26 ottobre 2010

LA MORATTI E LA LEGGE MERLIN


Hanno aperto nei pressi di casa mia due centri massaggi. In città c’è una discreta presenza di centri benessere orientali, alcuni sono più sobri e veramente svolgono l’attività di centro massaggi.
I due aperti sotto casa sono sgargianti, vetrine addobbate in modo maldestro e notevolmente oscurate con adesivi, insegne luminose di nuova generazione a led colorati che richiamano l’attenzione e soprattutto una parola: APERTO sino alle 23.00 (come mai?).
Di recente sono andato dal barbiere per mettere in “dima” i miei venticinque capelli e qui apriti cielo, il mio barbiere si trova di fronte ad uno dei centri massaggo in questione. La conversazione dal parrucchiere è tendenzialmente di basso livello: il calcio, le moto, Corona, la Rodriguez e Lele Mora, Luxuria… Ma in questo caso è cominciata con un eloquente sguardo negli occhi e poi è partita con una serafica frase: “dopo le 20.00 c’è parecchio movimento…”. Primo pensiero e perché di mattina no? Se uno ha il bioritmo giusto di mattina che facciamo? Secondo pensiero, tipico del maschio fallo-cefalo meridionale: che numeri da circo faranno lì dentro?
La presenza di questi esercizi commerciali è tendenzialmente discreta, non disturba il circondario, anzi, diciamo, che rende la zona più viva e quindi sicura sino alle 23.00. Non voglio fare questioni di patetico moralismo per quel che succede sotto casa mia, c’è gente che ha i trans sotto il portone… Quello che mi colpisce maggiormente è che questi esercizi commerciali hanno una minima licenza di esercizio, quindi “qualcuno” a Palazzo Marino ha firmato uno straccio di permesso.
E’ evidente che la “nostra” miope amministrazione comunale, che non ha mai fatto esibizione di valori di libertinaggio e lussuria, che anzi è paladina della sicurezza e dell’ordine e strizza l’occhio alle gerarchie ecclesiastiche di orientamento certamente conservatore continua a rilasciare quasi a ufo licenze ai gestori di centri massaggi che a oggi sono arrivati al numero di 368: che business!
Della serie la mano destra non sa quello che fa la sinistra e questa sembra proprio un’amministrazione senza mani e senza piedi, un tronco di corpo privo delle appendici che si muove in modo sincopato e scoordinato, brutto a vedersi. L’ufficio licenze rilascia il permesso e i vigili chiudono il negozio per sfruttamento della prostituzione, “e io pago….”.
Personalmente sono per i quartieri dell’amore, per tutti i gusti, ma questo è un approccio nordico, noi viviamo in Italia, il cupolone ci fa ombra e il duomo ci osserva da vicino, per cui queste cose non si possono fare e allora si ricorre ai mezzucci. E allora via con i centri massaggi, che magari non saranno tutti dei casini, ovviamente, ma dato il numero e le voci di chi li frequenta, il dubbio viene e poi la manodopera è immigrata e irregolare: e la Lega Nord?
Italia mia ipocrita, io speriamo che me la cavo, anzi …

Riccardo Lo Schiavo



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