19 marzo 2018

OSSERVARE LE STARTUP E LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Strumenti per finanziare la crescita


In questo Paese apparentemente ingovernabile, dal punto di vista politico, qualcosa si muove. Nuove vie per realizzare progetti aziendali e sempre più raffinati strumenti finanziari per ottenere liquidità, fuori dai tradizionali canali bancari, hanno permesso agli imprenditori di andare avanti a muso duro. Nonostante tutto.

07bellon11FBIl numero e la dimensione delle startup e delle PMI innovative stanno crescendo. Secondo gli ultimi dati forniti dalla quarta edizione della Relazione Annuale 2017 al Parlamento del Ministero dello Sviluppo Economico, c’è almeno una startup innovativa in 1.518 comuni italiani, e in tutte le province del Paese. Nel solo comune di Milano sono localizzate 1.028 startup innovative, vale a dire il 60% delle startup della Lombardia e il 14% di tutte le startup italiane. E 4 PMI innovative su 10 hanno registrato nel 2016 un fatturato superiore a 1 milione di euro.

Che cosa ha stimolato questa crescita economica? “Il reperimento di nuovi strumenti finanziari” dichiara Marco Roccabianca, amministratore delegato di MGK Advisors e Consulting SA di Lugano, una società di consulenza nel settore finanziario internazionale. “Storicamente, le aziende italiane hanno avuto un livello di indebitamento più elevato della media europea con un’alta esposizione presso gli istituti bancari.” Inoltre, il debito era spesso a breve termine e quindi più costoso e facilmente revocabile.

“Di fatto” continua Roccabianca “questo ha ridotto la capacità di crescita delle imprese, creando nel contempo un circolo vizioso con le banche. Ma negli ultimi anni è cambiata la cultura finanziaria. Un piccolo esercito di medie imprese è sbarcato in Borsa. Si è verificato un aumentato ricorso al private equity e al private debt. C’è stato un boom di emissioni di minibond e bond, oltre al diffondersi delle piattaforme crowdfunding, un’opportunità di raccolta fondi online, che ora verranno regolamentate dalla Commissione Europea”. I dati parlano da soli: le startup e le PMI innovative che hanno fatto ricorso all’equity crowdfunding hanno raccolto in tutto 12,5 milioni di euro in 109 campagne, più della metà delle quali (59) è stata avviata negli ultimi 12 mesi.

Imparare a gestire la propria attività finanziaria è una necessità, specialmente per le fasce più deboli della popolazione e per i giovani che devono costruire il loro futuro, attraverso una pianificazione delle risorse. Avvicinare il mondo del lavoro a quello della scuola e aumentare il grado di consapevolezza finanziaria è importante. Soprattutto in questo momento, in cui esistono le leve macroeconomiche che potranno consentire al nostro Paese di liberare tutto il potenziale per crescere a un ritmo più elevato, e, a livello europeo, si stanno discutendo nuove misure per ridurre i rischi nei bilanci bancari e facilitare un accordo dell’unione bancaria.

“Le idee non bastano” aggiunge Roccabianca. “Per farle diventare impresa servono capitali.” MGK Advisors & Consulting SA ha offerto un servizio a molte aziende milanesi, dalle startup alle PMI. La sua peculiarità è ristrutturare il debito aziendale e trovare fonti alternative di finanziamento, fuori dai canali tradizionali, scegliendo la soluzione migliore per il cliente.

La vera rivoluzione è proprio questa. L’alternativa. Le aziende, sulla spinta della concorrenza internazionale e della necessità di crescere, hanno vinto la diffidenza verso le forme di finanza che il mercato offre. Il mondo finanziario e le società di consulenza fanno la loro parte, ora tocca agli imprenditori osare di più. Soprattutto in una città promettente, come Milano.

Cristina Bellon



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