17 ottobre 2023

BAIAMONTI – DUE TIGLI E IL NESPOLO SPARITI PER SEMPRE

Consumo di suolo a Milano continua


Scoiattolo baiamonti-1

Tra proclamarsi verdi ed esserlo ce ne passa, anche per il Comune di Milano. La mattina del 10 ottobre scorso, non è stato possibile opporsi al taglio dei due tigli di oltre 70 anni e del nespolo presenti per loro disgrazia all’interno del cantiere di piazza Baiamonti. Il progetto di Herzog & de Meuron doveva essere completato in continuità con quello esistente che orami i milanesi chiamano “il Toblerone” come il famoso cioccolato svizzero. Due tigli stupendi, sani, rigogliosi, stabili che hanno impiegato anni e anni a creare quello che c’era in Baiamonti con i loro servizi ecosistemici. Donando ombra, bellezza, rifugio all’avifauna, contribuendo a rendere migliore una città inquinata come Milano.

Non è stato possibile difendere quegli alberi perché ci sono leggi e regolamenti che non consentono di fare da scudo alle seghe che li hanno tagliati in pochi minuti.

Nulla è accaduto quando Animal King insieme al comitato Baiamonti Verde Comune (BVC) hanno chiesto nel mese di giugno, all’inizio dei lavori, di rispettare quanto previsto dai due regolamenti del verde e della tutela animali che prevedono la tutela degli alberi e delle nidificazioni dal 1 marzo al 30 settembre. Il Comune di Milano non ha fatto nulla per far rispettare quanto previsto dalle leggi.

Questo compito è a carico delle istituzioni e non della cittadinanza.  Il glicine è stato seriamente compromesso dal taglio dei “figli” nel mese di luglio e poi dallo strappo di tutta la chioma presente, nel mese di agosto, disattendendo quanto previsto dalle leggi e dai regolamenti.

È stato chiesto di parlare con Il Comune di Milano (assessori coinvolti nel progetto, commissioni, sindaco, garanti del verde e degli animali ecc.) nel mese di giugno ma non è mai arrivata una risposta.

Da parte di Animal King con l’associazione Parco Piazza d’Armi – le Giardiniere e il comitato BVC (e altri) è stato segnalato con esposto, depositato dai carabinieri, quanto accaduto nel periodo di tutela degli alberi e di rispetto del periodo di nidificazione. Nonostante le continue segnalazioni di quello che stava accadendo all’interno del cantiere, infrangendo quanto previsto dai regolamenti e dalla legge nazionale 157/92, nulla accadeva e nessuna risposta arrivava.

Il progetto doveva fin dall’inizio prendere in considerazione la presenza degli alberi e dei tanti uccelli nel piccolo giardino di Baiamonti, uno splendido bird garden. Un prezioso habitat per la biodiversità anche se piccolo. Un terreno di proprietà pubblica, quindi di tutti noi, del quale il Comune di Milano non ha voluto in alcun modo tutelare l’area preferendo invece consumare suolo.

Milano ha bisogno di salvaguardare il poco suolo rimasto, ha bisogno di alberi, ha bisogno di spazi pubblici.

Basta cemento, basta creare isole di calore, basta consumare suolo prezioso. Dov’è la partecipazione tanto “narrata” dal Comune di Milano? Migliaia di persone hanno chiesto di salvare l’area e di salvaguardarla.

La comunità scientifica mondiale dice che la biodiversità deve essere tutelata e salvaguardata perché sta sparendo. Senza biodiversità il pianeta Terra è seriamente compromesso. Quello che sta accadendo in Baiamonti è purtroppo la conferma che Milano non è green ma grey: il cemento avanza e copre tutto.

Anche se il PGT 2030 ha reso edificabile quel suolo non significa che è obbligatorio costruire.

Ma modificare il progetto è costoso. Invece perdere quell’area verde non ha un costo? Il Comune di Milano sa cosa sono i servizi ecosistemici? Accoglie le istanze della cittadinanza?

In Baiamonti non era necessario alcun intervento. Era bella così come era. Bastava semplicemente lasciarla essere se stessa e permetterle di essere un luogo dove recarsi a godere le meraviglie di madre natura.

Monica Negri

 

Animal King

Comitato Baiamonti Verde Comune

Circolo combattenti

Associazione Parco Piazza d’Armi – Le Giardiniere



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  1. renato garoffoloOltre al Nespolo e due tigli un altro albero hanno estirpato, una decina di persone erano li alle 5 di mattina per fermare l'assassinio degli alberi, ma c'erano una decina di poliziotti della DIGOS + 4 auto dei vigili + una squadra di dieci poliziotti della polizia di stato, non volevamo assaltare il Palazzo d'Inverno, volevamo conservare un po' di verde. Da 7 anni stiamo combattendo per salvare questo piccolo pezzo di verde, ma il mago tirò fuori dal cappello il coniglio e così su quel piccolo fazzoletto di terra nascerà una costruzione di vetro e cemento,un altra isola di calore, Grazie Sala, A Maran quelli del cantiere gli hanno dato il premio del"mattone d'oro". A tutti quelli che ci hanno lasciati soli a lottare contro i mulini a vento diciamo grazie. . . .
    17 ottobre 2023 • 23:59Rispondi
    • Serenella FabianiGrazie Renato, è vero i cittadini in questa città rimangono inascoltati, questa non mi sembra per nulla democratico. Noi sostenevano l'idea di sistemare il Museo della Resistenza in un edificio più idoneo fra i tanti palazzi in disuso...con niente spreco di suolo e con meno soldi per la realizzazione. Anche perché i soldi sono della collettività e desidero che vengano spesi con parsimonia e per giusta causa. Ma questo sindaco deve accontentare qualcuno...
      20 ottobre 2023 • 19:45
    • Luca Beltrami GadolaCondivido. LBG
      22 ottobre 2023 • 17:13
  2. GiulianaPerchè non ricorrere alle vie legali, anche se ormai il danno è fatto? può servire per la prossima volta, perchè senza dubbio il fatto di restare impuniti incoraggerà i diretti interessati a proseguire imperterriti la distruzione del verde ovunque faccia loro comodo. Anche il solo fatto di dover aspettare un giudizio ufficiale, che non è certo rapido, può costituire un deterrente per chi crede di poter fare quello che gli pare! un ricorso ha un costo, ma crea un precedente, e la partecipazione dei cittadini servirà a dimostrare che al verde pubblico la gente ci tiene, eccome!!!
    18 ottobre 2023 • 19:11Rispondi
    • Monica NegriAbbiamo depositato esposto dai carabinieri per segnalare quanto accaduto.
      19 ottobre 2023 • 12:28
    • Serenella FabianiGiuliana hai perfettamente ragione...mi auguro che ci sia un magistrato che voglia vederci chiaro....noi cittadini non siamo tutelati e rimaniamo inascoltati...qualcuno metta mano a questa faccenda che ha dell'incredibile , tutta questa cementificazione a chi fa comodo????
      20 ottobre 2023 • 19:49
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