15 maggio 2012

cinema



 

BLOOM: ABBRACCIARE LA DIFFERENZA NON E’ COSÌ COMPLICATO

A Mezzago, piccolo paesino della Brianza, c’è Bloom: storico locale che da 25 anni propone spettacoli musicali di gruppi della scena indipendente, tanti generi, band da ogni parte del mondo; nomi illustri si alternano a perfetti sconosciuti ma, spesso, perfetti sconosciuti diventano poi nomi illustri.

Venerdì 11 maggio, il God Save the Bloom ha visto sul palco Punkreas, Porno Riviste, Derozer, Vallanzaska, De Crew e altri ancora: serata che rimarrà alla memoria come uno dei più grandi festival punk italiano degli ultimi anni.

Ma Bloom vuol dire anche cinema. Anzi, ottimo cinema. La programmazione del Bloom resiste allo strapotere dei multisala grazie a una squadra di proiezionisti e tecnici che sostengono l’attività con il volontariato. Film d’autore introvabili da altre parti, a prezzi altrettanto rari.

Inoltre, collaborando con associazioni, enti, amministrazioni comunali e proloco, Bloom organizza e gestisce cinema all’aperto garantendo un’esperienza unica. Attualmente il Bloom è presente su una ventina di piazze che, da maggio a settembre, propongono film per tutti, rassegne tematiche, film di qualità, film per bambini, cinema e aperitivo … All’interno di cortili di ville o chiostri, nelle cascine.

Da sottolineare l’idea di Sdraiv-In: la prima rassegna di cinema all’aperto con le sedie a sdraio sulla terrazza del Bloom; al termine delle proiezioni l’atmosfera riesce a sollevare dibattiti spontanei, gruppi di discussione, idee e conoscenze.

Insomma, si ritrova quel cinema semplice – ben diverso dal “semplice cinema” – che da visione diventa esperienza.

Rilevante la rassegna I ragazzi stanno bene – Adolescenza al cinema organizzata nel mese di marzo, rivolta a genitori, insegnanti, educatori e a tutti coloro che si relazionano con gli adolescenti: attraverso le opere di svariati registi, è stato proposto un percorso che ha messo in evidenza il passaggio dall’infanzia all’età adulta, considerandolo momento di fondamentale importanza per la crescita giovanile. In questa occasione sono stati proposti 4 film: Il ragazzo con la bicicletta, Tomboy, I quattrocento colpi e Il paese delle spose infelici. A ogni proiezione è stata associata un’introduzione e un commento di educatori professionali esperti e sociologi, per discutere sul film.

In corso, dal 12 al 26 maggio, Cinemantimafia organizzato dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, in collaborazione con Bloom una rassegna di film in coincidenza con l’anniversario di alcuni tragici omicidi di mafia: un percorso di riflessione e conoscenza della storia delle mafie in Italia che aiuti ad accrescere nella cittadinanza la consapevolezza delle dimensioni del fenomeno mafioso, della sua capacità pervasiva e della sua incisività, proponendo contemporaneamente approfondimenti riguardo gli strumenti di contrasto alle mafie e iniziative di sensibilizzazione alla legalità.

Paolo Schipani*

Per consultare la programmazione completa visitare il sito ufficiale www.bloomnet.org

*l’articolo è stato scritto grazie alla collaborazione di Cecilia Castellazzi – Programmazione Cinema-Cinema all’aperto – e Norberto Ambrosiano – Ufficio Stampa.

 

 

GLI INFEDELI

di Emmanuelle Bercot, Fred Cavayé, Alexandre Courtes, Jean Dujardin, Michel Hazanavicius, Eric Lartigau, Gilles Lellouche [Les infidèles, Francia, 2012, 109′]

con Jean Dujardin, Gilles Lellouche, Guillaume Canet, Mathilda May, Sandrine Kiberlain, Alexandra Lamy

 

Questo film dedicato all’infedeltà e all’incostanza maschile è frutto dell’idea del duo Jean Dujardin-Gilles Lellouche (produttori, autori, e interpreti).

Realizzato con la collaborazione di registi provenienti da ambienti diversi, Gli infedeli si presenta come una commedia spinta che mostra uomini vanitosi e dal fisico curato che si destreggiano tra parti di anatomia femminile.

Il prologo (diretto da Fred Cavayé) e l’episodio finale (diretto da Dujardin e Lellouche) vedono come protagonisti due amici inseparabili, talmente uniti da condividere la stessa stanza d’albergo mentre tradiscono le rispettive mogli.

Nonostante la trasgressività dell’ultimo episodio, il film non esce dalla caricatura narcisistica che esprime tutta l’ammirazione inorridita e divertita che questa coppia di parigini facoltosi suscita negli autori.

Il film prova a imitare lo stile della commedia all’italiana a episodi con troppi anni di ritardo. Il tentativo sterile di dare complessità all’opera è frustrato dal ricorso continuo a luoghi comuni e scene già viste.

A eccezione dell’episodio interpretato da Alexandra Lamy, i personaggi femminili sono delle sagome governate dalla libido maschile, delle streghe o, nel migliore dei casi, delle belle statuine. Gli autori sembrano voler riproporre una sottomissione del genere femminile che risulta spesso volgare e anacronistica.

Gli infedeli richiamano e rappresentano perciò un tempo passato che la maggior parte degli spettatori non può rimpiangere.

Parlando di infedeltà, Hazanavicius e Dujardin, dopo il successo di The Artist, hanno sicuramente tradito le nostre aspettative.

Marco Santarpia

In sala a Milano: The Space Cinema Odeon, Apollo, Colosseo, UCI Cinemas Bicocca, Plinius multisala.

 

 

 

questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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