27 luglio 2011

musica – MUSICA E EXPO


MUSICA ED EXPO’

In ArcipelagoMilano della settimana scorsa Luigi Corbani, direttore generale dell’Orchestra Verdi e dell’Auditorium di Milano, propone saggiamente di cominciare a pensare a un programma di attività culturali, anche per quanto riguarda la musica, da offrire ai visitatori che verranno in città per l’Esposizione Universale del 2015. E aggiunge “… l’importante è che da oggi si lavori a valorizzare il tessuto culturale milanese, facendolo diventare un sistema integrato, nella programmazione e nei tempi”.

La cosa è tutt’altro che peregrina se si pensa che quell’anno la città non potrà permettersi il lusso di andare in vacanza per tutto il mese di agosto – o meglio a partire dai primi di luglio fino a settembre, com’è abituata a fare da tempo immemorabile – perché l’Expo aprirà il primo maggio e chiuderà il 31 ottobre; dobbiamo dunque credere, e augurarci, che in quei mesi di luglio e agosto Milano sia piena di turisti che non verranno solo per andare a Rho dalla mattina alla sera ma vorranno approfittare del viaggio per conoscere una città che ha fama di essere interessante e che merita di farvi qualche esperienza. E quale esperienza può offrire Milano più significativa e irrepetibile della sua vita culturale e di quella musicale in particolare? (sopratutto quella musicale, ovviamente, per la meravigliosa capacità della musica di comunicare senza bisogno di “mediatori linguistici”).

Milano appartiene a quella dozzina di città del pianeta che, oltre ad avere architetture e monumenti importanti, accolgono nei propri musei grandi e celebri opere d’arte ed hanno la fortuna di possedere un teatro dell’opera (in questo caso addirittura il più famoso di tutti) e sale da concerto frequentate dai migliori musicisti del mondo. Possiamo immaginare dunque che gran parte dei visitatori dell’Expo desideri vedere ed ascoltare qualche scampolo di queste opere, non sempre e non dovunque a portata di mano.

Mancano ormai meno di quattro anni, e mentre altri hanno il loro da fare a preparare strutture e infrastrutture per accogliere quella massa di persone che verrà a trovarci, i responsabili a vario titolo della vita culturale milanese dovrebbero cominciare a metter mano a programmi speciali e dedicati, e magari anche a qualche forma di coordinamento dei singoli programmi. Nell’estate del 2015 non potremo tenere chiusi – la sera, la domenica pomeriggio, il lunedì – i musei e le grandi chiese, né sospendere i programmi della Scala, dell’Auditorium, del Dal Verme, degli Arcimboldi, del Conservatorio; e dobbiamo anche pensare che tutti hanno diritto a un minimo di vacanza e per molte categorie di lavoratori non sarà facile abbandonare il posto di lavoro nell’estate del 2015. Sarà il caso di cominciare a pensarci.

Dice anche Corbani che dovremmo “far partire un’organizzazione della città più consona non solo all’evento dell’Expo ma a una nuova dimensione della vita urbana” perché, aggiungo, l’occasione del 2015 può essere colta anche per perdere alcune abitudini sonnacchiose e per farci fare quel salto di qualità necessario a vivere una città più metropolitana ed europea, dagli orari dei negozi e dei mezzi pubblici alla segnaletica stradale e turistica, dal traffico all’inquinamento e – tornando al nostro tema – dalla disponibilità e dalla prenotabilità telematica dei posti a teatro e ai concerti (con congruo anticipo ma anche last minute) ai programmi di sala redatti in più lingue.

Abbiamo presente l’offerta di musica classica in agosto a Berlino o a Londra e com’è presentata? Si sente la città che “fa sistema” e che si organizza per una stagione diversa da quella invernale (tipicamente “residenziale”), magari più “turistica”, ma non per questo di qualità inferiore o meno ricca di opportunità.

Non credo che la nuova Giunta del Comune abbia bisogno di consigli; sembra perfettamente attrezzata – culturalmente e politicamente – per affrontare il tema. Possiamo però dir loro che la città vuole sentire spirare un vento diverso anche da questo punto di vista. Vorrebbe sentirsi desiderata come una bella donna dagli stranieri che verranno a conoscerla fra non molto, dando il meglio di sé senza risparmiarsi. E nel meglio di sé c’è proprio l’intensa sua vita musicale, le sue istituzioni, il livello degli artisti e dei programmi cui è abituata. In fondo hanno solo bisogno di essere organizzati.

Intanto, per non perdere le buone abitudini, buone vacanze a tutti, ne riparliamo a settembre!

questa rubrica è a cura di Paolo Viola

rubriche@arcipelagomilano.org



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