27 Maggio 2025

CRONACHE URBANISTICHE 15

Toccato il fondo, cominciamo a scavare


cronache

L’Anno duemila venticinque, il giorno sette, del mese di maggio, alle ore 14:3014:30, si è riunita la Giunta Comunale in presenza presso Palazzo Marino. Questo asianesimo burocratico provoca sempre nelle mie parti sensibili una forte orticaria… Comunque questo è l’incipit della DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.N. 552 DEL 07/05/2025.

Ve la faccio breve e semplice. Anche perché se ne avete voglia potete sempre leggervi la delibera. Avverto però che è roba per stomaci forti. 

Il 23 febbraio dell’anno scorso la Giunta (ovvero la riunione degli Assessori più il Sindaco, come dire l’equivalente del Consiglio dei ministri) approva una prima delibera che stabilisce gli indirizzi che l’ufficio tecnico (il cosiddetto SUE) deve seguire nell’esaminare i progetti già presentati o da presentare, avvalendosi anche di consulenze esterne. Tutto questo per adeguarsi al famoso/famigerato decreto del GIP. Ne avevo parlato qui. 

Viene quindi istituito un Gruppo di Lavoro (GdL) costituito da funzionari del Comune che “traduce” il volere della Procura in istruzioni per valutare le pratiche relative a permessi già rilasciati e stabilire un criterio per quelli ancora in fase istruttoria.

Il primo aprile 2025 (scherzetto!), dopo più di un anno vengono cambiati alcuni componenti del suddetto GdL, causa riorganizzazioni interne al Comune. Considerato che in un anno il Gruppo si è riunito 90 volte (in pratica ogni 4 giorni) ed ha esaminato più di 70 progetti, non possiamo che candidarlo al premio Stachanov 2025. Sappiamo che per 7 progetti è stato rilasciato il Permesso, mentre per altri 19 si è deciso di chiedere che siano integrati con un Piano Attuativo. Nulla al momento per gli altri.

Sappiamo anche che è in corso (da molto tempo ormai) la revisione del PGT e che il Comune si è impegnato ad adottarlo entro la fine dell’anno. Il nuovo PGT dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, ma anche “la condizionale” trattandosi di materia penale, vista “l’influenza” della Procura nelle cose urbanistiche milanesi) andare a normare in maniera puntuale questi temi. 

Ok ma nel frattempo cosa facciamo? Intanto speriamo che passi la nuttata e nel frattempo decidiamo, con questa ennesima delibera, nuove linee guida ancora più prudenti e un rinnovato Gruppo di Lavoro che supporti gli uffici comunali nel gravoso compito di gestire tutta la Pianificazione Attuativa che verrà. Perché di fatto, udite udite, il Comune di Milano, ovvero la Giunta ha deciso, in ossequio alla Procura, di applicare alla lettera l’art. 41 quinquies comma 6 della Legge 17 agosto 1942 n. 1150. 

Retro con grattata? Ammissione di colpa? Calata di braghe? Capochinismo? O comportamento prudenziale come dirà Tancredi nella prossima ossequiosa intervista. Decidete voi. Sta di fatto che si ammette bellamente (nemmeno tra le righe, ma scrivendolo) che a Milano non si facevano Piani Attuativi perché si sarebbero raggiunti tempi biblici nei procedimenti amministrativi, non rispettando i termini di legge. Non ci credete?

Dice la delibera che a seguito di queste nuove linee guida ci sarà “necessariamente un incremento del numero di Piani Attuativi da istruire da parte degli uffici comunali e, in parte, anche dei Permessi di Costruire Convenzionati.”  In pratica si deve “intervenire sulle relative procedure di approvazione al fine di contenere i tempi dei procedimenti entro i limiti previsti dalla LR 12/2005”. 

Dulcis in fundo vengono superate, cioè, cancellate le determinazioni dirigenziali n. 3/2015, n. 65/2018 e la circolare Direzione Rigenerazione Urbana n. 1/2023 che in realtà erano già state “sospese” ad inizio 2024 (altro bel retrofront!).  Semplificando molto la DD 3/2015 e la 65/2018 sono la mamma e il papà di tutte le SCIA art. 23 che si sono utilizzate in questi anni per fare le torri al posto dei capannoni. Invece la Circolare 1/2023 era quella che sanciva la non obbligatorietà dei Piani Attuativi per gli edifici di più di 25 metri di altezza.

Come dire, scusateci ma è dal 2015 che diciamo “#@$$ate”. Urbanisticamente parlando, s’intende.

Io non ho più parole. Anzi ne avrei molte altre, ma volgari e suscettibili di denuncia. 

Quindi mi fermo qui. Almeno per oggi…

Pietro Cafiero

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.


Sullo stesso tema


28 Ottobre 2025

CRONACHE URBANISTICHE 17

Pietro Cafiero



28 Ottobre 2025

BEPPE SALA SUB SPECIE PHILOSOPHIAE

Toni Muzzioli



2 Settembre 2025

CRONACHE URBANISTICHE 16

Pietro Cafiero



2 Settembre 2025

LA GRANDE TRISTEZZA 

Carlo Lolla



2 Settembre 2025

MILANO: LO SCANDALO È POLITICO

Giancarlo Consonni



2 Settembre 2025

TRE RILESSIONI CHE SI IMPONGONO

Danilo Tosarelli


Ultimi commenti