THE FIGHTER

di David O. Russell [USA, 2010, 115′]

con: Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Robert Wahlberg, Dendrie Taylor, Jack McGee, Jenna Lamia, Bianca Hunter

Micky Ward (Mark Wahlberg) è sempre alle corde. Soffre nel suo angolo incassando i pugni dell’avversario per poi tornare a casa pieno di cicatrici. The Fighter [USA, 2010, 115′] di David O. Russell è basato sulla storia vera di Ward – pugile peso leggero di Lowell (Massachusetts) – e della sua famiglia. Quelle cicatrici Micky se le porta fuori dal ring ma, allo stesso modo, porta sul ring gli sfregi che la vita gli fa sul corpo e nella testa. È un continuo lottare, non soltanto cercando di schivare i dritti dell’avversario, ma anche sopportando i montanti di una famiglia ai margini della società.

Il fratello, Dicky Eklund (Christian Bale, ottimo), ex pugile ora tramontato nella debolezza del crack, e la madre, Alice Ward (Melissa Leo), manager snervante e arrivista, non fanno altro che tartassare di colpi Micky. Lui incassa. Resta alle corde aspettando il momento propizio per reagire. Charlene Fleming (Amy Adams), fidanzata di Micky, spesso tampona le ferite del ragazzo, ma anche lei contribuisce a quel vortice di confusione dei rapporti familiari che sconvolge le scelte del pugile.

«Il pugilato è una partita a scacchi», dice Micky. In questa frase c’è il sapore del film di Russell: per vincere bisogna studiare con intelligenza le proprie mosse. Nella boxe come nella vita. E per imparare a “giocare a scacchi” serve un duro allenamento, tanta resistenza, imperturbabilità. Nella boxe come nella vita.

Dicky e Micky sono – uno per l’altro – salvezza e disgrazia. Dicky ha trasmesso al fratello più piccolo alcune tecniche fondamentali per un buon pugile, ma poi l’ha ostacolato rischiando di compromettere la sua carriera. Micky solleva la testa soltanto quando riesce a liberarsi dell’ombra del fratello maggiore, ma nella sfida per il titolo mondiale la vicinanza di Dicky sarà indispensabile («sei il mio eroe», confiderà Micky a Dicky). «Testa-corpo-testa», suggerisce sempre Eklund al fratello; testa e corpo sono due immagini efficaci per descrivere i ragazzi: la volubilità fisica di Dicky che cede miseramente alla droga, e la stanchezza spirituale di Micky che si sente eterno perdente.

In The Fighter l’antagonista non è l’avversario sul ring, ma queste debolezze insite nei due fratelli. Sono entrambi sempre alle corde, ma il risultato sarà una predisposizione a lottare, a sopportare la pioggia di colpi che il ring – e la vita – riservano, riuscendo poi a sferrare il testa-corpo-testa per mandare l’avversario al tappeto.

Paolo Schipani

In sala: The Space Milano, Apollo SpazioCinema, Anteo SpazioCinema, UCI Cinemas Bicocca, The Space Cinema Rozzano, Arcobaleno Filmcenter, UCI Cinemas MilanoFiori, UCI Cinemas Certosa, Ducale Multisala, Skyline Multiplex, Le Giraffe Multisala, UCI Cinemas Pioltello, The Space Cinema Le Torri Bianche, UCI Cinemas Lissone, The Space Cinema Cerro Maggiore, Arcadia Bellinzago Lombardo, UCI CInemas Como, Arcadia Multiplex, Multisala Metropol SpazioCinema, Cinelandia Multiplex Gallarate, Multisala Starplex, Cinelandia Multiplex, Multisala Movie Planet, Multisala Saronnese, Multisala Porta Nuova, Cinelandia Lux

 

LADRI DI CADAVERI – BURKE & HARE

di John Landis [Gran Bretagna, 2010, 91′]

con Simon Pegg, Andy Serkis, Isla Fisher, Jessica Hynes e Tom Wilkinson.

A Edimburgo, all’inizio dell’ottocento, due truffatori improvvisati e sfortunati cercano disperatamente il loro giro d’affari. La città ha fama internazionale grazie alle rinomate facoltà di medicina e chirurgia e agli eccentrici professori, impegnati in una feroce competizione alla conquista del sigillo reale, premio del re per la scoperta medica più stupefacente. La domanda di cadaveri aumenta vertiginosamente, l’offerta scarseggia. Niente di più incoraggiante per Burke & Hare. Ecco materializzarsi il macabro e funereo campo d’azione.

“L’uomo è destinato a morire dal momento in cui lascia il grembo materno, il destino è già determinato. Tutto quello che faremo è aiutarlo giusto un po’. “Questo è il manifesto proclamato dai due acceleratori del destino umano. Niente ladri di cadaveri, come erroneamente lascia presagire il titolo italiano, ma due impacciati e imbranati killer pronti a tutto per sbarcare il lunario.

Provano a convincerci Burke & Hare che i mezzi sono giustificati se il fine è rappresentato dalla fame atavica che ti porti dietro dalla nascita o dall’amore cieco per un’intraprendente e prominente ragazza. Non è, ovviamente, dello stesso avviso il capitano della milizia reale data la moralità imposta dalla corona. Il desiderio di giustizia di un riadattato sergente Garcia darà quindi il via a un turbolento e rocambolesco finale.

Era attesissimo il ritorno alla regia di John Landis, il padre di commedie culto come “Animal House“, “The Blues Brothers” e “Un lupo mannaro americano a Londra“. In questa pellicola si percepisce subito l’assenza di quella coinvolgente energia che fuoriusciva dalle opere precedenti del regista. Il pubblico in sala aspetta invano le inconfondibili scene culto che Landis è in grado di imprimere nella memoria dello spettatore. La commistione di generi tra la commedia grottesca e lo splatter è una delusione.

Gli sceneggiatori non sono stati in grado di intessere un tessuto dialettico che potesse smuovere lo spettatore attraverso risate incontrollate. Il film si appoggia sull’affiatamento tra i due protagonisti, interpretati da Simon Pegg e Andy Serkis, che innalzano sicuramente il valore della pellicola. La loro capacità di trasmetterci improvvisazione e goffaggine merita l’unico plauso alla pellicola.

Marco Santarpia

In sala a Milano: Cinema Centrale.

 

questa rubrica è curata da Marco Santarpia e Paolo Schipani

rubriche@arcipelagomilano.org

 


 



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