22 febbraio 2011
TARANTINO… E NON SOLO DA VEDERE
In scena al Teatro Out Off
Trittico di Antonio Tarantino: Torino – Bacau – Roma, Cara Medea e Una casa razzista, regia di Cristina Pezzoli dal 22 al 27 febbraio.
Antonio Tarantino è uno dei migliori drammaturghi italiani contemporanei. Scrittura unica, un modo di “dare – il – nome – ai – personaggi” poco italiano e tipico del Nuovo Mondo: Tarantino ha infatti immaginato uno Sharon e Arafat, entrambi sconfitti, a dialogare e vagare senza meta, esiliati in luoghi spersi, accusandosi e insultandosi a vicenda nel suo testo La Pace. Raro vedere questo approccio, è infatti un modo innovativo, ironico, politico ma soprattutto profondamente libero di fare teatro tra satira e surrealismo.
Nasce come pittore autodidatta e sboccia nel teatro all’età di cinquantacinque anni vincendo il Premio Riccione, con la convinzione di non riuscire a “scrivere per scrivere” ma dando al tempo il tempo giusto per creare, dopo il panico aver subito il blocco di ogni drammaturgo o scrittore sulla faccia della terra. Tarantino è anche un drammaturgo da leggere, non solo da vedere, come un vero e proprio autore degno del titolo e della posizione che gli spetta – figura spesso travisata in Italia.
questa rubrica è a cura di Guendalina Murroni