24 luglio 2013

E SE BOERI: SOGNO DI MEZZA ESTATE


Immagino di tornare indietro alle primarie per la scelta del candidato sindaco di Milano: 14 novembre 2010. Poi primarie di coalizione: contrariamente a quanto inizialmente dichiarato, a causa di alcuni conteggi errati in varie zone della città, il candidato sindaco è Stefano Boeri. Si scopre ben prima della chiusura delle urne che in realtà Pisapia non era sin da subito sicuro di vincere e che la sua squadra si stava sfaldando. Stefano Boeri si rivela vincente nella sfida con il candidato vendoliano e già prepara la sfida con Letizia Brichetto Moratti.

30 Maggio 2011: ballottaggio a Sindaco di Milano. Stefano Boeri sbaraglia la concorrenza ottenendo un significativo 60% al ballottaggio. Il neoeletto sindaco festeggia in piazza del Duomo con i suoi sostenitori. Il Presidente americano Obama invia un telegramma di congratulazioni. La cancelliera Merkel dispone l’acquisto dei BOC del Comune di Milano. Il presidente Napolitano arriva in città per festeggiare l’elezione a base di risotto e cotolette con il figlio di una sua vecchia amica. Bersani apre a Milano una catena di lavanderie per felini di tutte le taglie. Veltroni torna all’uopo dall’Africa (dove in realtà non era mai andato).

10 Giugno 2011: s’insedia la giunta Boeri all’insegna della grandeur e del megaprogetto della nuova Milano del futuro. Il nuovo sindaco sin da subito pianta i paletti sul come dovrà svolgersi l’attività di giunta e consiglio; radicale cambiamento di approccio della macchina burocratica, sua ristrutturazione e snellimento delle procedure; impostazione del nuovo ciclo economico basato su cultura, turismo, agricoltura, manifattura di eccellenza, housing non solo sociale ma anche di elite. Ruolo chiave del programma riveste l’attuazione dell’EXPO 2015.

Regolarizzazione degli immigrati e piano di sviluppo della cultura dei migrantes in città; lotta senza quartiere al degrado; sforbiciata sui faraonici progetti immobiliari e su rotaia della precedente amministrazione. Il neo sindaco dichiara: “Rifocalizzeremo le scarse risorse sui progetti essenziali e finanziariamente sostenibili – e anche – Milano è una nobile decaduta ma ci riprenderemo con la ristrutturazione e il nuovo sviluppo basato sul modello keynesiano corretto.”.

30 Luglio 2011: la direzione provinciale del PD, visti gli ottimi risultati delle elezioni comunali, si dimette in blocco per favorire il rinnovamento, i vecchi capo corrente ex PCI-DC si attribuiscono il ruolo di saggi e partecipano come tutor alla formazione dei nuovi quadri di partito. Il modello viene ripreso dalla direzione nazionale a Roma. D’Alema non sbuffa più, vende la barca e si da al trekking sulle Dolomiti insieme con Alemanno.

1 Settembre 2011: Iniziano i lavori di riapertura dei Navigli finanziati da Berlusconi che ritiratosi dalla politica si dedica al mecenatismo per la sua città oltre che aiutare le donne anziane indigenti ….

In realtà invece sappiamo che le cose sono andate diversamente: il sindaco è Pisapia, il piano di rilancio della città non c’è. L’avvocato si è chiuso nel silenzio circondato dal suo cerchio poco magico che non sprigiona luce. La crisi morde e la macchina burocratica s’ingrassa sempre più. La giunta non fa il salto di qualità. La cittadinanza si trascina in condizioni di semi indigenza cosa che oramai non si vedeva dal periodo della seconda Guerra Mondiale. Le saracinesche dei negozi vanno giù con una velocità impressionante tipo i birilli del bowling e quello che era stato accennato da Boeri in campagna elettorale sull’impiego sociale dei negozi medesimi specie in periferia non è nemmeno stato preso in considerazione. Boeri è stato disarcionato dal suo scranno a Palazzo Reale ed è stato sostituito da un giovane poco conosciuto musicista e il suo lavoro all’assessorato non ha visto la giusta luce.

Dopo la de-industrializzazione la de-commercializzazione la città sembra morta, in realtà forse si riprenderà ma forse non con questo sindaco.Purtroppo però se tutto fosse andato come nella mia fantasia temo che la realtà non sarebbe oggi molto diversa.

«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. » (1)

Riccardo Lo Schiavo

1. Blade Runner, 1982 diretto da Ridley Scott



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