26 giugno 2012
MARILYN
di Simon Curtis [My week with Marilyn, Gran Bretagna, 2011, 99′]
con Michelle Williams, Kenneth Branagh, Eddie Redmayne, Judi Dench
Colin Clark (Eddie Redmayne) è un giovane inglese, timido e determinato. È pronto a lasciare i privilegi e l’agiatezza della sua famiglia pur di entrare a far parte del luccicante mondo del cinema. La sua ostinazione lo aiuta a diventare il terzo assistente di Laurence Olivier (Kenneth Branagh). Un ruolo marginale fatto di telefonate e di stanze d’albergo fatiscenti ma che gli permette di partecipare sul set alle riprese de Il principe e la ballerina.
Un debutto come un altro, se la protagonista della pellicola non fosse Marilyn Monroe (Michelle Williams).L’attrice più famosa e adorata del pianeta rimane affascinata dall’innocenza e dalla semplicità di questo ragazzo ancora immune dall’egoismo di cui è intriso il sistema che lo circonda.
Colin è l’unico a cui Marilyn vuole mostrare il suo lato insicuro e malinconico. A nessun’altro interessa cosa ci sia dietro la maschera frivola e sensuale che sfoggia davanti agli obiettivi dei fotografi o alla macchina da presa. Come spiega l’addetto alla sua sicurezza: “Quelli preferiscono drogarla, è più facile da controllare. Hanno il terrore di perdere la gallina dalle uova d’oro.”
L’amore disinteressato e travolgente di Colin Clark crea un punto di rottura. Dà vita a una favola autobiografica che ci racconta la stupefacente capacità di un ragazzo di riuscire a comprendere il linguaggio di una diva fragile e misteriosa. Il talento e la bravura nell’immedesimazione di Michelle Williams ci permettono di riaverla tra noi per un’ora e mezza.
Marilyn, però, colleziona cuori infranti. Per consolare il giovane Colin, non possiamo che sederci accanto a lui nella piccola sala di proiezione sul set e guardare anche noi, con occhi tristi e adoranti, le ultime immagini di una diva inimitabile.
Marco Santarpia
In sala a Milano: Apollo, Eliseo, Colosseo.
questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia