14 maggio 2014

VIVA LA TRASPARENZA: BANDO PILOTA PER I CONCORSI DI PROGETTAZIONE


Da molti anni, ormai, l’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano segue con attenzione il tema dei concorsi di progettazione. Lo fa attraverso una propria commissione, organizzata congiuntamente all’Ordine degli Ingegneri, che vaglia tutti i concorsi banditi sul territorio milanese. Lo fa sostenendo in ogni sede l’istituto del concorso, nonostante le diffidenze, nonostante gli ostacoli normativi, nonostante molte resistenze. Lo fa aiutando le amministrazioni a organizzare concorsi. Lo fa sostenendo e incentivando i concorsi privati. Lo fa promuovendo i concorsi tra i professionisti.

02mazzolenifb18Anche se possiamo certamente affermare che la scena italiana sia molto migliorata in questi anni, ancora molta distanza ci separa dalla maggior parte dei paesi europei, dove il concorso è la via maestra tanto per i progettisti alla ricerca di nuove opportunità quanto per le amministrazioni che vogliono assicurasi architetture di qualità.

Oltre al ridotto numero di concorsi banditi, uno dei maggiori problemi riscontrati in questi anni di lavoro è l’assenza di procedure efficaci, semplici e standardizzate. Abbiamo per questo deciso di cimentarci nella redazione di un bando tipo che le amministrazioni potessero utilizzare per bandire concorsi con un alto standard qualitativo, a partire dal punto di vista procedurale. Abbiamo condiviso questa strada con il Comune di Milano, che ha messo a disposizione il suo know-how e la sua vasta esperienza e che, per primo, ha deciso di bandire due concorsi utilizzando il bando-pilota come base.

Il risultato di questo lavoro è il bando per un concorso di progettazione aperto in due fasi. Il bando raccoglie le indicazioni emerse da questi anni di lavoro, nello sforzo di migliorare la qualità delle procedure concorsuali, soprattutto nell’ottica della semplificazione e della trasparenza: un unico bando, per questioni di chiarezza, risparmio economico, logistico e celerità dei processi.

Il bando-pilota è studiato perché sia garanzia di concorrenza solidale: a una prima fase molto leggera, che non richiede cioè investimenti particolari dei concorrenti e alla quale possono partecipare tutti i progettisti interessati, segue una seconda fase ristretta più impegnativa che prevede non solo un rimborso spese, ma anche l’assegnazione dell’incarico: l’Amministrazione infatti, qualora intenda realizzare il progetto, è vincolata a proseguire il rapporto con il vincitore.

Il vincitore gode inoltre della facoltà di avvalimento a posteriori, ossia può reperire – assegnazione d’incarico alla mano – i requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi richiesti per legge dopo essersi aggiudicato il concorso. Una innovazione importante, perché il progettista o il team di professionisti vincitori hanno il tempo di organizzarsi, reperendo le risorse migliori e investendo energie e sostanze in vista di un lavoro sicuro.

I concorsi banditi con il bando-pilota proposto si svolgeranno interamente on line. Tutta la gestione del bando e del concorso è sostenuta infatti da un nuovo software che abbiamo chiamato Concorrimi, sviluppato appositamente dall’Ordine, dotato di certificazioni di sicurezza di altissimo livello, che permette la conduzione completa di tutte le fasi concorsuali, dal bando alla corrispondenza (anonima) del RUP coi partecipanti, alla consegna della prima e della seconda fase, nonché di tutte le comunicazioni intermedie. La piattaforma informatica è semplice nell’uso e garantisce una uniformità completa e condivisa di e da tutti gli attori, dà loro sin dal principio regole certe, non ammette nessuna ambiguità.

L’efficacia del lavoro fatto verrà testata nei due concorsi che il Comune di Milano ha recentemente bandito (il Centro Civico del quartiere Isola – Garibaldi, e il Cavalcavia Bussa) e molte correzioni si possono probabilmente ancora fare. Molti passaggi del bando risentono, inoltre, di una normativa nazionale complessa e non sempre condivisibile. Un primo importante risultato è stato però raggiunto e non possiamo che auspicare che il bando-pilota e il software da noi sviluppati vengano utilizzati per organizzare quanti più concorsi possibile nel nostro paese.

 

Paolo Mazzoleni



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