31 maggio 2022
IL DIBATTITO PUBBLICO SULLO STADIO (O SUGLI STADI) DI MILANO
Le nostre osservazioni per un suo corretto svolgimento
31 maggio 2022
Le nostre osservazioni per un suo corretto svolgimento
Il dibattito pubblico deve considerare il progetto del nuovo stadio o della riqualificazione dell’esistente da un punto di vista generale della città e dei cittadini.
Deve quindi essere oggetto del dibattito in primo luogo un progetto per un suo mantenimento/ristrutturazione ed in secondo luogo un progetto di demolizione con costruzione di un nuovo impianto.
Entrambe le alternative di progetto (mantenimento vs demolizione) andranno valutate, come previsto dalla normativa di settore, in relazione a tutti gli interventi urbanistici ad esse correlate, al loro impatto sulla città, alla loro sostenibilità ambientale ed economica, al carico urbanistico dell’area, agli impatti negativi durante la costruzione e durante la eventuale demolizione, alla qualità del paesaggio, all’accessibilità e allo stress del sistema dei trasporti, alla funzionalità dello scenario futuro, così come a tutte le trasformazioni e agli impatti che la città subirà a valle dell’attuazione di ciascuno dei due progetti.
Riteniamo pertanto necessario che il dibattito si articoli sui seguenti punti, che dovranno essere istruiti a supporto del dibattito stesso:
1) Richiamiamo innanzitutto il dettato dell’art. 14 del DL 28.2.2021 n. 38, articolo che richiede prioritariamente la valutazione delle possibilità di riutilizzo dell’impianto sportivo esistente: “Gli interventi di cui al presente decreto, laddove possibile, sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti o relativamente a impianti localizzati in aree già edificate”.
In ossequio a quanto sopra è dunque necessaria una valutazione prioritaria di progetti di riqualificazione e rinnovo del Meazza che ne evitino la demolizione (a questa amministrazione è noto ad esempio il progetto degli ing. Aceti e Magistretti – altri progetti sono stati nel frattempo formulati).
Tale valutazione prioritaria deve essere alla base dei contenuti del DP al fine di consentire un confronto trasparente tra le alternative fra la riqualificazione del Meazza e la sua demolizione e sostituzione di un nuovo impianto.
2) Il DP dovrà considerare il rapporto costi/benefici per tutti i portatori di interesse (Comune, Squadre, Cittadini/Tifosi, Investitori, abitanti del quartiere) tenendo conto di tutti gli aspetti urbanistici, sportivi, di consumo del suolo/verde profondo, economico-finanziari, costruttivi, ambientali, di sicurezza e di conservazione della memoria storico-iconica dei luoghi.
Tale valutazione, naturalmente dovrà essere effettuata avviando un confronto serio e approfondito con tecnici, esperti e cittadini portatori di interessi diversi da quelli degli operatori.
3) Il DP sul progetto di realizzazione del nuovo stadio con demolizione dell’esistente potrà svolgersi solo sul progetto di fattibilità adeguatamente aggiornato e modificato, anche alla luce della delibera di G.C. del 5/11/2021, fornito di planimetrie chiare e complete di tutti i livelli, sezioni e prospetti in scala adeguata, corredato da una valutazione tecnico-economica oltre che ambientale. Tale progetto, ad oggi, dopo anni dalla prima delibera di dichiarazione del pubblico interesse da parte del Comune di Milano e a oltre sei mesi dal secondo parere favorevole ma condizionato, è ancora inspiegabilmente assente: alla cittadinanza sono stati presentati solo alcuni rendering tridimensionali di nessun valore e nessuna cogenza sotto il profilo tecnico. Non solo. Non risultano in alcun modo recepite le prescrizioni emesse dagli uffici comunali e recepite nella citata delibera di G.C. del 5/11/2021.
4) Occorrerà infine una analisi dettagliata dei possibili usi del Meazza in caso di realizzazione del nuovo stadio: impianto polifunzionale per altri sport, impianto per spettacoli, ecc. e del valore economico delle ipotesi di riutilizzo.
Disponendo di tutte queste valutazioni il dibattito pubblico potrà essere avviato, nel rispetto delle norme vigenti a tutela del prioritario dell’interesse collettivo.
Sul punto, deve, infine, rilevarsi che:
Sottoscrivono:
Riccardo Aceti – ingegnere civile strutturista, professore a contratto Politecnico di Milano
Pippo Amato – Ass.ne Gruppo Verde San Siro
Fiorello Cortiana – Lombardia Sostenibile
Veronica Dini – Avvocato
Giorgio Goggi – urbanista
Nicola Magistretti – ingegnere civile, esperto in project and construction management
Gabriele Mariani – ingegnere civile e architetto, Ass. Milano In Comune
Luca Beltrami Gadola – ArcipelagoMilano
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