10 settembre 2014
Scrive Gregorio Praderio a proposito di parcheggi – Temo che Andrea Bonessa ricordi in modo impreciso i vari motivi di opposizione ad alcuni progetti di parcheggi sotterranei: – piazza Tommaseo: nel progetto originario si prevedeva di abbattere il bel cedro del libano presente nella piazza; dopo le proteste il cedro è stato mantenuto e anche per questo la piazza è bella; – Sant’Ambrogio: molte proteste erano (e sono) sul parcheggio pubblico a rotazione anziché riservato ai residenti e agli addetti (come era prima e come personalmente sono tuttora convinto sia meglio); – San Calimero: c’è stata la questione delle crepe nei palazzi adiacenti; ecc., ecc. Questo per dire che la questione dei parcheggi a Milano ha una sua complessità che non può essere troppo banalizzata. Situazione peraltro resa più difficile da alcuni “trucchetti” legislativi, quali quello che consente di sopralzare gli edifici in zone già molto dense senza reperire i necessari parcheggi pertinenziali, o le valutazioni di alcuni urbanisti che ritengono che non prevedendo più la realizzazione di parcheggi in ambiti di trasformazione si favorisca la mobilità “dolce”… (!)