31 ottobre 2017

ANCHE L’OCCHIO VUOL LA SUA PARTE: DI ORRORE

Motociclisti i campioni dell'indisciplina?


Guardo su ArcipelagoMilano le immagini di piazza Belgiojoso invasa dalle motociclette (e non solo). Gli autori deplorano che la bellezza di una piazza di Milano sia violata impunemente. Non mi scandalizzo più, anzi mi vien da ridere (amaramente, come si dice). Oltre dieci anni fa, il 19 aprile 2007, mando alcune fotografie al Corriere. Con Gian Giacomo Schiavi che dialoga coi lettori ho già discusso qualche volta di malgoverno urbano, quello d’ogni giorno, per aspetti ritenuti minori quand’anche aggiungano altra pena al malestare per cause maggiori.

Riproduco qui sotto due delle immagini. Una riguarda proprio piazza Belgiojoso: si vede in quale condizione, non solo estetica, provocata dalle moto parcheggiate in qualsiasi modo e dai soliti camioncini padroni del carico/scarico delle merci concesso in pieno giorno per troppe ore. L’altra mostra un parcheggio disordinato di motociclette su sfondo di camioncino, addirittura con cartello segnaletico assolvente le medesime. Il tutto, in via Falcone angolo via Speronari, è addossato alla quattrocentesca Cappella della Pietà di Santa Maria presso San Satiro, e al campanile romanico.

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Dieci anni non sono passati invano per gli appassionati delle brutture urbane, del liberismo dispotico del traffico; della rumorosità stordente di motori urlanti come bestioni feriti, della velocità guizzante per sgusciare fra cose e persone presi per paletti di slalom; non invano per gli ardenti amatori del possesso e dell’uso prepotente e stuprante dello spazio di Milano. Le motociclette si sono moltiplicate in un decennio di due, tre volte … a causa dell’altro primato assoluto che detengono, lo smaccato favoreggiamento che ogni amministrazione insediatasi a Palazzo Marino destina loro, macchine taurine immedesimate coi loro conducenti.

Minotauri che, benché non si nutrano di vergini, paiono tutti, d’ogni età, dotati di forza fisica e superbia ostile in grado di travolgere qualsiasi ostacolo, sprezzando i divieti. Insomma: i nostri si muovono senza alcun rispetto di persone cose regole leggi. Quanti cittadini non hanno provato paura a essere sfiorati sui marciapiedi da moto a motore acceso, velocemente dirette al punto di sosta improprio più comodo? Ugualmente, addirittura, sotto i portici? Sì, incredibile dictu, portici. E il senso contromano? Caso normale.

Mi è capitato di osservare, sbigottito ma attento al pericolo, la manovra seguente di un motociclista pazzo, per modo di dire: proviene dall’incrocio Visconti di Modrone (Cerchia) / Borgogna / Mascagni, se ne frega del semaforo, prosegue veloce sul marciapiedi di sinistra in direzione contraria al senso di marcia della strada, sfora ogni tanto, scalinando, sulla ciclopista (diretta all’incontrario), supera via Passione tagliando l’accesso dei mezzi alla Cerchia, supera l’ingresso del garage e sfila nella strettoia fra le fioriere che delimitano il percorso inverso delle moto fra il marciapiedi e le pompe, salta l’imbocco di via Chiossetto e va a parcheggiare, sempre sul marciapiedi, piroettando di 180 gradi davanti ai negozi appena dopo il bar.

È importante registrare con segno ben inciso che le moto non pagano nemmeno dieci centesimi per Area C e per i posti “regolari” tracciati dal Comune anche in luoghi discutibili (magari pedonali), e sono esentate da qualsiasi contravvenzione, comprese quelle per trasgressioni inverosimili: per esempio, rinominando la Cerchia, quando la carreggiata non è troppo ingombra si vedono e si odono motociclette filare a una velocità di una volta e mezza o del doppio i 50 all’ora – non è difficile la stima proporzionale.

Per quale motivo nessuno fra amministratori municipali, polizia urbana, ATM (le moto superano i tram indifferentemente a destra e a sinistra) e quante altre istituzioni s’interessino al traffico e ai trasporti non hanno mai pronunciato sillaba, non dico preso qualche debito provvedimento a fronte di questa specifica condizione del traffico urbano? Sconosciuta nelle altre grandi città e pesantissima per … gli stupidi milanesi de-motorizzati e demoralizzati (già, non solo per questo)?

Dai tempi di Letizia Brichetto Moratti e fino ai nostri giorni voci poco sonore provenienti dalle dette istituzioni dicono che l’aumento delle motociclette provoca la diminuzione delle automobili. Non è così, e se anche lo fosse nulla cambierebbe riguardo alla mia descrizione. La diminuzione (deludente) entro la circonvallazione proviene dall’esistenza dell’Area C. La quantità – enorme – di motociclette è aggiuntiva, non sostitutiva: se lo fosse stata, la diminuzione delle automobili sarebbe di ben altra grandezza.

Infine, un solo cenno al sorprendente atteggiamento degli “altri” cittadini. A giudicare dalla cronaca locale, non pochi sono fin troppo disposti a prendersela coi ciclisti anche per infrazioni leggerissime, al confronto. Non ho mai sentito o letto di una qualche protesta verso i motociclisti.

Lodovico Meneghetti



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