11 ottobre 2011

Scrivono vari 12.10.2011


Scrive Stefano Zuffi ad ArcipelagoMilano – E’ molto importante che ArcipelagoMilano abbia aperto un vero e proprio “forum” sui musei di Milano. I diversi punti di vista dei direttori e degli esperti che sono finora intervenuti mettono chiaramente in evidenza un diffuso senso di disagio, di mancato coordinamento, di effimero. Tutti sentimenti che hanno la loro profonda radice in una vera competenza, ma anche -elemento tutt’altro che secondario – in un autentico amore per le opere d’arte, e in una passione intellettuale e civile. Sono convinto che questi sentimenti siano condivisi da un numero molto alto di persone: continuo tenacemente a coltivare fiducia nei confronti dell’esistenza di un pubblico potenziale di appassionati.

La scorsa settimana, per tre serate consecutive, il Rotary Club Milano ha aperto gratuitamente fino alle 22 sei musei milanesi (Diocesano, Novecento, Poldi Pezzoli, Bagatti Valsecchi, Ambrosiana, Villa Reale), sostenendo l’iniziativa con una notevole campagna promozionale, soprattutto sui mezzi ATM, sulle Ferrovie Nord e sulla metropolitana. E’ certo merito anche del bel tempo, ma i dati sono impressionanti: l’Ambrosiana ha registrato in quattro ore circa 2.000 visitatori, Villa Reale 1.500, il Poldi Pezzoli 1.260, e così via.

Sottolineo che la gratuità è certamente importante (concordo perfettamente con Bertelli sul fatto che per una famiglia l’accesso alla cultura sia purtroppo diventato un onere), ma forse non decisiva: l’ingresso a Villa Reale è comunque sempre gratuito. Orario e comunicazione sono stati, credo, fattori determinanti. Credo che si possa e si debba intervenire su questi temi, confidando su una risposta del pubblico milanese, che storicamente è sempre stata molto vivace e incoraggiante.

 

Scrive Guido Mastelotto a Luca Beltrami Gadola – Che il film vada avanti e “sembra piacere” mi pare un’affermazione un poco azzardata…

 

Scrive Luigi Carrera a Luca Beltrami Gadola – Bello e stimolante il racconto / cronaca della situazione milanese, un unico appunto questa situazione ha una madre, la Moratti, ma anche un padre, Albertini. Credo che i più attenti non si siano dimenticati la questione “derivati” sottoscritti da Albertini, con le conseguenze a lungo effetto per i bilanci del “nostro” Comune. Non voglio ovviamente attribuire significati reconditi al brillante autore dell’articolo, di cui conosco l’onestà intellettuale, ma mi può spiegare come mai questa mia analisi sia poi dimenticata, sottaciuta e a volte nascosta dai media? Un esempio su tutti ricordiamo tutti le comparsate di Albertini, nei mesi scorsi, nel programma di Gad Lerner, tronfio e sorridente mentre tagliava i panni alla Moratti e al mondo intero.

 

Scrive Anna Spallitta ad ArcipelagoMilano – Ho trovato interessantissima l’intervista cin oggetto sul tema città, piccolo è meglio. Gregotti ci pone su un piatto la realtà di Milano, boccia il PGT della precedente Amministrazione che basava il suo concetto sull’aumento della popolazione sulla città, non è necessario, è solo indispensabile creare “una città metropolitana”. Anch’io la penso come lui, ma l’intervista mi ha chiarito molti punti che per me erano degli interrogativi.



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti