12 ottobre 2010

FINI: DIALOGO IMMAGINARIO


 

Ingegner Da Rotoli, lei che è ricercatore presso la più importante agenzia di ricerche di mercato in Italia, cosa pensa delle statistiche sulle prospettive di Fini?

Sicuramente ha delle buone possibilità di conquistare il mercato italiano, almeno per quanto riguarda il basso range.

Cioè, gli operai, il sottoproletariato?

Non mi occupo delle definizioni, le nostre ricerche indicano basso range e io le dico basso range. Forse sono quelli indicati da lei, e forse sono i consumatori sotto il metro e sessanta. Io sono un matematico. Sa, una cosa è raccogliere i dati, un’altra è interpretarli.

Certo, e quindi i cittadini di basso range sceglieranno Fini.

Sì, oppure Rana, la concorrenza.

Rana? Di nome?

Giovanni. I suoi tortellini sono molto pubblicizzati. Con zucca, ripieni di spinaci e ricotta, oppure con i funghi porcini. Nel settore dei ripieni ai funghi porcini è sicuramente leader nel mercato. Basta aggiungere un po’ di olio.

Io invece volevo chiederle qualcosa sulle vostre ricerche sull’elettorato milanese di destra.

Non abbiamo fatto ricerche su questo argomento. Attualmente il ministero ci ha chiesto di indagare sul gruppo di adolescenti tra i 12 e i 15 anni, in particolar modo sul consumo di fette biscottate e gli effetti della pubblicità televisiva sul loro comportamento. E le posso assicurare che preferiscono il muesli alle fette biscottate, soprattutto le marche che offrono gadget in omaggio.

Ma non votano i dodicenni.

Ancora no, ma mangiano però, eccome. I miei figli consumano una gran quantità di biscotti e cereali.

Ma vorrei sapere come va a finire, i Finiani a Milano possono spezzare l’equilibrio politico nelle prossime elezioni?

Equilibrio? Sa la percentuale di anziani che riporta lesioni sopravvenute tra le pareti domestiche dopo una caduta?

Ma a me non interessano le lesioni, se non cambiano il voto.

Perché lei pensa solo alla politica, che noia la politica. La scienza ci può rivelare aspetti molto più interessanti della vita quotidiana rispetto alla politica, che è fatta soprattutto di parole.

Ma c’è di più del quotidiano. Ci sono le idee.

Scommetto che lei pensa alle idee politiche.

E lei pensa solo alle ricerche.

So bene che c’è dell’altro tra cielo e terra oltre alle ricerche, ma è anche vero che la maggior parte di quello che c’è, è aria.



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