eletti da vicino

Nel nostro Paese il ricorso alle urne è sempre dietro l’angolo e non sempre rispetta le scadenze che la legge prevede. Proprio per questo una tornata elettorale diventa un’evenienza possibile quando l’instabilità politica si accentua o quando “incidenti di percorso” interrompono prematuramente una legislatura. I giorni che viviamo sembrano essere a rischio elezioni a tutti i livelli istituzionali e dunque una galleria dei ritratti degli eletti cade e fagiolo. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro di rispondere a qualche nostra domanda per offrire ai lettori una prima possibilità di giudizio.

La scelta è stata quella di iniziare dagli eletti al Consiglio Regionale delle circoscrizioni più vicine ai lettori di ArcipelagoMilano. Ecco dunque la pagina dedicata ai ritratti degli eletti. Per ognuno in calce verrà anche indicato il sito dove sarà possibile approfondire la conoscenza delle attività più squisitamente istituzionali.(ndr)

DIANA DE MARCHI

 Milano 1959. Convivente due figlie, nella vita civile insegnante, look giovanile, disordinata e tenace, ama la bicicletta, il cinema e il teatro. Proveniente dai DS ha partecipato con entusiasmo alla fondazione del PD. È stata membro dell’assemblea nazionale del PD e consigliera di zona 7. È coordinatrice del circolo Pio La Torre e attualmente ricopre la carica di consigliera provinciale. È nel direttivo dell’associazione Usciamo dal Silenzio. In Provincia sollecita costantemente il dibattito sulla priorità dell’edilizia scolastica, della formazione e delle tematiche di genere, per lei alla base del cambiamento culturale necessario al nostro Paese: ha fatto approvare mozioni contro pubblicità lesive della dignità femminile, per il riequilibrio di genere nelle nomine delle partecipate della Provincia e per rivedere la toponomastica al femminile, dato che anche nei nomi di strade, vie e piazze si tende a trascurare l’importanza delle donne nella storia, riservando loro solo il 2% delle intitolazioni.

Si interessa da anni di politiche educative legate all’immigrazione seguendo con determinazione le problematiche della scuola Radice di via Paravia a Milano. Ha pubblicato articoli e ricerche su riviste specializzate e libri sui temi dell’educazione, della sessualità e delle pari opportunità. Gode di circa 603.000 contatti su Google, ha 2.331 amici sulla pagina di Facebook. Ha come fonte di reddito lo stipendio di insegnante e il gettone di consigliera provinciale. È contraria al doppio incarico nelle istituzioni. Dopo la conclusione del suo primo mandato in Provincia intende continuare il suo impegno in politica. È favorevole alle primarie. Se fosse un’elettrice certo che voterebbe Diana De Marchi.

Dichiara: “Noi donne dovremmo essere più rappresentate, dobbiamo essere in tante nei partiti, nelle istituzioni e in tutti i luoghi dove si decide: il nostro Paese ha bisogno anche di noi, delle nostre competenze, delle nostre intelligenze, delle nostre visioni differenti per migliorare e innovarsi”

MARILENA ADAMO

Novara 1950. Sposata un figlio, nella vita civile insegnante/pedagogista, look istituzionale nelle istituzioni, casual ovunque. Iscritta prima la PCI poi PDS-DS infine PD, inizia la carriera politica come Presidente del Consiglio di Zona di Affori negli anni ’70, poi Consigliere comunale, è Assessore all’Educazione dall’87 al ’90. Capogruppo in Regione Lombardia promuove la Giunta rossoverde di Fiorella Ghilardotti ed è Vicepresidente dell’Assemblea fino al 2000. Capogruppo in Comune del Partito Democratico dal 2006 sino al 2008 quando viene eletta al Senato.

Attualmente è Segretario 1° commissione affari costituzionali, membro della commissione affari europei e della Giunta per le immunità. È firmataria di numerosi progetti di legge e prima firmataria di una legge costituzionale per la modifica del referendum, di una sulla mediazione familiare e infine di una legge sulla modifica della concessione del porto d’armi. Ha come collaboratori Clara Piazzani per la comunicazione e Valentina Fiorillo, come costituzionalista.

Gode di 637.000 contatti su Google e 3.485 amici sulla pagina di Facebook. Ha come fonte di reddito lo stipendio di Senatore della Repubblica. È tendenzialmente contraria al doppio incarico. Non pensa di ricandidarsi in parlamento, è favorevole alle primarie.

Dichiara: “”Non possiamo più ragionare di politica in termini di stato nazionale. Paghiamo il ritardo nella costruzione dell’unità politica dell’Europa: chi ha a cuore i destini di chi vive del proprio lavoro deve impegnarsi prima di tutto per quell’obiettivo prevalente sugli tutti gli altri, un riflusso di chiusura nazionalistica infatti porterebbe solo declino, povertà per i ceti meno abbienti, vantaggio per speculatori e avventurieri. Il mondo è cambiato più velocemente delle politiche nazionali, vistosamente non più in grado di decidere e influire sui processi economici che determinano direttamente la vita materiale delle persone. È in gioco il futuro della stessa democrazia. Del resto, per questo avevamo fatto il Partito Democratico consapevoli della necessità di un radicale cambiamento con lo sguardo rivolto al nuovo secolo. Non sempre le pratiche sono state coerenti, ma la crisi ne ha riportato in evidenza la potente attualità ”.

Marilena Adamo al Senato della Repubblica:

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00025201.htm

LINO DUILIO

 

Nato a Centola (SA) nel 1951. A Milano dal 1971. Coniugato, un figlio. Nella vita civile dirigente Inail, in aspettativa per mandato parlamentare. Ha svolto diverse attività professionali: di ricerca presso la Cattolica di Milano, di direzione e docenza nel campo della formazione nella Diocesi Ambrosiana, di responsabile dell’Ufficio Studi della CISL lombarda. Giornalista pubblicista, dirige a tutt’oggi il periodico on line Popolarea. Look classico. Inizia la sua attività politica nel Partito Popolare, “Martinazzoliano sino al midollo”, ricopre prima il ruolo di segretario cittadino del PPI milanese (1993) e poi, (1994 – 1996), di segretario regionale del PPI lombardo. Nell’aprile 1996 è eletto deputato al Parlamento italiano. Confermato nel 2001 e nel 2006 (Ulivo). Nel giugno 2006 è inoltre eletto Presidente della Commissione Bilancio della Camera. Riconfermato ancora nel 2008 nelle liste del Partito Democratico. Dichiara: “Faccio il parlamentare, in Commissione bilancio e nel Comitato per la legislazione, e seguo da tempo le questioni della governante economica europea”.

Si è impegnato per Milano presentando e facendo approvare la legge: Disposizioni per il finanziamento di interventi di conservazione e manutenzione del Duomo di Milano (1998 – 2008) e ne ha chiesto, una volta scaduta, il rifinanziamento nel 2012, con una nuova proposta di legge. A livello nazionale ha proposto e fatto approvare la Legge sui fallimenti immobiliari (polizza fideiussoria per il costruttore), ha seguito con particolare cura la normativa relativa ai danni da vaccinazioni obbligatorie, di recente ha presentato una proposta di legge per La disciplina del commercio equo e solidale.

E l’ideatore del progetto Identi-kit dell’Italiano Eccellente, progetto sviluppato da quaranta alunni della scuola Daniela Mauro di Pessano con Bornago (Mi), in seguito a una iniziativa lanciata per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, risultato tra i migliori premiati a livello nazionale.

Autore di una copiosa produzione letteraria, realizzata prima e durante il mandato parlamentare di cui ricordiamo: Dove corrono i Popolari, A partire dalla libertà, Detti popolari, Il futuro del popolarismo, Dopo la sconfitta, Manifesto sul popolarismo, Un nuovo mezzogiorno d’Italia, Ne vale ancora la pena, Il futuro della democrazia, La questione settentrionale, Gli infortuni sul lavoro, Per un nuovo Ulivo, Una nuova classe dirigente, Sulla pena di morte, Il lavoro che cambia, Politica e verità, Un grande lavoro per l’Italia, Il partito aperto e i suoi oppositori.

Si dichiara “Manzoniano”. Sin da quando è stato eletto ha aperto un ufficio sul territorio, a Carugate, ove operano alcuni collaboratori, dispone di un sito web (www.linoduilio.it), ha come fonte di reddito lo stipendio di Deputato della Repubblica. Gode di 378.000 contatti su Google. Rispetto al doppio incarico politico amministrativo si dichiara contrario. Non pensa di ricandidarsi in Parlamento.

Dichiara infine: “Il Partito Democratico nasce da un’idea intrigante e positiva: mettere insieme filoni culturali diversi in una forma partito rinnovata, puntando a modernizzare e rilegittimare la politica. Ahimè, questa idea è rimasta tale e si è impigliata nella vischiosità del processo. Non si è affermato il fascino della proposta e non si è generato un processo di selezione della classe dirigente che puntasse all’eccellenza: la distanza rispetto a ciò che il partito poteva e potrebbe essere (un vero e proprio “partito speranza”) è purtroppo ancora grande”.

Lino Duilio alla Camera dei Deputati

http://www.camera.it/29?shadow_deputato=50056

GUIDO GALPERTI

Pralboino (BS) 1959. Coniugato, tre figlie, avvocato. Inizia la sua attività politica nella DC per poi passare prima al Partito Popolare, poi alla Margherita e infine approdare al PD. Sindaco di Pralboino, assessore provinciale a Brescia (1995 – 1999), consigliere regionale nel 2000 nella lista Centro-Sinistra con Martinazzoli. Riconfermato nelle elezioni del 2005 nelle liste de L’Ulivo a sostegno di Riccardo Sarfatti. Per Milano e per la Lombardia si è impegnato in particolare, dall’opposizione, con il governo Prodi e la giunta Formigoni per portare Expo 2015 a Milano e per la costituzione della CAL (concessioni autostradali lombarde).

È stato infine eletto senatore alle elezioni politiche del 2008. Membro della Commissione Giustizia (è in dirittura d’arrivo la legge Galperti, ddl 1219, su lavoro dei detenuti a favore di onlus), Membro sostituto del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, Membro della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione, Componente Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito. I suoi assistenti sono Valeria Nastri e Fabio Volpi.

Gode di 26.300 contatti su Google. Rispetto al doppio incarico politico amministrativo dichiara: “Sono contrario, salvo verificare in concreto situazioni di buon senso che lo giustifichino. In particolare tra carica politica e istituzionale possono esservi ragioni che, per brevi periodi, non solo lo consentono ma lo consiglino”. Pensa di ricandidarsi in Senato.

Dichiara infine: “L’Europa si farà nella crisi e sarà la somma delle soluzioni apportate alle crisi” Jean Monnet.

Guido Galperti al Senato della Repubblica

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00025203.htm

 

CARLO BORGHETTI

Rho (Mi) 1968. Coniugato, nella vita civile ingegnere responsabile qualità di un Fondazione sanitaria. Diplomato al conservatorio: Organo, Composizione e Direzione Corale, look classico. Inizia la sua attività politica nella DC per poi passare al Partito Popolare, alla Margherita e infine approdare al PD.

Consigliere Comunale per diciassette anni a Rho e Lainate di cui sette assessore (cinque anni all’Urbanistica, Edilizia Privata e Mobilità a Rho, e due anni ai Lavori Pubblici, alla Mobilità e alla Valutazione Ambientale Strategica del PGT a Lainate). Membro del Consiglio Nazionale ANCI (l’associazione dei comuni) e del Consiglio Direttivo di ANCI- Lombardia. Ha partecipato per tre anni al gruppo di lavoro del Ministero delle Infrastrutture per le Opere Strategiche in Lombardia nell’ambito della Legge Obiettivo. Fa parte della Direzione metropolitana del PD metropolitano milanese, di cui è stato per due anni il Responsabile Enti Locali.

Membro del Comitato Diocesano pro Caritas Ambrosiana, socio dell’Azione Cattolica di Milano e sostenitore ACLI. Segretario dell’associazione Amici di Giovanni Marcora e dell’associazione Voi e Noi Insieme per la promozione del volontariato in favore di chi è più debole.

Ha un ufficio politico a Milano con Patrizia Toia e Mariapia Garavaglia. Eletto in regione Lombardia nel 2010 si occupa di welfare, sanità e legalità. Ha come fonte di reddito lo stipendio di consigliere regionale.

Gode di 240.000 contatti su Google e 3.090 amici sulla pagina di Facebook. È tendenzialmente contrario al doppio incarico sia politico che amministrativo. Pensa di ricandidarsi in regione, è favorevole alle primarie per le cariche monocratiche. Se fosse un elettore certo che voterebbe Carlo Borghetti.

Dichiara: “Mi piace fare politica tra la gente ora che sono in un palazzo importante. Aborro il rischio di dimenticarmi dei problemi reali quotidiani e concepisco il mio incarico nella misura in cui è utile a dare una mano a risolvere i problemi quotidiani della vita”.

 Carlo Borghetti in Regione Lombardia

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/225

 

SARA VALMAGGI

Milano 1968. Single, nella vita civile impiegato amministrativo, look sportivo – informale, ama cucinare e leggere. Ha iniziato a fare politica in FIGC per poi proseguire dal PCI e sue evoluzioni sino al PD. È stata segretaria cittadina dei DS nel comune di Sesto San Giovanni. Assessore al Comune di Sesto San Giovanni prima nella Giunta Penati e poi al fianco del sindaco Giorgio Oldrini si è occupata di educazione, cultura, sport, giovani e politiche temporali. Ha presentato un disegno di legge regionale sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne. Attualmente in Regione Lombardia ricopre l’incarico di vicepresidente del Consiglio.

Gode di 37.900 contatti su Google, ha 2.577 amici sulla pagina di Facebook. Ha come fonte di reddito lo stipendio di consigliere regionale. È tendenzialmente contraria al doppio incarico politico. Al suo secondo mandato, non si ricandida in Regione ed è favorevole alle primarie tranne a quelle dove c’è la preferenza. Se fosse un elettore certo che voterebbe Sara Valmaggi.

Dichiara: “C’è la consapevolezza che la proposta politica di Formigoni e della maggioranza è arrivata al capolinea. L’impegno ora è quello di rendere sempre più appetibile e credibile l’alternativa del Partito Democratico e della coalizione di Centro Sinistra”.

 Sara Valmaggi in Regione Lombardia:

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/125

 

VINICIO PELUFFO

Rho (Mi) 1971. Convive con prole, nella vita civile funzionario di partito, look istituzionale. Si iscrive al PCI nel 1989. Dal 1994 al 1997 è responsabile esteri di Sinistra Giovanile. Diviene quindi presidente nazionale dell’organizzazione, sino al 2001. Ricopre anche incarichi di vertice nell’Ecosy, l’organizzazione giovanile dei Partiti Socialisti europei, vicepresidente per il mandato 1997- 99. Dal 2002 al 2007, è assessore alle attività produttive, al lavoro e allo sport del Comune di Rho. Negli stessi anni è membro del consiglio nazionale e del direttivo provinciale milanese dei DS.

Nel giugno del 2007 è coordinatore della campagna elettorale Walter Veltroni in vista delle elezioni primarie del Partito Democratico. Viene eletto nella Commissione Statuto durante il congresso fondativo del PD (ottobre 2007). È quindi capo della segreteria politica di Veltroni. Nell’aprile 2008 è incaricato di gestire la campagna elettorale del PD, e candidato al Parlamento, viene eletto alla Camera. È membro delle commissioni di vigilanza Rai e della commissione attività produttive, commercio e turismo. È uno dei pochi deputati che ha dato la possibilità di pubblicare i dati relativi al proprio reddito sul sito della Camera. Ha come assistenti a Milano Paola Galimberti e a Roma Federica Desideri.

Gode di 51.300 contatti su Google e 4.682 amici sulla pagina di Facebook. Ha come fonte di reddito lo stipendio di deputato della Repubblica. È tendenzialmente contrario al doppio incarico amministrativo ma favorevole all’incarico politico insieme a quello amministrativo. Pensa di ricandidarsi in parlamento, è favorevole alle primarie per le cariche monocratiche anche per i parlamentari. Se fosse un elettore certo che voterebbe Vinicio Peluffo.

Dichiara: “Il Partito Democratico è nato per cambiare la società italiana attraverso un profondo rinnovamento della politica e delle istituzioni. Perseguire questa vocazione oggi è più necessario che mai: è il momento di far valere, in un credibile progetto di governo, il nostro riformismo”.

 Vinicio Peluffo alla Camera dei Deputati:

http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302746&idpersona=302746

 

GIULIO CAVALLI

Milano, 1977. Sposato, padre di tre figli, nella vita civile attore – scrittore, look sportivo. Vive da vari anni sottoscorta per aver denunciato collusioni e infiltrazioni mafiose. Mai iscritto a un partito politico nel luglio 2011 lascia l’Italia dei Valori, sotto le cui bandiere da indipendente, era stato eletto in consiglio regionale nel 2010 per aderire al partito di Nichi Vendola, Sinistra Ecologia Libertà, “per contribuire attivamente al cantiere della Sinistra”.

Gode di 561.000 contatti su Google, conta su 15.025 like sulla pagina pubblica di Facebook. Nella sua prolifica attività editoriale sono da citare le seguenti pubblicazioni: Nomi, cognomi e infami, Milano, Edizioni Ambiente, e L’innocenza di Giulio: Andreotti e la mafia, Milano, Chiarelettere. Il suo reddito deriva dallo stipendio di consigliere regionale ma anche dall’attività teatrale ed editoriale. È assistito in politica da Odetta Melazzini.

Ha dato un forte contributo alla lotta contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel sistema sanitario lombardo. È contrario sia a rivestire contemporaneamente il doppio incarico politico/amministrativo sia a ricoprire un incarico nella pubblica amministrazione e coevamente uno nel partito. Pensa di ricandidarsi e ritiene indispensabili le primarie ovunque non ci sono le preferenze. Se fosse un elettore certo che voterebbe Giulio Cavalli.

Dichiara: “La Lombardia dovrebbe fare una politica partendo dalle fragilità, dalle debolezze. Sovvertendo l’ordine dei valori. Credo nella ripubblicizzazione della Regione, delle scuole degli ospedali. Credo nella trasparenza delle regole ”

 Giulio Cavalli in in Regione Lombardia

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/231

EMILIA DE BIASI

San Severo (FG) 1958 , fidanzata. Look casual elegante, insegnante, suona la chitarra. De Biasi è dirigente di partito e ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale a Milano.Conta 4.500.000 risultati su Google e ha circa 1.000 amici su Facebook. Iscritta al Pci ha seguito l’evoluzione del partito sino al Pd. In Parlamento dal 2004 è attualmente Segretario di Presidenza della Camera.Si occupa di cultura e per questo è nota a livello nazionale nel settore, in particolare della riforma dello spettacolo dal vivo, in favore del teatro, della musica e della danza. Si sta interessando dei finanziamenti al restauro del Duomo di Milano e del progetto della grande Brera.

Contraria al doppio incarico vive con il reddito da parlamentare. Favorevole in linea di principio alle primarie, si riserva l’opinione favorevole o meno allo strumento in funzione della legge elettorale che verrà approvata. Pensa di ricandidarsi, voterebbe De Biasi

Dichiara: L’Italia sta compiendo un grande sforzo per risalire una china impervia. Con Monti abbiamo raggiunto un buon posizionamento internazionale,è tuttavia necessario un maggior impegno per l’Europa ma anche dell’Europa per superare la crisi. È stato giusto appoggiare il Governo Monti. Ma il Pd deve essere più deciso, deve imparare a scegliere, a proporre dei valori che sono decisivi per riallacciare il dialogo con i cittadini, deve rappresentare la società italiana. È fondamentale per la credibilità del Pd ma in generale dei partiti. Vuole bene al Pd.

Emilia De Biasi alla Camera dei Deputati

http://www.camera.it/29?shadow_deputato=301451

 

 FRANCESCO PRINA

Corbetta 1955, sposato quattro figli, look “istituzionale”. Laurea in architettura, ha insegnato alle scuole medie superiori, ha fatto parte del movimento scout – AGESCI prima di militare nelle ACLI.

Già sindaco di Corbetta è stato eletto in Regione nel 2005, confermato nel 2010. Non ricopre e non ha ricoperto doppi incarichi, costume politico di cui si dichiara contrario. È stato iscritto al PPI – Margherita – PD, dichiara che sono cambiati i partiti non lui.

Pur non essendo gran navigatore su Internet registra 1.390.000 risultati su Google. Attivo nella legislazione regionale con produzione di leggi sulle vie d’acqua (navigli), sulle piste ciclabili e sulla dislessia infantile. Amante della natura e dell’arte. Il suo reddito è quello di consigliere regionale. Ha un collaboratore, Paolo Salvaggio. Non si ricandida al consiglio regionale è favorevole alle primarie, un reale strumento democratico con il quale è possibile misurarsi con gli altri candidati. Consiglia di votare Prina.

Ritiene che il PD sia troppo rivolto su se stesso, poco aperto all’innovazione e ai cittadini.Gradisce l’operato del governo Monti. Crede sia fondamentale essere responsabili nell’attuale situazione storico politica per salvaguardare e rilanciare l’unità del paese. Il suo slogan è Territorio e Innovazione.

Francesco Prina in Regione Lombardia

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/104

  

FABIO PIZZUL

Cormons (GO) 1965, sposato con quattro figli. Look serioso, ha un approccio scanzonato con la vita. Per maggiori approfondimenti sul carattere dice di chiedere alla moglie. Dichiara di essere effettivamente figlio di Bruno Pizzul. È stato eletto da indipendente nelle liste del Pd in consiglio regionale, ha 2.876 amici su Facebook e gode di 69.800 contatti su Google. È un “società civile” prestato alla politica. Giornalista professionista dal1998, hadiretto Radio Marconi. Ha collaborato con Fininvest, Tele+ e con Telenova. Docente a contratto alla Cattolica. Presidente diocesano di Azione Cattolica a Milano dal 2002 al 2008, si è dimesso dal Consiglio Nazionale della stessa Azione Cattolica al momento di candidarsi in Regione. Il suo reddito deriva esclusivamente dallo stipendio di consigliere regionale. Ha un collaboratore Marco Chiappa. Ha scritto vari volumi relativi a sport e fede oltre che una storia a fumetti sul Cardinale Schuster.Sul suo sito c’è un interessante pagina con il report relativo alla sua attività politica e una relativa agli emolumenti. Gira sul territorio è non è strettamente vincolato al “milanese”. Non è certo di ricandidarsi, è favorevole alle primarie, lascia il giudizio sul suo operato agli elettori.

Dichiara: La situazione politica generale paga un duro prezzo alla irresponsabile gestione del governo Berlusconi che si é ostinato a curare gli affari propri più che pensare al futuro degli italiani. Il Pd ha giocato un ruolo fondamentale nell’assicurare un responsabile sostegno al Governo Monti, non senza pagare lo scotto di politiche che non possono coincidere con le proprie attese.

Al di là dei dati numerici dei sondaggi, il Pd si propone autorevolmente come partito di governo, ma deve fin d’ora costruire le condizioni per una proposta solida e innovativa. Conforta il fatto che i personalismi abbiano trovato un freno nella responsabilità condivisa del sostegno a Monti, ma non basta: questo percorso deve portare alla conferma della volontà di costruire un progetto capace di rendere ragione delle ispirazioni originarie del Pd, forti di una volontà di andare oltre le appartenenze e le provenienze per confrontarsi sui contenuti e consegnare al Paese un nuovo modo di fare politica. La strada é tutta in salita, ma la sfida é affascinante e necessaria per il futuro dell’Italia.

E a Milano?La Giunta Pisapiacon Area C ha dato un segnale importante alla città iniziando un cammino non facile di cambiamento delle abitudini di mobilità dei cittadini, il Pd ha sostenuto con convinzione questo e altri passaggi, proponendosi, al di là di qualche personalismo, come forza trainante di un’amministrazione che ha il compito di dimostrare come sia possibile governare senza limitarsi ad assecondare le istanze di gruppi di interesse più o meno forti e confessabili, ma proponendo nuove strade di condivisione e progettazione.

Fabio Pizzul in Regione Lombardia

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/252

 

ARIANNA CAVICCHIOLI

Rho (Milano) 1959. Sposata, mamma di Amelia, nella vita civile assistente sociale, look giovanil – matura. Tifosa del Cagliari Calcio, nell’adolescenza ha preso una sbandata per GIGIRRIVA.

Ha iniziato a fare politica in FIGC per poi passare al PCI – PDS e DS infine al PD. Ha svolto la sua carriera politica facendo prima la consigliera comunale a Rho a partire dal 1990 poi il sindaco per due mandati nella città medesima. È stata poi eletta in provincia nel 2004 e infine in regione nel 2010. Si è spesa molto per impedire che nell’area ex Alfa Romeo di Arese il processo di riqualificazione diventasse un mero progetto di cementificazione. Attualmente è coordinatrice della segreteria provinciale del PD milanese.

Gode di 68.300 contatti su Google, ha 2.326 amici sulla pagina di Facebook. Ha come fonte di reddito lo stipendio di consigliere regionale. È favorevole al doppio incarico politico se questo è utile (vedi ad esempio le sinergie in caso di doppio mandato da consigliere comunale e consigliere provinciale). Non è sicura di ricandidarsi in Regione, è favorevole alle primarie per le cariche monocratiche e se fosse un elettore certo che voterebbe Arianna Cavicchioli.

Dichiara: “Il Partito Democratico milanese ha svolto la sua conferenza programmatica, tutti i circoli sono stati coinvolti nei forum tematici che si concluderanno il 21 aprile. Il completamento di questo percorso darà al PD milanese la possibilità di essere maggiormente protagonista sui grandi temi dell’area metropolitana. Il percorso è stato partecipato, approfondito, tematizzato, serio.”

Arianna Cavicchioli in Regione Lombardia

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/232

  

LUIGI VIMERCATI

Monza 1953, single, look istituzionale. Laurea in filosofia, docente in aspettativa al liceo Parini. La sua militanza politica si è sviluppata sotto le bandiere di PCI-PDS-DS e infine PD. Vimercati negli anni è stato consigliere comunale e assessore nel comune di Sesto San Giovanni. .Assessore al lavoro, economia e innovazione della provincia di Milano. Sottosegretario alle comunicazioni nel II governo Prodi, infine Senatore dal 2008. Sin dai tempi della militanza in comune ha incentrato la sua azione politica su innovazione, imprese, sviluppo tecnologico, internet e economia digitale. Attualmente in parlamento, oltre che essere in Commissione di Vigilanza RAI si sta occupando di EXPO e di sviluppo delle infrastrutture. Assolutamente contrario al doppio incarico. Ha come reddito lo stipendio da parlamentare. Pensa di ricandidarsi alle elezioni ritenendo il doppio mandato fondamentale per completare il lavoro iniziato nel primo, è favorevole alle primarie, voterà Luigi Vimercati. Registra 181.000 risultati su Google e ha 2.100 amici su Facebook.

Si dichiara soddisfatto del governo Monti, governo competente e tenace che sta facendo bene. Il PD sostiene l’esecutivo in maniera unitaria con convinzione e lealtà e questo viene notato dagli elettori del PD che premiano il senso di responsabilità del partito che si è reso disponibile con generosità nazionale a supportare la difficile congiuntura. Buona l’azione del Segretario Bersani che sta lavorando nell’ottica del riformismo del XXI secolo, la via che bisognerà seguire in futuro.

Luigi Vimercati al Senato della Repubblica

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00023259.htm

 

 ENRICO MARCORA

Milano 1962, milanese docg, allevato secondo i dettami dell’educazione cattolica ambrosiana. Sposato con Beatrice e padre di Edoardo e Francesco nella vita civile imprenditore, look serio ed elegante. Amante della bici e del mare. Pone l’individuo al centro di qualunque attività. Ha sempre svolto un ruolo politico prima che partitico sponsorizzando iniziative di grande importanza sociale, come quando nei paesi dell’est Europa ha sostenuto Operation Smile, programma per operare i bambini affetti da malformazioni genetiche del volto. È inoltre stato uno dei promotori del programma di formazione civica “Giovani di sana e robusta Costituzione”, con l’obiettivo di dare un’educazione civica alle nuove generazioni. È stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi. Ha pubblicato nel 2003 insieme ad Andrea Villani, Giancarlo Mazzocchi e altri il volume: Sulla città oggi, per i tipi di Franco Angeli.

Ha iniziato a fare politica con l’UDC partito per cui prima è stato eletto consigliere provinciale 2009 e poi consigliere regionale nel 2010.Da menzionare la proposta di legge presentata nell’attuale legislatura regionale per la città metropolitana, Marcora immagina la grande Milano come strumento nuovamente capace di trainare il Paese. Durante il suo mandato ha realizzato e sta realizzando corsi di formazione e cultura politica (Crescere con la buona politica) per le scuole insieme a Nicola Pasini e Alessandro Sancino attraverso il Circolo culturale Prospettive Democratiche. Ha come collaboratore Valentina Tenani.

Gode di 19.000 contatti su Google, ha 1.248 amici sulla pagina di Facebook. Ha come fonte di reddito lo stipendio di consigliere regionale e gli emolumenti derivanti dalla sua attività di imprenditore. Forse si ricandida in Regione, è favorevole alle primarie e se fosse un elettore certo che voterebbe Enrico Marcora.

Dichiara: “Credo profondamente all’impegno politico come servizio serio nell’interesse di tutti i cittadini. Ritengo fondamentale creare partiti politici che abbiano come riferimento la meritocrazia e dove i giovani possano affermarsi liberamente grazie alle loro capacità”

 

Enrico Marcora in Regione Lombardia:

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/241

CHIARA CREMONESI

Milano 1973, milanese, single, look casual sportivo, amante del giardinaggio. Laureata in scienze della comunicazione nella vita civile ha svolto diversi lavoro, l’ultimo nel campo della formazione continua per i lavoratori. Inizia la sua carriera politica nei DS dove cresce politicamente per poi confluire in SEL alla sua fondazione nel2009. Halavorato nell’associazionismo, fondando nel 1994 l’Unione degli Studenti. Eletta in Regione Lombardia nel 2010 è al primo mandato, si occupa principalmente dei temi connessi alle problematiche delle donne. Gode di oltre 790.000 contatti su Google, ha 8700 “like” sulla pagina di Facebook. Contraria al doppio incarico, ha presentato nell’attuale legislatura una proposta di legge regionale per l’esclusività dell’impegno dei consiglieri. Si è fortemente opposta alla stipula del contratto di consulenza di Andrea Muccioli quale esperto di tossicodipendenze con l’ASL di Milano1. Hacome fonte di reddito lo stipendio di consigliere regionale. Non è certa di ricandidarsi in Regione, non ritiene utile le primarie per i consiglieri regionali essendoci già le preferenze. Viceversa è favorevole alle primarie di coalizione per il sindaco, il presidente di regione, il premier. Se fosse un elettore certo che voterebbe Chiara Cremonesi.

Dichiara: Il modello formigoniano è in crisi, si è consumato. Iniziano ad apparire le tante ombre e il sistema di potere su cui si basa. Per la prima volta dopo venti anni si può cambiare in Lombardia e la responsabilità è nelle mani dei partiti del centro sinistra e nell’impegno dei singoli cittadini, che possono trovare la voglia di investire sulla buona politica come hanno fatto per Pisapia.

 Chiara Cremonesi in Regione Lombardia

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/236

  

GIUSEPPE CIVATI

Monza 1975, fidanzato. Look casual un politico di professione molto orientato al web, laurea in filosofia, ha svolto l’incarico di assistente universitario. Già consigliere comunale a Monza, Consigliere regionale dal 2005, haricoperto malvolentieri per un anno il doppio incarico in Comune e Regione. È stato iscritto ai DS e poi al PD. Fa parte della mozione Marino. Molto attivo nel 2010 quando con Carlo Monguzzi fonda il movimento “Andiamo Oltre” e organizza il “raduno dei rottamatori” alla stazione Leopolda di Firenze con Matteo Renzi. Nel 2011 organizza a Bologna l’iniziativa “Il nostro tempo” con Deborah Serrachiani. Ha pubblicato per i tipi di Melampo Regione straniera. Viaggio nell’ordinario razzismo padano, Milano 2009 e Il manifesto del partito dei giovani, Milano 2011. Gode di circa 1.340.000 risultati su Google e 4.996 amici su facebook. Ha una nutrita schiera di collaboratori suddivisi per la politica in Italia (Cosseddu Rocca) e per la politica in regione (Paliotti Volpato e Fassina). Ha come fonte di reddito gli emolumenti del consiglio regionale. Non pensa di ricandidarsi alle prossime elezioni regionali ma consiglierebbe Civati agli elettori.

Ritiene che il ciclo di Formigoni si sia esaurito, che il PD si debba rinnovare, così com’è non ha futuro, che la politica debba tornare a essere protagonista della vita dei cittadini. Lo spartiacque del governo Monti rende necessario rinnovare la squadra dirigente del PD. Le parole chiave dei nuovi dirigenti debbono essere: Autorevolezza, Competenza, Radicalità e Legalità.

 Giuseppe Civati in Regione Lombardia:

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/140

  

FRANCO MIRABELLI

Milano 1960, milanese doc, sposato, un figlio, look giovanile e di sinistra. Da sempre in politica, testimone e protagonista di una solida tradizione politica riformista, è riuscito ad adattarsi ai profondi cambiamenti che si sono susseguiti nella sinistra milanese senza mai perdere di vista le sue origini. Ha ricoperto incarichi di direzione sia nella sinistra giovanile (FGCI) che nel partito (PCI–PDS-DS), per poi diventare uno dei principali attori nella odierna politica milanese del PD. Membro della direzione nazionale, Mirabelli è legato a Fassino oltre che essere animatore di Area Democratica in Lombardia ma anche dell’associazione Alex Extcea dedicata ad Alex Iriondo gentiluomo della Politica. Eletto in Regione Lombardia dal 2005 è al secondo mandato, si occupa principalmente dei temi della casa/urbanistica, vicepresidente commissione Affari Istituzionali e presidente della commissione di inchiesta sul San Raffaele, ritiene fondamentale avere un contatto continuo con la base. Gode di oltre 200.000 contatti su Google, ha 3737 amici sulla pagina di Facebook. Tra le altre attività, ha lottato insieme ad altri perché non si costruisse l’eliporto al Parco Nord. È tifoso dell’Inter ma segue anchela Niguardese. Hacome fonte di reddito lo stipendio di consigliere regionale. Non pensa di ricandidarsi in Regione, è favorevole alle primarie e se fosse un elettore certo che voterebbe Franco Mirabelli.

Dichiara: “Oggi per il Pd si aprono nuove prospettive. Oggi più che mai serve quella grande forza riformista capace di proporre un progetto che parli a tutta la società italiana che avevamo in mente quando abbiamo costruito il Pd. Il governo Monti è figlio di una consapevolezza, sempre più diffusa, che per farcela, l’Italia ha bisogno di riforme che guardino al futuro, ricostruiscano il senso civico e la convivenza e mettano in discussione i privilegi sulla cui difesa si è spesso costruita la politica. Serve un cambiamento vero delle istituzioni, della politica, dei partiti. Serve più equità sociale e mettere al centro l’Italia di domani e i giovani di oggi invece degli interessi del contingente. Dopo il governo Monti nulla deve tornare come prima, la politica e il Pd devono saper pensare all’Italia senza la tentazione di riprodurre i vecchi schemi, le vecchie logiche e le vecchie alleanze. Il Pd è nato per questo.”

Franco Mirabelli in Regione Lombardia:

http://www.consiglio.regione.lombardia.it/Consiglieri/-/consiglieri/92