30 gennaio 2018

SCHEDA BIANCA L’ULTIMA SPIAGGIA

Un elettorato stanco e deluso dagli uomini per tutte le stagioni


Poco tempo addietro, a commento delle elezioni regionali in Sicilia, l’ottimo Professor Zagrebelsky tracciava un lucido commento su Repubblica analizzando e confrontando le due alternative: il voto a uno schieramento politico e l’assenteismo, sottolineando soprattutto gli effetti negativi addebitabili a quest’ultimo. Queste erano le due sole alternative esaminate, quasi come se “tertium non datur”. Invece il tertium è datur, ed è rappresentato dalla scheda bianca che, se non è stata protagonista in Sicilia causa l’esondazione dell’assenteismo, egualmente merita un’attenta riflessione soprattutto in vista del prossimo 4 marzo, momento in cui i sondaggi -di nuovo- prevedono un alto tasso di assenteismo.

03szego04FBIn cosa si differenziano sostanzialmente l’assenteismo e la scheda bianca? Il primo può significare tante cose: pigrizia, disinteresse, gita al mare (come suggeriva Craxi!), sfiducia, pessimismo; pertanto non è una risposta politica, non si sa cosa voglia esprimere di preciso, laddove, invece la scheda bianca è chiara nei suoi intenti, dice chiaramente che non si vuole questa politica, non si vogliono questi Parlamenti affollati di inquisiti e condannati, non si vogliono queste inefficienze, questi sprechi, queste corruttele, questi litigi interni alle segreterie che sfociano in nuovi partiti e partitini, questi politici presenti in Parlamento da un numero enorme di legislature, questa incompetenza specifica che ha portato e approvato in Parlamento una legge elettorale poi risultata incostituzionale, con la quale però si è votato un nuovo Parlamento che ha legiferato in modo del tutto incostituzionale!

Scegliendo la scheda bianca, il cittadino al seggio ci va e manda un preciso messaggio, non poltrisce in casa e non va al mare il giorno delle elezioni.

Dovrebbe davvero nascere un Movimento per la Scheda Bianca, non un partito, niente liste e nessuno eletto, ma un movimento che vigila e fa proselitismo; se alla presentazione delle liste dei vari partiti, anche una sola includesse un inquisito, o un condannato, o uno che in Parlamento c’è già stato per due legislature, partirebbe l’indicazione della scheda bianca, così da mettere in allerta anche i partiti virtuosi, che si darebbero da fare per controllare da sé che non siano presenti situazioni incresciose di quel tipo.

Immaginiamo che tutto l’assenteismo recente e previsto per l’immediato futuro, si traduca in schede bianche, 60% di schede bianche! Un formidabile messaggio che potrebbe innescare finalmente un rinsavimento generale, prima di tutto all’interno dei partiti, e dare l’avvio ad una -seppur lenta- risalita da questi fondali melmosi in cui tutta la politica è precipitata sostanziandosi in una corsa sfrenata per raggiungere, o comunque non perdere, il posto a tavola alla greppia. La scheda bianca è un potente strumento politico a disposizione soprattutto degli assenteisti e degli indecisi, ma anche di coloro che, per uscire dalla nebbia politica del nostro Paese, hanno creduto di trovare un porto sicuro nei localismi esasperati o addirittura nei nuovi movimenti di implumi, più o meno stellati.

Più nello specifico, scheda bianca vuol dire basta alle candidature di personaggi come Ferdinando Casini, ormai da vari decenni in Parlamento, prima con Forlani e De Mita, poi con Berlusconi, poi con UDC, poi ancora con chissà chi, e oggi candidato col PD! Come se ogni mossa fosse ormai possibile, pur di rimanere alla greppia e in virtù di chissà quale scambio inconfessabile.

Basta a candidature come quella di Cofferati, paracadutato come sindaco a Bologna con cui nulla aveva a che fare, dove nessuno si è accorto del suo passaggio, poi candidato a Presidente della Liguria, perché lì vive la compagna/fidanzata, poi dato l’esito poco felice, in polemica col partito perché adeguatamente supportato dal PD, ma nel frattempo deputato Europeo con i conseguenti compensi. Queste situazioni sono troppo numerose. Il paradosso è che questi due personaggi, Casini e Cofferati, sono stati e continuano ad essere sostenuti da Renzi che ha fondato la sua ascesa politica sulla “rottamazione” dei politici cariatidi del sistema!

La scheda bianca è anche la risposta allo squallido quadro che i personalismi e il basso spessore dei protagonisti hanno prodotto in Lombardia, la più illuminista e illuminata regione italiana, dove l’elettore si trova vincolato tra un voto alla Lega , già suddivisa al suo interno e complice e connivente per decenni con il plurinquisito Formigoni (per inciso Formigoni dopo tutti gli addebiti che gli sono stati fatti, è stato nominato Presidente della Commissione Agricoltura della Camera), e governata ora per un intero mandato da un Presidente che quando era Ministro degli Interni affermava che in Lombardia non c’erano infiltrazioni mafiose, e l’alternativa di un voto alla sinistra anch’essa divisa al suo interno -tanto per non rinunciare alla sua vocazione alla sconfitta- e un voto ad un incolore pentastellato che non è certamente il ritratto di ciò che potrebbe esprimere la Lombardia.

Un quadro intollerabile e inammissibile, al quale non può certo porre rimedio il “nuovismo” del guitto-capocomico ligure, folgorato dagli strampalati discorsi di un neppur diplomato informatico, che con la sua piattaforma non aveva capito che l’informatica è un ausilio alla ricerca delle soluzione e non la soluzione; né quello del giovane Di Maio, alias “’U fuori corso” come era chiamato all’Università di Napoli dove prima si era iscritto a ingegneria e poi, a conferma della vocazione(!) iscritto a Legge senza dare praticamente esami né all’una né all’altra facoltà”; né di tutti gli altri accoliti, che passeranno per stanchezza naturale.

Se si esprimere chiaramente che il Paese non intende più tollerare questo sfacciato attacco alla greppia, non c’è che il massiccio ricorso alla scheda bianca, l’ultima spiaggia!

Edoardo Szego

 

03szego04-01



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti