova ad affrontare due problemi: da una parte il gruppo Hines – Ligresti non riesce a convincere gli stilisti a sfilare nell’edificio progettato a questo scopo lungo il podio della Città della Moda dall’architetto Grimshaw, battezzato “lumacone” per la sua forma lunga e stretta. Dall’altra Hines non riesce a convincere il quartiere Isola ad accettare che la Casa della Memoria di 2.000 mq sostituisca il Community Center, per ospitare all’angolo tra via Confalonieri e via Volturno gli uffici e archivi dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), l’Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati), l’Aiviter (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo) e l’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Piazza Fontana al posto di funzioni per le attività sociali di zona.

Gli stilisti sfilano ormai dappertutto in città e l’idea iniziale della Città della Moda è fallita. Il “lumacone ” prevedeva 20.000 mq di funzioni di interesse generale con un indice di 1 mq/mq, superiore allo 0,65 mq/mq previsto per le funzioni private. L’operatore ha chiesto di trasformare la sua destinazione per 12.000 mq a funzioni private non residenziali, con riserva di chiedere in futuro la stessa trasformazione per il resto dell’edificio. Il Consiglio di Zona 9, chiamato a dare il suo parere obbligatorio sulla variante all’accordo di programma Garibaldi – Repubblica, si è opposto a questo cambiamento e ha chiesto in alternativa di destinare 2.000 mq alla Casa della Memoria e il resto, se non si vuole mantenere le funzioni pubbliche previste, a verde pubblico, riducendo l’enorme volumetria prevista nel progetto di Porta Nuova a vantaggio degli attuali e futuri residenti.

Il verde previsto dal progetto, che inizialmente prevedeva una Biblioteca degli Alberi di più di 100.000 mq, si è progressivamente ridotto a causa di cambiamenti del progetto e di parcheggi sotterranei. Lo spostamento della Casa della Memoria consentirebbe inoltre di mantenere il Community Center all’Isola con le sue funzioni per il quartiere, secondo il progetto iniziale dello studio Boeri. Sicuramente una collocazione della Casa della Memoria sul podio del progetto di Porta Nuova accanto ai grattacieli di Cesar Pelli sarebbe più centrale e prestigiosa e meglio collegata con la stazione di Porta Garibaldi. Avevo affrontato questi problemi durante le primarie per il candidato sindaco del centro sinistra ed ero intervenuto a un dibattito all’Isola con la proposta di spostare la Casa della Memoria al posto del lumacone di Grimshaw. Di fronte alla delibera del Consiglio di Zona 9 il Comune e Hines non potranno far finta di nulla.

Hines ha lanciato nel frattempo un concorso privato per il progetto esecutivo della Casa della Memoria che dovrà terminare entro fine marzo. Alla base del concorso c’è un documento preliminare alla progettazione che non è stato diffuso e che sembra voler far convivere negli stessi spazi gli uffici delle quattro associazioni e le funzioni per il consiglio di zona. La cosa non sembra possibile in base al progetto preliminare presente sul sito dello studio Boeri, che l’ha redatto al pari del progetto per il Community Center. Sarà interessante vedere come finirà questa vicenda, in cui sembra che gli interessi privati vincano sugli interessi pubblici che avevano giustificato l’intera operazione immobiliare della Città della Moda.

Michele Sacerdoti

 


 



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