25 marzo 2015

la posta dei lettori_25.03.2015


Scrive Gabriele Pelosi a proposito del sindaco 2016 – Abito da 10 anni in via Carlo Perini (20157). Da 10 anni aspetto che venga istituito un servizio pubblico che colleghi Bovisa con Certosa. Caduto il progetto della Gronda Nord che prevedeva la metrotramvia, non si è pensato di dare ai nuovi residenti neppure un bus. Eppure un bus non richiede lavori!!! Nel frattempo si stanno aprendo nuovi condomini in questa zona. Personalmente divento sempre più vecchio e meno adatto alla guida. Quindi, potete candidare chi volete, ma sia ben chiaro che le nostre richieste – con raccolta di firme – siano nel frattempo soddisfatte, io non lo voterò: errare humanum est, perseverare diabolicum: non mi è andata a fagiolo la Moratti, ma neppure il sindaco eletto dalle sinistre mi va. In ogni modo, andrò a votare, perché non voglio che la mia astensione vada indirettamente a favore del prossimo vincitore. Chi ha orecchi …. Parma docet.

Scrive Francesca Amoni a proposito del sindaco 2016 – il vestito della sindaca ideale lo indossa già (serietà, competenza, rigore, sorriso, apertura, disponibilità all’ascolto, concretezza fattiva) e il suo lavoro alla Giunta lo ha dimostrato,  anche se poi è stata allontanata prima della scadenza del mandato per altri perdenti lidi. È Lucia Castellano.

Scrive Umberto Puppini a proposito del sindaco 2016 – Meriterebbe la Ada Lucia De Cesaris con squadra aggiornata dove serve.

Scrive Fabiano a proposito del sindaco 2016 – Solo un sindaco x Milano: Giorgio Ambrosoli

Scrive Luigi Caroli a proposito del sindaco 2016

Caro Luca Beltrami Gadola, la mia interrogazione odierna al Consiglio di Zona 8 potrebbe essere una delle risposte al tuo appello. Pisapia, in periferia, non lo vogliono più vedere. Potrebbe invece fare, con grande seguito, il Presidente del Consiglio di Zona 1. Nottate ad attaccare i suoi manifesti non ne passerò più. Farò, anzi, propaganda perché si dedichi a cose per cui è più portato. Oltre le coppie di fatto, per Milano ha deciso ben poco e, mentre si dovrebbe stroncare la corruzione che anche a Milano è grande si fa fotografare sorridente sulla bicicletta del novello bike-sharing.

Scrive Gregorio Praderio a proposito della piazza Gino Valle – Sono andato a vedere il nuovo spazio pubblico al Portello abbastanza prevenuto: sì, perché sia gli scorci che se ne vedono passando in macchina per andare a prendere l’autostrada, così come i molti autorevoli commenti negativi (ultimo quello di Gianni Zenoni sul n. 10 di ArcipelagoMilano) mi avevano preparato a incontrare un altro intervento malriuscito.

Invece non è male. Certo, la pendenza serve più che altro a mascherare il viale Serra, ma ha qualcosa di vagamente metafisico. Certo, il “tavolone” resta misterioso, un po’ come il monolite kubrickiano, con il giardino-ziggurat sullo sfondo. Quando ci si avvicina poi alla passerella, certo sembra un po’ di essere a Tokio o in posti simili, ma Milano in fondo è così. Gli edifici triangolari  mi sembra di capire infine vogliano essere un po’ come dei resti di un “timpanone” come quello della Fiera di Bellini, però crollato. E certo non si tratta di una “piazza” secondo la nostra tradizione plurisecolare, ma (mi sbaglierò) credo che Gino Valle ne sarebbe soddisfatto.

Scrive Isabella Steffan ad ArcipelagoMilano – Complimenti! specie per l’articolo di Isaac Asimov VISITANDO L’EXPO DEL 2014



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