30 aprile 2014

la posta dei lettori_30.04.2014


Scrive Cristina Silvera ad ArcipelagoMilano – Tutti parlano del turismo che dovrebbe essere una fonte importante di ricchezza per l’Italia ma nessuno affronta mai i problemi che restano sulla testa di chi nel settore ci lavora. Con la pedonalizzazione di piazza Castello i pullman turistici dove potranno scaricare le persone? Il Comune nonostante le sollecitazioni non ha proposto nulla. Come affrontiamo questo problema in previsione dell’Expo ma anche ora? A Milano non è previsto nulla in questo senso. Mettiamo sul metro gruppi di 50 persone magari anziani a San Donato nelle ore di punta? Tentiamo degli scarichi in luoghi non permessi a rischio multa? Diteci qualcosa.

 

Scrive Maria Grazia Campari a ArcipelagoMilano – A proposito del testo di LBG “La tasca stretta di un Comune smemorato”, aggiungo. Da almeno un anno mi chiedo (e ho chiesto pubblicamente in una riunione di cittadine con alcuni assessori e consiglieri comunali, senza ricevere risposta) come mai una amministrazione che lamenta buchi di bilancio insospettati non chiarisca in modo aperto e leggibile lo stato passivo riscontrato indicando poi le misure proposte per il risparmio. Così facendo potrebbe motivare il venir meno di molte promesse elettorali e, in particolare, quelle sul bilancio partecipato e il bilancio di genere. Passano gli assessori (Tabacci, Balzani) ma i bilanci restano ermetici anche per molti consiglieri comunali chiamati ad approvarli. È questo il cambiamento? Non direi.

 

Scrive Walter Monici ad ArcipelagoMilano – Leggo con preoccupazione che il comune ha pubblicato un bando di concorso internazionale per la costruzione del centro civico del quartiere Isola Garibaldi. L’ordine architetti gioisce perché viene utilizzato per la prima volta questa formula ma nessuno evidentemente si chiede se sia opportuno.

Gli architetti sono contenti solo se costruiscono, gli amministratori solo se spendono e i cittadini hanno altro a cui pensare. Ma si tratta di 900 mq di superficie calpestabile, e se fosse su un unico piano sarebbero 900 mq sottratti al già scarso verde della cosiddetta biblioteca degli alberi. Horror vacui, sembra che si debba riempire, cementificare, incasellare, qualunque spazio vuoto, e in quella collinetta artificiale sotto tre grattacieli e sopra a Esselunga e a un megaparcheggio si vuole ancora costruire qualcosa.

Ma proprio non basta mai, la fame di denaro. A cosa serve questo centro civico in mezzo a quel parchettino? solo a ridurlo a una burla. Con tutto quello che si è costruito per la gran parte opprimente, e con tutto quello che si e distrutto, una bella parte della vecchia Milano, possibile che non esistano spazi adeguati nei dintorni. Esistono ma si fa finta di non vederli, l’importante è spendere, costruire e riempirsi la bocca di belle parole, fingere di fare cultura architettonica, e non pensare al contesto e al benessere collettivo. Sono indignato.



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