8 gennaio 2014

MALPENSA, ACCESSO FERROVIARIO DA NORD: OLTRE LA FOLLIA


Sono passati dieci anni da quando fu presentato il progetto per l’accesso ferroviario da nord all’aeroporto di Malpensa causando una levata di scudi di intensità proporzionale al livello di devastazione ambientale che tale progetto causerebbe. Ora la notizia è che il Presidente di SEA, Pietro Modiano, in visita a Malpensa in compagnia di Roberto Maroni, dichiara che l’U.E. finanzia il collegamento ferroviario T1-T2 solo se sarà propedeutico al completamento della rete fino a Gallarate, cioè l’accesso da nord.

09balzarini01fbTale parere dell’UE, se anche fosse reale, dimostrerebbe solo di essere stato partorito al buio, senza le opportune verifiche. Che il prolungamento ferroviario fino al Terminal 2 sia cosa dovuta non ci sono dubbi, ed è vergognoso che non sia ancora realtà, ma far proseguire la ferrovia secondo il progetto di accesso da nord, devastando il territorio compreso tra Gallarate, Casorate Sempione e Somma Lombardo, è pura follia.

Si tratta di un’area di grande pregio che racchiude ancora boschi antichi sopravvissuti alle cementificazioni grazie anche al fatto che, per tradizione, ospita rinomati maneggi e dove l’equitazione è una pratica e un’arte che, anche dal punto di vista economico, dice la sua. Un gioiello di fama mondiale.

Scrivevamo, il 28 dicembre 2003, e oggi confermiamo: “In linea di principio siamo favorevoli alle ferrovie piuttosto che alle autostrade, ma non possiamo essere favorevoli a questa ferrovia che servirà solo a portare merci a Malpensa. È un vaso sanguigno che alimenta il tumore Malpensa, come le autostrade e superstrade inutili, gli alberghi e le spropositate colate di cemento che, nell’ambito del Piano d’area Malpensa, si continuano a rovesciare nel Parco del Ticino.”

Con il collegamento T1-T2 la ferrovia di Malpensa dovrà dirsi conclusa. Oggi sono quindici anni dall’inaugurazione di Malpensa 2000, il T1-T2 sarà finito prima del 20esimo anniversario? Forse si. E verrà qualche Ministro, i politici locali accorreranno a frotte euforici. La vergogna è un sentimento che non conoscono. Non bisogna ignorare che, anni fa, nei primi anni di Malpensa 2000, quando si parlava del “Corridoio 5”, per questi politici era un’autostrada, invece in Europa era ed è una ferrovia.

L’abnormità del progetto “accesso da nord a Malpensa” era ben apparsa, oltre che per la devastazione ambientale, nel suo probabile destino di infrastruttura inutile. Come i grandi alberghi che falliscono a turno e che sono la conferma della follia che denunciamo da anni. Come la superstrada Boffalora – Malpensa, progettata per un traffico di 100.000 veicoli al giorno. Nella realtà, il traffico è inferiore a 10.000. Tant’è che il rampante ex assessore lombardo alle infrastrutture, Cattaneo, nella sua campagna per le elezioni regionali del febbraio scorso, non osava ormai più vantarsene come faceva tempo addietro. Ma ormai il territorio tra Malpensa e il Magentino è irrimediabilmente devastato.

Vogliamo fare altri danni? E favori ai soliti noti? Dieci anni fa si giustificava il progetto ferroviario con la previsione di decine di treni passeggeri al giorno che sarebbero scesi attraverso Domodossola, Varese, ecc. portando schiere di passeggeri in aeroporto.

Come vanno le previsioni su Malpensa ormai è chiaro per tutti. Cosa ne è stato dell’Eurostar che partiva alle 06.30 a.m. dalla stazione di Gallarate, andava a Roma e tornava a Gallarate alle 23 con 0 (zero) passeggeri? E l’arrivo del Frecciarossa direttamente a Malpensa, inaugurato con grande enfasi con lo slogan “l’unico aeroporto italiano con l’alta velocità”? Sparito. Soldi nostri deliberatamente buttati dalle FFSS, come sapevano bene anche quelli che, all’inaugurazione del Frecciarossa, brindavano al nulla il 13 settembre 2010. Nella storica foto dell’evento appaiono, con i calici in mano, Roberto Formigoni Presidente Regione, Letizia Brichetto (Moratti) sindaco di Milano, Raffaele Cattaneo Assessore regionale, Marco Reguzzoni deputato, Mauro Moretti AD di FFSS e Beppe Bonomi Presidente di SEA. Le cariche indicate sono quelle dell’epoca.

Propaganda, solo propaganda. Vi ricordate la trionfale inaugurazione del terzo satellite di Malpensa T1, ancora in cantiere, a gennaio 2013? La definimmo una bufala. Infatti il terzo satellite è, forse, quasi finito ora … dopo un anno dall’inaugurazione. Serviva a qualcuno in vista delle elezioni?

Con tre satelliti, con 300 banchi check-in, con un traffico che è metà della sua capacità e continua a calare, Malpensa si conferma disastro ambientale, economico e cattedrale nel deserto.

 

Beppe Balzarini

 

Presidente di UNI.CO.MAL. Lombardia

Unione Comitati del Comprensorio di Malpensa per la Tutela dell’Ambiente e della Salute

 

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Inaugurati i due nuovi treni ad alta velocità: da Napoli e da Firenze direttamente a Malpensa passando per Milano Centrale. Presente il presidente Formigoni, l’assessore Cattaneo, il sindaco Moratti, l’amministratore delegato FS Moretti, il presidente Sea Bonomi e l’onorevole Reguzzoni (da varesenews.it 13.9.2010)

 




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