18 novembre 2019

LA MILANO DEGLI HEADQUARTERS AZIENDALI

Una mappa ragionata della città che produce


 

Perché ne parliamo? Questo quaderno redige una mappa completa degli headquarters (HQ d’ora in poi) di aziende private di maggiori dimensioni localizzati a Milano. Non si tratta di un fenomeno ignoto. É tutto alla luce del sole. Anzi, gli HQ di maggiori dimensioni fanno parte da tempo del panorama urbano di Milano.  Ma fino ad oggi, per quanto risulta, non ne è mai stato redatto un elenco completo (sono quasi 130 HQ di aziende di grandi o medio-grandi dimensioni), non è stato dimensionato il loro impatto occupazionale ed urbanistico, non è stato valutata la dinamica del fenomeno nel recente passato e fatta una qualche previsione sugli anni a venire. É quello che il quaderno intende fare. La mappa è ragionevolmente completa, la dimensione occupazionale è stimata, le dinamiche del recente passato sono messe in evidenza. Si cercherà alla fine di valutare l’impatto urbanistico di quanto avvenuto fin qui, nonché le prospettive del fenomeno per i prossimi anni.

La mappa considera solo gli HQ di grandi aziende private. Sono quelle che fanno una delle maggiori differenze tra Milano e Roma oppure tra Milano e Torino.  La grande dimensione aziendale può sembrare un limite, ma non è un limite rilevante. Normalmente solo nelle aziende grandi o medio-grandi c’è la convenienza o la necessità di una separazione tra la sede direzionale e le sedi delle funzioni operative dell’azienda.  Il limite semmai è altrove. Moltissime aziende grandi e medio-grandi con HQ localizzato altrove in Italia o all’estero sono presenti a Milano con un loro mini-HQ, con funzioni di ambasciata o quanto meno di consolato. È quasi impossibile fare una mappa altrettanto completa di questi mini-HQ. Ne facciamo comunque un cenno esteso nel paragrafo 4.

La mappa riguarda volutamente solo gli HQ di aziende private. Sono di proposito esclusi gli HQ di Enti o aziende pubbliche e para-pubbliche (Comune, Regione, Camera di Commercio, ATM, MM, SEA, RAI, CONI, ecc.), le sedi associative (Assolombarda, Sindacati, Unioncamere, ecc.) e le iniziative non profit o del terzo settore. Sono state esclusi anche gli uffici direzionali delle Università e i grandi studi legali.

La mappa degli HQ aziendali privati è suddivisa in tre campi. Ciascuno ha avuto nel recente passato ed ha ancor oggi proprie dinamiche:

  • HQ di aziende bancarie, finanziarie e assicurative nazionali ed estere
  • HQ di altre aziende italiane
  • HQ di altre multinazionali estere.

HQ di aziende bancarie, finanziarie e assicurative

Se ne contano 29 a Milano, alcuni di grandi dimensioni.  Vi lavorano in totale (nostra stima) circa 20.000 persone. La recente crescita nel numero e nella dimensione di questi HQ a Milano è conseguenza del modo in cui si è ristrutturato il mondo bancario e assicurativo in Italia negli ultimi decenni.  Fino a 20/30 anni fa l’attività dei due settori faceva capo ad aziende molto più distribuite sul territorio nazionale. A partire dagli anni 80/90 la concentrazione di HQ bancari, assicurativi e finanziari a Milano ha assunto una dinamica marcata. Il Comune di Milano ne detiene ora una quasi esclusiva territoriale.  Per questo si tratta di un ciclo espansivo che è oramai quasi esaurito. Esso ha portato ad incrementi occupazionali notevoli a Milano negli ultimi anni. Ha anche contribuito in modo determinante a dar vita alle due maggiori mutazioni urbanistiche della città nell’ultimo decennio: Porta Nuova e Citylife.

Aziende bancarie e finanziarie

Banco di Roma e la Banca Nazionale del Lavoro avevano sede a Roma.  A Bologna avevano sede il Credito Romagnolo e la Cassa di Risparmio di Bologna. A Napoli il Banco di Napoli. Genova, dove è nato il Credito Italiano, ha ora solo una Carige dal destino quanto mai incerto. Nel Veneto (già patria di AntonVeneta, Veneto Banca, Popolare di Vicenza, Popolare di Verona e molte altre banche minori) non esiste più sede di una banca di rilievo. Le poche banche che non hanno HQ a Milano sono oggi UbiBanca (Bergamo), Credem (Reggio Emilia), BPER (Modena) e Monte dei Paschi di Siena, ridotto oramai ad una pallida immagine di se stesso. La modesta Banca Popolare di Bari è ora la realtà bancaria più rilevante di tutto il Mezzogiorno.  Ciascuna di queste banche peraltro ha aperto un suo mini-HQ a Milano (vedi par. 4)

Può essere utile ricordare le principali aggregazioni da cui sono nati i tre maggiori gruppi bancari italiani, oggi localizzati a Milano:

  1. Unicredit è nato da una prima aggregazione tra Credito Italiano e Rolo Banca di Bologna, cui è seguito l’assorbimento di Capitalia (ex Banco di Roma, che aveva assorbito il Banco di Sicilia). Il gruppo ha anche assorbito una quindicina di banche e casse di risparmio di dimensione minore.
  2. IntesaSanPaolo è la somma di Banca Intesa e dell’Istituto San Paolo di Torino. Intesa a sua volta era il frutto della fusione di Nuovo Banco Ambrosiano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e Banca Commerciale Italiana. Istituto San Paolo aveva invece assorbito l’IMI e il Banco di Napoli. Prima e dopo la loro fusione le due banche hanno assorbito anche più di una trentina di banche e casse di risparmio di dimensioni minori.
  3. Banco Popolare BPM ha raggruppato gran parte delle banche popolari italiane: la Popolare di Milano, quella di Verona, di Novara, di Cremona, di Crema, di Lodi, del Trentino, oltre a banche come San Geminiano e San Prospero di Modena/Reggio Emilia).

4 HQ

L’elenco degli HQ di banche e attività finanziarie a Milano è il seguente (con un asterisco vengono indicati gli HQ di aziende italiane particolarmente significative dal punto di vista “apertura ai mercati internazionali”):

  • IntesaSanPaolo*, settima banca dell’Unione Europea per valore di Borsa. Ha mantenuto una rilevante presenza a Torino, dove ha anche la sua sede legale. Ma a Milano, nelle sedi intorno a Piazza Scala, è concentrata la direzione di tutte le linee di business del gruppo, mentre in via Lorenteggio esiste una grande sede di uffici della società.
  • Unicredit*, quindicesima banca europea per valore di Borsa. Ha di recente raggruppato nel grattacielo di Piazza Gae Aulenti tutte le attività direzionali.
  • BPM, rimasta, anche dopo le molte aggregazioni, nella sua sede storica di Piazza Filippo Meda 4.
  • Mediobanca*, ha sede in Piazzetta Enrico Cuccia 1. A pochi passi in Piazzetta Bossi 1 ha sede Mediobanca SGR
  • Banca Mediolanum, sede a Basiglio, nella periferia sud di Milano
  • ICCREA (Gruppo Bancario Cooperativo), via Esterle 9/11
  • Fineco* (banca diretta multicanale) in piazza Durante 11
  • Arca Holding (risparmio gestito), via Disciplini 3
  • Anima Holding (risparmio gestito), Corso Garibaldi 99; nel 2017 ha assorbito Aletti Gestielle SGR di via Tortona 35
  • Azimut Holding (risparmio gestito), via Cusani 4
  • Nexi S.p.A* (pagamenti digitali) in Corso Sempione 36, (ex Icbpi-Carta Sì)
  • Depo Bank in Via Anna Maria Mozzoni 1 al Lorenteggio, gestisce attività bancarie scorporate dal gruppo Nexi
  • Fintech District*, in via Sassetti 32, all’Isola in un immobile di proprietà di Banca Sella, piattaforma per attrarre capitali da investire in aziende innovative. Vi hanno aderito finora 110 realtà. Nel giugno 2019 Société Générale è entrata nella piattaforma.

Come si vedrà Milano è divenuta (quasi) l’unica città italiana in cui grandi imprese estere localizzano il loro HQ italiano. Il settore bancario non fa eccezione.  A Milano hanno infatti sede gli HQ italiani di molte importanti banche europee e americane (oltre a molti mini-HQ di altre banche e società finanziarie – vedi par. 4). L’elenco degli HQ di maggiore dimensione di banche estere, in ordine alfabetico, è il seguente:

  • Amundi Italia (risparmio gestito), di proprietà del Crédit Agricole, via Cernaia 8/10
  • BNP Paribas (che ha assorbito Banca Nazionale del Lavoro) nella Torre Diamante in Piazza Bo Bardi 3
  • Crédit Suisse in via Santa Margherita 3
  • Deutsche Bank in piazza del Calendario 3 alla Bicocca
  • HSBC Italia in via Mike Bongiorno 13
  • ING in viale Fulvio Testi 250
  • State Street Bank in via Ferrante Aporti 10
  • Société Générale in Maciachini Center, Via Benigno Crespi 19
  • UBS in via del Vecchio Politecnico 3

Assicurazioni

Una volta c’erano in altre città HQ importanti di società di assicurazione come la Fondiaria a Firenze (acquisita da SAI, a sua volta acquisita da Unipol),  l’INA-Assitalia a Roma (acquisita da Generali),  la Toro Assicurazioni a Torino (pure assorbita da Generali), il Lloyd Adriatico a Trieste, e  la Riunione Adriatica di Sicurtà, sempre a Trieste (entrambe acquisite da Allianz). Fuori Milano, oltre a Poste Vita, esistono ora solo la Cattolica Assicurazioni di Verona e la Reale Mutua Assicurazioni di Torino, oltre alla minuscola Sara Assicurazioni (legata all’ACI) di Roma.

Hanno sede a Milano, o l’avranno prossimamente, gli HQ di tutte le principali società di assicurazione. L’unica rilevante eccezione è costituita dalla romana Poste Vita, società costituita nel 1999, divenuta il terzo gruppo assicurativo italiano nel ramo vita.

3 HQ

Le società con HQ a Milano sono (oltre a IntesaSanPaolo, che nel 2017 era seconda per raccolta premi di assicurazione sulla vita, subito dopo Generali)

  • Generali* (sede legale a Trieste, ma l’HQ della società è ora concentrato nel grattacielo Generali a Citylife)
  • la sede italiana della tedesca Allianz, pure a Citylife,
  • la sede italiana della francese Axa in Corso Como 17
  • la sede italiana dello svizzero Gruppo Zürich, in Via Benigno Crespi 23
  • la sede italiana della britannica Aviva in via Scarsellini 14, ad Affori
  • sede italiana di Amtrust International (assicurazione per medici/sanità), in via Clerici 14

Unipol, l’altra grande assicuratrice italiana, è una società nata a Bologna e mantiene a Bologna il suo HQ. Ma da quando è nata UnipolSai (con l’assorbimento di SAI da parte della società bolognese) la società si è baricentrata molto più su Milano.  Lo sarà ancor più dal 2021 quando sarà terminata la costruzione della Torre UnipolSai all’angolo tra via Fratelli Castiglioni e Melchiorre Gioia con probabile ricollocazione di parte del personale da altre sedi del gruppo, sia milanesi (la maggiore è a San Donato) che bolognesi.

HQ di aziende italiane

Sono stati censiti 54 HQ di aziende italiane, di cui 44 all’interno del Comune di Milano e 10 nelle immediate vicinanze di Milano.  Vi lavorano in totale (nostra stima) circa 40.000 persone. Rispetto a quanto successo nel mondo bancario ed assicurativo, le novità relative agli HQ di aziende italiane a Milano sono meno vistose. Tuttavia, anche in questo caso sono avvenute di recente novità di non poco conto ed è in questo caso probabile che una leggera dinamica espansiva rimanga anche nei prossimi anni.

! HQ

Di seguito l’elenco in ordine alfabetico degli HQ “significativi” di aziende italiane oggi esistenti a Milano (con un asterisco vengono indicati gli HQ di aziende italiane particolarmente significative dal punto di vista “apertura ai mercati internazionali”):

  • Amplifon* (appareccchiature uditive), via Ripamonti 133
  • Armani* (moda/lusso), Palazzo Orsini in Via Borgonuovo 11
  • A2A (energia), Largo Augusto, con trasferimento previsto in nuovo grattacielo che sorgerà su viale Isonzo – 15 (sarà un 10)
  • Bolton Group* (alimentare e chimica), Via Giovanni Battista Pirelli 19
  • Bracco* (farmaceutica), Via Egidio Folli 50
  • Cairo Communication (editoria), Via Rizzoli 8
  • Camera Nazionale della Moda Italiana*, Piazza Duomo 31
  • Coima* (real estate), piazza Gae Aulenti
  • Damiani* (moda/lusso), Via Montenapoleone 10 (funzioni condivise con altro HQ della società a Valenza)
  • Dolce e Gabbana* (moda/lusso), Via Goldoni 10
  • Ermenegildo Zegna* (moda/lusso), via Stendhal 36
  • Edison (energia) (storica azienda milanese, ora di proprietà Électricité di France), Foro Bonaparte 31
  • ePrice* (e.commerce), via San Marco 29
  • Etro* (moda/lusso), in via Spartaco 3
  • Federlegno Arredo Eventi SPA*, Foro Bonaparte 65
  • Feltrinelli (editoria), tra Viale Pasubio e via Crispi
  • Fernet Branca (bevande), via Resegone 2
  • Fininvest (Holding Finanziaria), Via Paleocapa 3 Milano
  • Fiera Milano SPA*, Strada Statale Sempione 28 Rho (al termine della linea 1 della MM)
  • Fondazione Fiera Milano in largo Domodossola 1
  • GVA Redilco (real estate), Piazza Diaz 7
  • Hesa (sicurezza) via Triboniano 25
  • Il Sole/24 Ore (editoria), via Monte Rosa/via Tempesta
  • Istituto Mario Negri* (ricerche farmacologiche), Via Mario Negri 2 alla Bovisa
  • Luxottica* (occhiali/moda), dal 2014 nel nuovo HQ in via San Nicolao 16
  • Luxottica* (occhiali/moda): nuovo Hub digitale in Via Tortona 35
  • Maire Tecnimont* (ingegneria) nei due grattacieli in Via de Castilia a Porta Garibaldi
  • Messaggerie Italiane (editoria), Corso Sempione 4
  • Moncler* (moda/lusso), via Stendhal 47
  • Pellegrini (ristorazione) in via Lorenteggio 255
  • Pirelli* (pneumatici) (ora di proprietà Chemchina), in Viale Piero e Alberto Pirelli 25 alla Bicocca
  • Prada* (moda/lusso), Via Fogazzaro 28
  • Prelios (real estate e trading finanziario) ex Pirelli Real Estate, ora di proprietà della Irlandese Burlington Loan Management, in via Piero e Alberto Pirelli 27
  • Prysmian* (cavi/fibra ottica) (ex Pirelli-Cavi), via Chiese 6 alla Bicocca
  • Recordati* (farmaceutica), via Civitali 1
  • RCS Media Group (editoria) via Angelo Rizzoli 8 a Crescenzago
  • Salini Impregilo* (costruzioni) in via Missaglia 97
  • SIA* (sistemi di pagamento e servizi informatici ad operatori finanziari), Via privata Francesco Gonin 3 (Lorenteggio)
  • Sisal Group (scommesse), Via Alessio de Tocqueville 13
  • Snaitech Spa (scommesse) Piazza della Repubblica 32
  • Sorgenia (energia), Via Algardi 4
  • Techint* (Ingegneria, costruzioni ecc.), via Monte Rosa 93
  • Univer Group* (automazione industriale), Via privata Eraclito 31 a Villa San Giovanni
  • Versace* (moda/lusso) in trasloco da via Borgospesso a Via Liberazione 16/18 a Porta Nuova.

Quasi in territorio milanese ci sono i seguenti HQ di imprese italiane:

  • Autogrill* (ristorazione), Centro Direzionale Milanofiori. Palazzo Z, Rozzano a qualche centinaio di metri da Milano
  • Campari* (bevande) in via Franco Sacchetti a Sesto San Giovanni, 1 km circa dal confine di Milano
  • Cerved (servizi alle aziende), fino al 2017 in Viale Famagosta a Milano e ora a San Donato in prossimità del confine con Milano
  • Eni*, Snam* e Saipem* (petrolio/gas) subito oltre il confine sud del Comune di Milano, nel comune di San Donato. Saipem peraltro è il “probabile inquilino” di Spark One, il grande palazzo per uffici in costruzione sul retro del Centro Sky a Rogoredo
  • Fontana Arte* (arredo&design), Alzaia Trieste 49, Corsico (assai prossimo al confine con Milano)
  • Mediaset (televisione) in Viale Europa, Cologno Monzese, a 500 metri dal confine con Milano
  • Publitalia (pubblicità) a Milano 2, nel comune di Segrate, pure a poca distanza dal confine con Milano
  • Zambon (farmaceutica)*, Via Lillo del Duca 10, Bresso, a due passi da Bicocca/Niguarda

Gli HQ Luxottica, Versace, Maire Tecnimont, Prysmian, Cerved, Coima, Zegna, Feltrinelli e Versace sono di recente realizzazione o di recente completamento. Il nuovo grattacielo A2A in Viale Isonzo diventerà operativo nel 2022 (in questo caso si tratta quasi solo di rilocalizzazione di personale oggi operante nell’edificio di Porta Vittoria ed in altri sei sedi cittadine della società). L’HQ della Zambon completerà il suo raddoppio entro il 2020.

HQ di aziende estere

Fino agli anni ‘90 molte aziende estere amavano localizzarsi “nei dintorni” di Milano. Così hanno fatto soprattutto le multinazionali della chimica, della farmaceutica e dell’informatica: Bayer a Garbagnate e Segrate, Novartis a Origgio (Varese), Roche a Monza, AstraZeneca a Basiglio, HP a Cernusco, IBM a Novegro ed a Settimo Milanese, 3M a Pioltello.  Quasi tutte le multinazionali che hanno una sede direzionale in Italia scelgono ora di collocarla all’interno del comune di Milano o nelle immediate. Non più a Roma, non a Torino, di certo non a Napoli. Magari qualcosina in Emilia.

2 HQ

La mappa ha censito 43 HQ di aziende estere a Milano, di cui tre nelle immediate vicinanze. Vi lavorano (nostra stima) 25.000 persone. Questo è attualmente il comparto più dinamico e probabilmente sarà quello più dinamico anche nel prossimo futuro.  In ordine alfabetico, le principali multinazionali con sede a Milano (tra parentesi è indicato l’anno di apertura degli HQ di recente insediamento) sono:

  • Accenture (audit), ora in via Maurizio Quadrio 17, trasloco previsto nella torre ex-Unilever di via Bonnet (Corso Como) nel 2020
  • Amazon (e-commerce, piattaforme software), nel palazzo ex-Tecnimont in via Monte Grappa 3 (dal 2018)
  • Bayer (chimica), Viale Certosa 130
  • Boehringer Ingelheim (farmaceutica), via Lorenzini 8 vicino alla Fondazione Prada
  • BT Italia (telefonia), Torre di via Tucidide 56
  • Cap Gémini (consulenza informatica), via Francesco Nizzoli 6
  • Central Shipping Agency (trasporti), via Ludovico di Breme 25/27
  • Compass Group Italia (ristorazione), via Angelo Scarsellini 14, Affori
  • Cushman & Wakefield (real estate), via Fillippo Turati 16
  • Deloitte (audit), via Tortona 25
  • Engie Italia (energia), Via Chiese 72 alla Bicocca (autunno 2018)
  • Ernst & Young (audit) in via Meravigli 12/14
  • Fastweb (telefonia) all’interno del distretto Symbiosis in Piazza Adriano Olivetti 1 (dal febbraio 2019)
  • General Electric Healthcare (sanità), via privata Galeno 36 a Villa San Giovanni
  • Google, (piattaforme software), Via Confalonieri 4
  • Gruppo Kering (moda/lusso), via Mecenate 91 (aprile 2019)
  • Gucci Hub (moda/lusso), via Mecenate 79 (settembre 2016)
  • Huawei (telefonia), Via Lorenteggio 240 (da marzo 2019)
  • Hyundai Motor Company Italy (auto), via Giovanni Bensi 11, Lorenteggio
  • KPMG (audit), Via Vittor Pisani 27/31
  • L’Oréal Italia (cosmetica), via Primaticcio 155
  • Marsh (broker assicurativo) e Mercer (human resources) – entrambi fan parte di Marsh & McLennan, Via Luigi Bodio 33
  • Medtronic Italia, (dispositivi medicali), via Varesina 162
  • Microsoft, (informatica), Viale Pasubio 21 (2017)
  • Mondelez Italia (ex-Kraft Foods, alimentare), via Marcello Nizzoli 3
  • Panasonic Italia (consumer electronics), via dell’Innovazione 3
  • Philips (elettronica/elettromeccanica), Viale Sarca 235 alla Bicocca
  • Pfizer (farmaceutica), via Anna Maria Mozzoni 12, al Lorenteggio
  • PWC (audit), Via Monte Rosa 91, nel 2020 si sposterà nel grattacielo “curvo” di Citylife
  • Richemont (moda/lusso), via Benigno Crespi 26
  • Rockwell Automation (automazione industriale), via Ludovico di Breme 13/A (aprile 2018)
  • Samsung District (telefonia/elettronica di consumo), nel Diamantino in via Liberazione 9
  • Saint-Gobain (Vetro/materiali per costruzioni), via Ettore Romagnoli 6
  • Sanofi (farmaceutica), viale Bodio 37/b
  • Siemens (conglomerato industriale) nella nuova sede in Via Vipiteno 4 (dal 2018)
  • Sky Italia (televisione), via Monte Penice a Santa Giulia
  • Sony, Via Rizzoli 4 (dal 2015)
  • Veolia Environment (acqua, servizi ambientali) ex Compagnie Générale des Eaux, Via Bisceglie 91
  • Vodafone (telefonia), al Vodafone Village in Via Lorenteggio 240
  • Walt Disney (entertainment), via Ferrante Aporti 6/8

Quasi in territorio milanese ci sono poi i seguenti HQ di imprese multinazionali:

  • Amec Foster Wheeler (ingegneria), via Caboto 15 a Corsico, appena sorpassato il confine con Milano
  • Nestlé Italia, dal 2014 a Milanofiori Assago, Complesso U27, Via del Molino 9
  • WindTre (telefonia) nei pressi della stazione metro 1 di Rho-Fiera (formalmente nel comune di Rho – ha assorbito nel 2018 personale prima in carico alle sedi di Tre  a Trezzano e di Wind a Roma)

 Aziende italiane ed estere con HQ altrove e mini-HQ a Milano

Quanto censito fin qui compone la parte nettamente più rilevante della mappa degli HQ aziendali a Milano. Vi è poi un elenco molto più esteso di HQ di minori dimensioni (mini-HQ d’ora in poi) che è molto più difficile da mappare in modo completo. Il riferimento va alle tante aziende, italiane ed estere, che hanno HQ altrove, ma hanno la necessità di avere a Milano una loro mini sede direzionale. Sono sedi aziendali basate a Milano per motivi assai diversificati.

6 HQ

Vengono indicati qui sotto 57 mini-HQ, scelti tra quelli più significativi. Sono suddistinti in cinque tipologie:

  1. Banche italiane con mini-HQ a Milano con funzioni di rappresentanza e networking:
  • Banca Popolare di Bari, HQ a Bari, mini HQ milanese in via Flavio Baracchini 2
  • BPER, HQ a Modena, mini-HQ milanese in via Gaetano Negri 10
  • Carige, HQ a Genova, mini-HQ in Corso Vittorio Emanuele Tk_2
  • Credem, HQ a Reggio Emilia, mini-HQ milanese in via Andegari, 14
  • Monte dei Paschi, HQ a Siena, mini-HQ in via Santa Margherita 11
  • Ubi-Banca, HQ a Bergamo, mini-HQ milanese in via Alessandro Manzoni 7
  1. Banche e SGR estere con mini-HQ a Milano (spesso abbinato a funzioni operative nella stessa sede).
  • Algebris (asset management), HQ a Londra, ha acquistato l’ex-cinema Imperiale in via Fratebenefratelli 10 e vi aprirà il suo mini-HQ a Milano
  • AXA Investment Managers SIM SPA, del gruppo assicurativo AXA, mini-HQ in corso di Porta Romana 68
  • Banco Santander, Via Arrigo Boito 10
  • BBVA, Corso Matteotti 10
  • City Bank sta aprendo un mini-HQ in via Mercanti 12
  • Edmond de Rothschild (Asset Managent), Corso Venezia 36
  • Ersel (Wealth Management), sede principale a Torino, a Milano mini-HQ in via S. Maria Segreta 7/9; la nuova sede sarà in via Caradosso 16
  • Goldman Sachs, in via di trasferimento dall’attuale sede di Via Margherita 14 nella ex-sede del Banco di Napoli vicino a Piazza Duomo
  • Kairos (risparmio gestito), via San Prospero 2
  • Morgan Stanley, in Corso Venezia 16
  • Nomura Italia, Piazza del Carmine 6
  • Pictet Asset Management Ltd. in via Moscova 3
  • Rothschild & Co. Italia (Mergers and acquisitions),  Passaggio Centrale 3, Milano
  1. Aziende Italiane con HQ altrove e mini-HQ a Milano
  • Alviero Martini, (borse a accessori), appartiene al gruppo L-Lab/Gruppo Final, con HQ a Reggio Emilia, mini-HQ in via Filippo Argelati 1,
  • Astaldi Costruzioni (edilizia) ora in forte crisi e probabile assorbimento da parte di Salini-Impregilo, HQ a Roma, mini-HQ in via Azzo Carbonera 1
  • Coop Lombardia e LegaCoop Lombardia (commercio), associate a Coop Italia con HQ a Casalecchio di Reno, mini-HQ in Via Famagosta 75,
  • Della Valle, mini-HQ in Corso Venezia 30, mentre le aziende che fanno capo a Diego Della Valle hanno sede a Sant’Elpidio a Mare nelle Marche
  • Esselunga, HQ a Limito di Pioltello, ma sede legale a Milano in Via Vittor Pisani 20
  • Gamma Group (software), mini-HQ nel Centro Direzionale Milanofiori, Palazzo A6 Assago
  • Loro Piana (moda/lusso) appartiene al gruppo francese LVMH, HQ a Quarona, mini-HQ in via Turati 18, in trasferimento in via Moscova 33,
  • Mapei (materiali chimici per edilizia), HQ a Sassuolo, mini-HQ CON annesso centro di ricerca in Viale Jenner 4
  • Percassi (real estate, Kiko e altro), HQ a Bergamo, mini-HQ milanese in via Sant’Andrea 19
  • TIM (telecomunicazioni) sede legale in via Negri 1 a Milano, a fianco di Piazza Affari, HQ in Corso d’Italia a Roma
  1. Grandi aziende multinazionali con mini-HQ a Milano (talvolta con funzioni operative nella stessa sede)
  • Alibaba (e-commerce), HQ a Hangzhou, mini-HQ in Corso Europa 13
  • Beiersdorf (cosmetici), HQ ad Amburgo, mini-HQ in via privata Eraclito 30 a Villa San Giovanni
  • CapGemini (consulenza e servizi informativi), HQ a Parigi, mini-HQ in via Nizzoli 6
  • Cosnova (cosmetici), HQ a Sulzbach, mini-HQ in via Ettore Romagnoli 6
  • Easyjet (trasporto aereo) HQ a Londra/Luton, training center a Lonate Pozzolo/Malpensa (unico training center Easyjet fuori UK, importante anche in prospettiva Brexit)
  • Facebook (piattaforme informatiche), HQ a Menlo Park, mini-HQ in Piazza Missori 2
  • Inditex (abbigliamento-proprietario di Zara), HQ ad Arteixo, in Galizia, mini-HQ in Largo Corsia dei Servi 3
  • Lvmh Watch & Jewelry Italy Spa (lusso), HQ a Parigi, mini-HQ in via Lorenzini 4
  • Lvmh Italia Spa – Divisione Profumi e Cosmetici (lusso), HQ a Parigi, mini-HQ in via Ripamonti 99
  • Merck Spa (farmaceutica), HQ a Darmstadt, mini-HQ in via Monte Rosa 93
  • Mcdonald’s (ristorazione), HQ a Chicago, mini-HQ al Centro Direzionale Milanofiori Edificio U7 Assago
  • Mitsubishi Italia (conglomerato giapponese), HQ a Chiyoda, mini-HQ in Largo Toscanini 1
  • Monsanto Italia (chimica), azienda americana recentemente assorbita da Bayer, HQ a St.Louis, mini-HQ nel Centro Leoni, via Giovanni Spadolini 5,
  • Syngenta (chimica), HQ a Basilea, mini-HQ italiano in via Gallarate139
  • Sorin Group (dispositivi medicali), ora parte di Livanova PLC, HQ a Londra, mini-HQ milanese in via Crespi17
  • Unilever (prodotti per la casa, alimentazione ecc.), HQ a Rotterdam, una volta con una rilevante presenza a Milano, ora ha solo un modesto mini-HQ in via Ugo Bassi 2
  • Universal Music (musica), del gruppo Francese Vivendi, HQ a Santa Monica, mini-HQ in via Benigno Crespi 19
  • Warner Music (musica), HQ a New York, mini-HQ in Piazza della Repubblica 16
  • Yooks Net-A-Porter (e-commerce), ora appartenente al Gruppo Richemont, HQ a Zola Predosa, mini-HQ milanese in via Morimondo 17
  1. Aziende multinazionali di pubblicità e ricerche di mercato con mini-HQ a Milano (quasi sempre anche con funzioni operative nella stessa sede)
  • BBDO (pubblicità) HQ a New York, mini-HQ in via Lanzone 4
  • Burson – Marsteller (PR e comunicazione, ora assorbito nel gruppo Burson Cohn & Wolfe), HQ a New York, mini-HQ in via Tortona 37
  • GFK (ricerche di mercato) HQ a Norimberga, mini-HQ in via Tortona 33
  • McCann (pubblicità, già McCann-Erickson), HQ a New York, mini.hq in via Valtellina 15
  • Nielsen (ricerche di mercato), HQ a New York, mini-HQ al Centro Direzionale Milanofiori, Palazzo A12 (vicinissimo al confine di Milano)
  • Omnicom Group (pubblicità e comunicazione), HQ a New York, mini-HQ in via Spadolini 5, Centro Leoni
  • Ogilvy Italia (pubblicità), HQ a New York, mini-HQ in viale Lancetti 2
  • Publicis (pubblicità e comunicazione) HQ a Parigi, mini-HQ in via Giosuè Borsi 9
  • Wunderman Thompson (pubblicità), HQ a New York, mini-HQ in via Lomazzo 19

L’elenco completo di questi mini-HQ sarebbe un notevole multiplo rispetto ai 57 censiti. La dimensione occupazionale media dei 57 mini-HQ censiti è (nostra stima) di circa 40 persone. Volendo estendere la valutazione occupazionale ad un universo pari (ancora nostra stima) all’incirca al quintuplo del numero da noi censito (circa 300 mini-HQ) la dimensione occupazionale media si abbassa a circa 30 unità per mini-HQ. Per un totale di oltre 9.000 occupati.

L’impatto sulla città. 

Dove si è localizzato sul territorio cittadino il piccolo (non proprio piccolo) esercito di HQ e mini-HQ?  Le mappe 1-6 permettono di fare una prima valutazione. Altre seguiranno quando avremo completato i quaderni sul turismo e l’università.

Le mappe riportate nelle tavole 1-4 evidenziano la localizzazione degli HQ sul territorio della città e dei suoi immediati dintorni suddivisi per ciascuna delle 4 categorie di HQ che abbiamo preso in esame.

HQ di aziende italiane (tavola 1). Forte concentrazione nella zona nord dell’area interna alla Cerchia dei Bastioni e nell’area di Porta Nuova. Addensamenti minori in zona Bicocca, Lorenteggio, via Rizzoli e nell’area posizionata a ridosso dello svincolo verso le autostrade nord-Milano. Esistono 6 HQ di grandi dimensioni: 4 sono localizzati ai margini della città: Eni, Saipem e Snam a San Donato, e Mediaset a Cologno Monzese. Gli altri due, Unicredit e Maire Tecnimont, sono in zona Garibaldi/Porta Nuova.  Sta acquistando peso l’ipotesi che sia Saipem che Snam trasferiscano in tutto o in parte il loro HQ da San Donato a Santa Giulia, a fianco dell’attuale insediamento SKY.

HQ di Aziende estere (tavola 2).  Qui registriamo un maggior numero di HQ di recente nascita a Milano, con tre chiarissime prevalenze di localizzazione. Solo due HQ sono localizzati all’interno delle Mura Spagnole, mentre 8 sono a Porta Nuova o nelle sue vicinanze (soprattutto HQ di aziende di piattaforma informatica, elettronica e di auditing). Tra circa un anno anche Accenture e PWC si localizzeranno pure in quest’area. 6 HQ sono localizzati nella seconda parte di via Lorenteggio (ivi incluso il grande insediamento del villaggio Vodafone), 5 in direzione dello svincolo autrostradale a Nord e 3 in zona Bicocca.

HQ di aziende assicurative (tavola 3).  I due insediamenti di grande dimensione (Allianz e Generali) sono a Citylife. I due di dimensione medio-grande dimensione (AXA e UnipolSai in costruzione) sono in zona Garibaldi/Porta Nuova).

HQ di aziende bancarie e finanziarie (tavala 4).  Salvo poche eccezioni (le principali sono Deutsche Bank e ING in zona Bicocca e Fineco in Piazza Durante) questo è il gruppo di aziende decisamente più centripeto: nella parte nord dell’area interna ai Bastioni stanno la maggior parte degli HQ storici (Banca Intesa, BPM, Mediobanca ecc.) mentre a Porta Nuova sono localizzati quasi tutti gli HQ più recenti (il grande insediamento Unicredit, BNP-Paribas, HSBC).

Le mappe complessive: gli HQ (tavola 5). La tavola 5 fornisce il quadro di insieme sulle dinamiche insediative degli HQ aziendali a Milano. Sui 112 HQ localizzati a Milano, 29 sono “sparpagliati” in città in modo almeno apparentemente random. Gli altri 83 (il 70%) sono invece localizzati in aree di attrazione ben precise. Domina, con 49  insediamenti (il 43%), la zona centrale: un centro città composto dalla parte Nord della Milano interna alla cerchia dei Bastioni e che continua verso Nord-Est nell’area che va da Garibaldi/Porta Nuova fino a via Vittor Pisani. Il restante 27 per cento si distribuisce in sei aree ben precise: nove HQ a Bicocca, 8  al Lorenteggio (uno molto grande), cinque allo svincolo per autostrade nord, 4 ciascuno presso Fondazione Prada/Symbiosis e zona Savona/Tortona.

5 HQ

I 14 HQ di corona sono ovviamente localizzati in modo random: salvo i 4 di San Donato (di cui 3 di grandi dimensioni) che consideriamo Milano sia per la prossimità con la città, sia perché San Donato ora si qualifica come area che riceva HQ da Milano (vedi Cerved, di recente insediamento) ma cede anche HQ a  Milano (probabile prossimo insediamento di Saipem e Snam a Santa Giulia).

Le tavole complessive: i Mini-HQ (tavola 6)

. I 57 mini-HQ che abbiamo rilevato non sono un campione rappresentativo. Ma sono sicuramente un campione indicativo. Quasi la metà dei 57 insediamenti sono nella stessa area centrale di Milano dove sono localizzati la parte più significativa degli HQ. D’altra parte molti mini-HQ hanno caratteristiche analoghe a quelle che hanno le ambasciate: svolgono funzioni di rappresentanza, di networking e di intelligence. Come per le ambasciate, essi si localizzano nella zona dove è massimo il flusso della informazione e dove è più accentuata la presenza delle persone e strutture con le quali svolgere le proprie funzioni di networking e rappresentanza.  In altri mini-HQ prevalgono funzioni di tipo operativo e pertanto possono localizzarsi quasi ovunque in città. Sorprende, anche positivamente, il fatto che quasi un quarto dei mini-HQ (un buon numero di essi di recente insediamento), è localizzato nella zona sud/sud-ovest della città.

Conclusioni

Sono stati censiti 126 HQ:

  • 22 aziende bancarie e finanziarie (13 nazionali e 9 estere)
  • 7 società di assicurazione (2 nazionali e 5 estere)
  • 54 aziende nazionali
  • 43 aziende estere.

Di questi 126 HQ (69 italiani e 58 esteri), 112 sono insediati all’interno del Comune di Milano e 14 nelle immediate vicinanze (San Donato, Zona Fiera a Rho, Corsico, Basiglio, Segrate, Cologno Monzese, Assago, Rozzano e Bresso). L’occupazione complessiva nei 126 HQ è pari (nostra stima) a 85.000 persone. Cui si possono aggiungere le 9.000 persone (sempre nostra stima) che trovano occupazione nei mini-HQ. Per un totale di quasi 100.000 occupati. Secondo i casi, una percentuale pari al 30-40% delle persone occupate negli HQ milanesi hanno caratteristiche professionali medio-alte e corrispondenti livelli retributivi. Gli HQ censiti rappresentano quindi un solido back-bone del mercato del lavoro milanese, backbone che è molto meno presente nelle altre grandi città italiane. Senza quei 126 HQ, inoltre Milano non sarebbe la città italiana più aperta nei confronti dell’economia europea e mondiale.  Metà (35 su 69) delle aziende italiane sono particolarmente attive sui mercati internazionali. I 58 gruppi esteri lo sono per definizione.

Sarebbe molto utile poter stimare l’incremento occupazionale avvenuto negli ultimi cinque anni, ma non esistono rilevazioni ad hoc. Un aumento c’è stato e probabilmente anche consistente. Ad un tiro di moneta si può arrischiare la valutazione di +8.000 occupati, con un incremento pari a quasi il 10 per cento negli ultimi cinque anni.

Delineato questo quadro sul recente passato, per Milano complessivamente assai positivo, si debbono segnare anche i limiti di quanto è fin qui avvenuto:

  • L’addensamento su Milano degli HQ di aziende bancarie e assicurative è avvenuto in buona parte “a spese” del resto del Paese. Il che non vuol dire che Milano ha “rubato” sedi direzionali a Roma, Torino, Bologna e Firenze. Il processo di aggregazione tra banche e assicurazioni è in atto da tempo ed è avvenuto in Italia semmai in modo meno accentuato rispetto ad altri Paesi. Se Banco di Roma è stato assorbito da Unicredit e BNL è diventata la banca retail di BNP-Paribas con HQ a Milano è dovuto al fatto che quelle due banche, per motivi spesso non molto nobili, potevano solo essere assorbite (o salvate) da altre banche.  Resta quindi da valutare cosa sarebbe avvenuto se Milano non fosse diventata la calamita per questi insediamenti. Il depauperamento avvenuto altrove sarebbe successo lo stesso, a beneficio di altre città di altri Paesi.
  • Come conseguenza di questa polarizzazione, Milano è divenuta oggi molto esposta agli effetti dell’onda lunga della innovazione tecnologica sulle aziende bancarie ed assicurative. Tra 5 anni gli attuali livelli occupazionali negli HQ bancari e assicurativi di Milano saranno notevolmente più contenuti.
  • Non sembra probabile nel prossimo futuro un aumento rilevante degli HQ di aziende italiane o un aumento dimensionale di quelli già esistenti. Vi sarà probabilmente solo una leggera dinamica positiva.
  • Non improbabile è invece un incremento anche nei prossimi anni nel numero di aziende multinazionali che stabiliscono a Milano un HQ per gestire il proprio business nell’intera penisola e spesso anche nell’Europa Mediterranea, Medio Oriente e Africa.
  • Nel contesto milanese, in cui hanno sede molte aziende fortemente radicate sui mercati esteri, risalta il fatto che le aziende editoriali (RCS, Cairo Communicaton, Feltrinelli, Messaggerie Italiane) e televisive (Mediaset/Publitalia) sono quelle con attenzione prevalente rivolta quasi solo al mercato nazionale.
  • Non è sorto a Milano alcun HQ di aziende in settori a più elevato tasso di innovazione (biotecnologie, nanotecnologie, intelligenza artificiale ecc.). É troppo presto per valutare la possibile portata dell’insediamento in area Mind di Human Technopole.
  • In particolare, pur ospitando Milano un notevole raggruppamento di Istituti Universitari, non sono sorte aziende o iniziative di rilievo che abbiano usufruito di ricerche o contributi scientifici provenienti dai laboratori o dalle aule delle università Milanesi. Anche in questo caso è difficile prevedere un miglioramento a breve periodo.

Il tessuto economico di Milano si è quindi diversificato e arricchito negli ultimi anni. Ma non ha finora evidenziato quella capacità di innovazione che si riscontra da tempo in altre città europee con cui Milano si paragona: in particolare Monaco, Amsterdam, Barcellona, Dublino e Lisbona, oltre che le tre grandi capitali (Londra, Parigi e Berlino).

Se questa capacità di innovazione non entrerà tra le possibilità di sviluppo di Milano, dopo il mini-boom di HQ aziendali degli ultimi 5-7 anni, è facile prevedere una quasi staticità della rilevanza occupazionale degli HQ nella economia della città negli anni a venire. Avremo di sicuro un segno “meno” per gli HQ finanziari e bancari, esposti a ridimensionamenti di natura tecnologica, un segno “uguale” o solo leggermente espansivo per gli HQ di aziende nazionali, e un segno “più” solo per quanto riguarda le aziende multinazionali. Nella migliore delle ipotesi la spinta propulsiva derivante dagli insediamenti di nuovi HQ aziendali andrà rapidamente affievolendosi nei prossimi anni.

Giancarlo Lizzeri



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  1. Fabrizio De FabritiisIndagine molto interessante e utile. Mi sembra che confermi quanto affermato da Roberto Camagni a proposito della crescita di Milano che non è più traino dell'Hinterland o non è d'accordo? Si può dire che la mancata aggiudicazione dell'agenzia europea del farmaco, a questo punto, non abbia avuto conseguenze? Un'ultima domanda quali spazi esistono ancora per la realizzazione di nuovi HQ? Grazie
    20 novembre 2019 • 11:53Rispondi
    • Giancarlo LizzeriSe per spazio si intende cosa succederà in futuro, se ne parla nell'ultimo paragrafo. Se per spazio si intende spazio urbano, le alternative non sono poche. Mind, Santa Giulia, via Savona/Tortona, zona Fondazione Prada/Symbiosis sono le zone principali. Le ultime due non ottimali dal punto di vista di collegamenti in metropolitana. E' sperabile che l'addensamento in zona Nord Bastioni e Porta Volta riceva una battuta d'arresto. Tenuto anche conto della fortissima concentrazione sulle stesse aree di gran parte dell'attività legata al turismo.
      20 novembre 2019 • 16:02
    • Giancarlo LizzeriDimenticavo. Devo rileggere quanto scriveva Camagni. Ma a naso è vero quello che afferma. Milano di recente ha accentrato più di ieri. Occorre però anche vedere "perchè" prima di dire che Milano ha accentrato troppo. Agenzia del Farmaco? Latte versato oramai. La beffa di aver perso la sede per un sorteggio è stata tanta, soprattutto dopo che Milano era rimasta in prima posizione in tutte le votazioni intermedie. Ma inutile piangerci su. Semmai cerchiamo di capire perchè Milano non ha avuto quel voto o quei voti in più che avrebbero evitato il pareggio con Amsterdam. Milano ha ovvi vantaggi rispetto ad Amsterdam. Ma ha anche degli handicap che Amsterdam non ha. Milano non parla inglese come si parla ad Amsterdam, non ha un aeroporto paragonabile ad Amsterdam e ad Amsterdam o vicino ad Amsterdarm ci sono 6 università che in graduatoria mondiale vengono molto prima della prima università milanese (il Politecnico).
      20 novembre 2019 • 18:39
  2. ClaudiaMolto molto interessante; finalmente si ricomincia a ragionare su dati precisi, rilevazioni, informazioni essenziali. Ora agli Amministratori, politici e ai cittadini che non vogliono solo "fare numero" il compito di analizzarli uno a uno, approfondire, incrociare e agire di conseguenza avendo un quadro della realtà attendibile da cui partire.
    20 novembre 2019 • 13:27Rispondi
  3. Gianluca BozziaMolto interessante e ben fatto! Complimenti.
    21 novembre 2019 • 10:19Rispondi
  4. ugo targettiLa mappa degli HD: una ricerca di grande interesse. Gli Hd si concentrano dunque nel centro di Milano (cerchia dei Navigli e poco oltre a nord) con alcuni nuclei sulla circonvallazione esterna, nella periferia storica (Lorenteggio, Bovisa, Bicocca, ecc.) o nei comuni di prima cintura (San Donato, Assago) Vedremo lo sviluppo di Mind (ex Expo / Rho) e delle aree Falk su progetto di Piano a Sesto San Giovanni. La ricerca sembrerebbe confermare che l’informatizzazione del lavoro e le tecniche di comunicazione non abbiano modificato i tradizionali fattori di localizzazione del terziario direzionale: accessibilità alla rete dei trasporti, prossimità alla concentrazione dei servizi esterni; anche se la distribuzione degli HD si è estesa alla periferia della città. L’internalizzazione accentua poi fattori quali: prestigio e quindi qualità del contesto urbano (centro storico) o immagine (architetture “straordinarie”) In diversi casi gli HD sono stati fattori di rigenerazione urbana (sospendo il giudizio sull’esito). Il PGT di Milano sostiene coerentemente tale processo. Ma cosa avviene nel resto dell’area metropolitana? Cristina Bellon nel suo articolo dice che in Lombardia l’industria manifatturiera cresce, anche se ha rallentato il ritmo, e innova (anche se non quanto sarebbe auspicabile); ma nell’AM? L’economia metropolitana sarà in grado di sostenere la rigenerazione del suo territorio? Quali possono o potranno essere i nuclei catalizzatori della rigenerazione del territorio metropolitano? Immagino che chi sta redigendo il nuovo Piano Territoriale Metropolitano ci stia ragionando.
    23 novembre 2019 • 19:32Rispondi
  5. FiorelloCortianaChiaro e puntuale il quadro che esce: una valorizzazione fondiaria e immobiliare interna alla conta daziaria. La produzione, che nell'economia della conoscenza è direttamente legata alla filiera formazione-ricerca-accessibilità alla potenza di calcolo e trasmissione delle infrastrutture di banda larga-creazione di impresa, affidata agli auspici messianici di MIND. Nessuna relazione strutturale con o nodi della rete metropolitana, men che meno politica. Poca visione, poca ambizione.
    27 novembre 2019 • 22:56Rispondi
  6. LeonardoArticolo molto utile e ben fatto
    4 dicembre 2020 • 09:27Rispondi

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