21 febbraio 2012

cinema


CORREVANO GLI ANNI NOVANTA…

Momenti memorabili ed esperienze d’autore.

 

Impossibile non inserirsi in quel cerchio disegnato dalla macchina da presa mentre ruota attorno al tavolo, osservando i volti e ascoltando i dialoghi dei personaggi seduti a consumare la loro colazione; è l’inizio di Le iene, siamo nel 1992 quando Quentin Tarantino esordisce alla regia. Sono passati vent’anni, ma ancora quando – noi – siamo seduti attorno a un tavolo con amici ci domandiamo se l’interpretazione di Like a Virgin di Mr. Brown possa essere condivisa o meno.

Il cinema crea narrazioni, miti, mondi che ci portiamo dentro e di cui entriamo inevitabilmente a far parte. Passano gli anni, ma i grandi film rimangono sempre contemporanei, sempre vivi, propongono sempre esperienze visuali miste tra sogno e sinfonia.

Un pezzo del cinema è passato attraverso gli anni Novanta, regalandoci “momenti memorabili” ed “esperienze” indimenticabili. Per questo, il Cinema Rondinella dedica un corso di quattro lezioni a un decennio da rivivere anno dopo anno, attraverso un percorso che riprende genere, stili e autori.

Il Corso, a cura di Massimo Zanichelli, è iniziato venerdì 17 febbraio e prenderà tutti i venerdì successivi fino al 9 marzo, dalle ore 21.00. Assieme a noi, spettatori emozionati, ci saranno i capolavori di Michael Mann, Quentin Tarantino, Tim Burton, Krzysztof Kieslowski, Ken Loach, Takeshi Kitano, David Cronenberg, Emir Kusturica…

Sarà impossibile, ancora una volta, non desiderare sedersi attorno a quel “tavolo” magico per partecipare alle menzogne del grande schermo.

Il consiglio di lettura del critico: “Gli anni ’90 al cinema – Dizionario dei grandi film”, Roberto Escobar, Luigi Paini, Raffaello Cortina Editore.

Paolo Schipani

DURATA DEL CORSO: quattro lezioni (venerdì 17 e 24 febbraio, 2 e 9 marzo 2012 dalle ore 21.00). COSTO DEL CORSO: 50 euro. Le lezioni sono accompagnate da una ricca antologia filmica.  Per iscriversi telefonare al Cinema Rondinella – 02.22.47.81.83 – dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00, oppure inviare una mail a info@cinemarondinella.it

 

 

ALBERT NOBBS

di Rodrigo Garcia [Gran Bretagna, Irlanda, 2011, 113′]

con Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Jonathan Rhys-Meyers, Pauline Collins, Janet McTeer

 

Albert Nobbs (Glenn Close) è un omino. “Un omino gentile” viene definito da una delle ricche avventrici del Morrison’s Hotel. Una violenza maschile e selvaggia l’ha reso tale. Albert, in realtà, è una donna ma nessuno, né in sala né tra i colleghi dell’albergo, data la credibilità della metamorfosi, è in grado di sospettare qualcosa.

La grandezza di Glenn Close in questo film merita lo stesso inchino che l’ossequioso Albert Nobbs riserva ogni giorno agli abbienti clienti del ristorante di Mrs Baker (Pauline Collins). Mr Nobbs non ha bisogno di maschere e di trucchi, solo di una corazza che contenga e nasconda la sua femminilità allo sguardo del mondo.

Sono gli occhi di Hubert Page (Janet McTeer), anch’esso in realtà una donna, i primi che si trovano fortuitamente di fronte a questa insospettabile verità. La condivisione di una esperienza di vita vincolata al travestimento permette a Mr. Page di scalfire il blocco di granito dell’armatura di Albert Nobbs, tirando fuori i suoi più profondi e celati sentimenti e desideri.

Il denaro, faticosamente accumulato e meticolosamente gestito, serve per comprare la felicità. Una felicità che ha le sembianze di una vecchia tabaccheria e di una giovane cameriera irlandese. Albert Nobbs sembra però irrimediabilmente imbrigliato in questo abito nero e in questi modi servili. Questa piccolezza si dissolve in una goffa e liberatoria corsa sulla spiaggia con un grazioso abito femminile a fiori e con una maschia lotta finale in difesa della donna che ama. Tutto ciò che un omino gentile non avrebbe mai fatto.

Marco Santarpia

In sala a Milano: Apollo, Plinius Multisala, UCI Cinemas Bicocca

 

 

questa rubrica è a cura di Marco Santarpia e Paolo Schipani

rubriche@arcipelagomilano.org

 

 



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