26 giugno 2018

ELEZIONE DEL NUOVO RETTORE ALLA STATALE

Il trasferimento a Rho irrompe prepotentemente

Il 27 e il 28 giugno ci sarà il ballottaggio tra Giuseppe De Luca, attuale prorettore e storico dell’economia, ed Elio Franzini, prof. di filosofia estetica, per l’elezione del nuovo Rettore in Università Statale.

Alla prima votazione i candidati erano 3: c’era anche Maria Pia Abbracchio, farmacologa, che al secondo scrutinio ha deciso di ritirarsi dalla competizione e sostenere il collega Franzini. Nella seconda votazione non si è raggiunto il quorum per una manciata di voti, per cui, nonostante Elio Franzini fosse in vantaggio di 9 voti, si va al ballottaggio.

Questi i voti delle diverse componenti di ateneo: votati dai docenti, ricercatori e dottorandi hanno ottenuto voti: De Luca 993, Franzini 887; votati dal personale tecnico e amministrativo hanno ottenuto voti De Luca 260, Franzini 988. Con il voto ponderato pari a 0,15 i voti si sono enormemente ridotti e sono diventati: De Luca 39, Franzini 149. Votati d i rappresentanti degli studenti hanno ottenuto voti: De Luca 101, Franzini 109. Con il voto ponderato pari a 0,70 i voti sono diventati: De Luca 71, Franzini 77.

Che cosa si evince da quanto sopra?

1) Che il voto ponderato del personale tecnico amministrativo è una grave ingiustizia che l’attuale Amministrazione non ha provveduto a sanare: 988 voti valgono solo 149 voti! La voce dei lavoratori conta poco o niente. 2) Che l’Università è letteralmente spaccata in due e questo non è certo un buon segno per poter lavorare in armonia e per il bene di tutte le componenti universitarie.

I docenti appoggiano De Luca anche se questi non è riuscito a raggiungere i 1070 voti raccolti a suo tempo per la sua candidatura, e che lo davano saldamente in testa e a un passo dall’obiettivo finale.

Sembrerebbe che gli studenti di UNISI Uniti a sinistra e parte di quelli di Obiettivo Studenti, soprattutto a Città Studi, abbiano votato per Elio Franzini; quelli di UNILAB, i medici e parte di Obiettivo Studenti per Giuseppe De Luca.

Il Personale Tecnico Amministrativo ha espresso una schiacciante preferenza per il prof. Franzini, contestando con grande evidenza i 6 anni dell’attuale Amministrazione.

Non vogliono che a guidare la loro università ci sia un Rettore che rappresenti la continuità con l’attuale. Non hanno dimenticato come in questi ultimi anni una scelta storica come quella del trasferimento delle facoltà scientifiche a Rho sia calata dall’alto e non abbia tenuto in alcuna considerazione le proteste delle RSU e di buona parte degli studenti. Questi ultimi addirittura manganellati dalla polizia durante la seduta del Senato accademico del 6 marzo scorso quando si deliberava in via definitiva sul trasferimento

In queste elezioni il problema se andare o meno a Rho è tornato con forza alla ribalta, portando nuovi veleni, in particolare sul candidato Franzini che da sempre si è dimostrato critico su un totale trasferimento di tutte le facoltà che porterebbe alla disgregazione di un intero quartiere, come ricordato durante un suo intervento alla Casa della Cultura.

Un autentico espianto come ha scritto anche Giorgio Origlia in questi ultimi giorni ha sollevato non poche polemiche un intervento apparso sul blog del Fatto Quotidiano il 19 giugno a firma Rete 29 aprile nel quale si presentava Elio Franzini come un conservatore che “se lo conosci lo eviti”, e “se lo conosci non ti frega”. Nell’articolo c’era un link che rinviava a questo video su dropbox tagliato e montato tipo blob, del tutto decontestualizzato.

Dopo una protesta da parte dell’interessato quel link è stato rimosso. Ora l’articolo con i relativi commenti si può leggere qui. Se qualcuno ha la pazienza di ascoltarsi tutto l’intervento del prof. Franzini alla Normale di Pisa, capirà meglio cosa intende quando si dichiara conservatore.

Anche noi cittadini che da due anni sosteniamo, in tutte le sedi possibili e immaginabili, che il campus scientifico esiste già a Città Studi e che si debba procedere con la riqualificazione dell’esistente, siamo considerati dei conservatori miopi e attaccati ai propri bassi interessi di affitti in nero. Le nostre ragioni non sono mai state prese in considerazioni. Si è preferito delegittimarci in tutti i modi (rimando a due articoli su Arcipelago 1 – 2).

La stessa cosa che con quel video montato in quel modo si è tentato di fare nei confronti del prof. Franzini, una delle voci che si sono alzate contro l’operato dell’attuale governance in Università. Come membro del Senato Accademico il prof. Franzini, e altri senatori, avevano proposto lo strumento democratico del referendum consultivo all’interno dell’Università, negato a maggioranza perché considerato non previsto e inutile.

La Rete 29Aprile, che ha firmato l’articolo è una rete per la ricerca universitaria libera e pubblica, promossa dai ricercatori italiani e aperta. “È fatta di nodi e, sulle questioni locali, la voce della Rete29Aprile (di tutta la Rete!) è la voce dei nodi.” Così si legge sul Comunicato in risposta a una lettera di chiarimenti inviata dal prof. Franzini.

Il nodo locale milanese è costituito da due soli docenti da sempre strenui sostenitori dell’attuale Rettore Vago e del trasferimento a Expo; uno di loro è anche membro del CdA della Statale.

In sostanza, nel comunicato si dice che visto che la questione è locale è automaticamente anche nazionale in quanto c’è compattezza nel coordinamento. Ma che l’articolo apparso sul blog del FQ sia frutto di un blitz del solo “nodo milanese” per appoggiare il candidato De Luca contro il suo competitore Franzini, è opinione anche del professor Giuseppe De Nicolao dell’Università di Pavia che è uno dei fondatori della Associazione ROARS –  Return on Academic ReSearch, oltre che amministratore della pagina su Fb, che ha scritto una lettera aperta alla Rete 29 Aprile.

E così le polemiche non si fermano. “Promesse. Pressioni. Veleni. Endorsement”, come riportato dal Corriere.

In attesa del ballottaggio. Nella speranza che le polemiche si plachino.

Marina Romanò