22 dicembre 2021

LETTERINA A BABBO NATALE

Milano: qualche regalo me lo merito anche io


babbo_natale_porta_regali_122539 (1)

 

Caro Babbo Natale,

l’anno che sta finendo è stato faticoso e difficile sotto molti punti di vista, eppure ci aspettavamo un anno che doveva costituire la ripartenza un po’ per tutti. Speravamo di esserci messi alle spalle il problema del Covid-19 e di tornare a splendere grazie al sole del PNRR. E invece siamo qui ancora una volta a chiederci se tra qualche giorno saremo bianchi o diventeremo gialli. Se sarà necessario ficcarci un cotton fioc nella narice prima di andare al cinema o a teatro o basterà il QR code del Green Pass sul nostro smartphone. Eppure ci avevano detto: “vaccinatevi così non dovrete sottoporvi al fastidioso tampone”. E poi: “col Super Green Pass saremo tranquilli”. Ora mi pare quasi inutile scommettere sul prossimo annuncio… Prevedo il Mega Green Pass Olografico per spostarsi tra soggiorno e cucina.

Che dire? in questo ultimo anno mi sono comportata bene o sono stata cattiva? Merito qualcosa di più di un sacco di carbone? Che se poi mi vede Greta col carbone, mi fa una di quelle sue tirate che neanche la circonvallazione intasata alle otto del mattino. Quindi caro Babbo Natale aggiornati anche tu. Niente più carbone per i bimbi monelli, ma pannelli fotovoltaici, magari da portare in spalla. Poi un giorno mi spiegherai anche il costo ambientale per produrli e smaltirli a fine vita, ma ne parliamo dopo le Olimpiadi del 2026.

Io penso di essere stata abbastanza brava, tra mille difficoltà.  D’altra parte mi si dice che ho una scorza dura. Un po’ monocromatica e grigiastra, ma comunque di carattere. Non sono bella, anzi ai più sembro bruttina, ma ho il mio fascino, misterioso e intrigante come chi si nasconde dietro un paio di occhiali oversize o una spessa coltre di nebbia. Sai che ti dico? Che mi sono stufata di sentirmi sempre definire in questo modo. Una specie di body shaming su larga scala che mi ha veramente stancato. Ora che vige il politically correct in tutte le sue sfaccettate declinazioni, voglio anche io sentirmi dire che sono bella! E impossibile…

Considera anche, caro Babbo Natale, che è da un anno che mi sto rifacendo il trucco. Forse penserai che sono frivola e superficiale, ma in realtà è lo Stato che mi vuole così. Bella ed efficiente. Ha persino creato delle agevolazioni ad hoc. Sì, lo so che forse alcuni ne stanno approfittando e ci marciano su. Fatta la legge, trovato l’inganno. Si dice così, vero? La cosa che mi lascia da pensare è che quei cervelloni che hanno concepito questi meccanismi, non si siano posti il problema che una volta terminati gli incentivi che stanno drogando il mercato, cioè quando saranno i cittadini a tornare a pagare i conti, tutto sarà aumentato e ristrutturare costerà forse il doppio rispetto a solo un anno fa… Oh, ma sono geni della finanza internazionale, gente che piace all’Europa che conta… anche se mi chiedo che cosa conta l’Europa che conta? Euro, noccioline, i reni che metteremo in vendita per rimbiancare casa? Mah…

Sono stata buona e paziente con tutti, compresi quegli strani esseri che chiamano politici, quindi mi merito almeno un regalo.

Facciamo così, io ti scrivo un elenco in questa letterina e tu cerchi di accontentarmi, per quanto ti è possibile. Almeno un regalo. Che ne dici?

Cosa piacerebbe trovare sotto l’albero il 25 mattina?

Magari un paio di nuove ciclabili fatte come si deve. Case che siano popolari nei prezzi ma signorili di aspetto e sostanza. Sistemazioni per i senza tetto che non sembrino sbrigativi repulisti. Piazze che non siano dei semplici incroci pitturati. Servizi che “servano” e non siano di pura facciata. Un Sindaco che non mi usi come se fossi il suo personale campo da gioco e che non demolisca i miei simboli.

Un nuovo stadio… ah no scusa, questo è scritto sulla letterina del mio amico/nemico Beppe.

Mezzi pubblici che funzionino anche di notte. Un verde pubblico che sia di qualità e non solo di quantità.

So che sono tante cose e non tutte semplici da realizzare. Pensa che mi sono pure contenuta… Ma se non le chiedo a te a chi posso rivolgermi?

Ah, dimenticavo, caro Babbo Natale, se mentre voli in cielo con la tua slitta trainata da renne, incroci il mio Santo Patrono (no, non quello di Harry Potter), potresti riferirgli che quest’anno è andata meglio rispetto a quello scorso. Niente Ambrogino ai Ferragnez, si è tornati alla normalità… Almeno in questo campo.

Credo di averti scritto tutto, ma se per caso ho dimenticato qualche cosa, sono sicura che i miei cittadini sapranno aggiungerlo qui nei commenti. Quindi Babbo caro, leggi questa letterina fino in fondo, anzi già che ci sei, leggi tutto questo numero di Arcipelago e mi raccomando… buon Natale a tutti noi!

La tua Milano

Pietro Cafiero

Cara lettrice, gentile lettore, se sei arrivata/o qui, c’è voglia e bisogno di dibattito pubblico su Milano, indispensabile ossigeno per la salute della democrazia. Sostienici subito perché solo grazie a te possiamo realizzare nuovi articoli e promuovere il primato dei beni comuni per Milano. Attivati ora!

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.



Ultimi commenti