23 novembre 2010
Quando gli amici duri e puri mi hanno sollecitato a sostenere Valerio Onida alle primarie del centro-sinistra a Milano ho risposto con i seguenti cinque aforismi: 1 Nessun candidato dei quattro proposti, tutti con adeguata targa di sinistra, ha la possibilità di battere la Moratti al ballottaggio. I milanesi da diciassette anni votano a destra. 2° Può farcela invece un candidato di centro o di destra che, con una lista civica, entri in competizione con la Moratti e il PdL e prenda un voto più del PD andando così in ballottaggio: prenderebbe i voti del cosiddetto terzo polo, più gli scontenti della Moratti, più gli scontenti del PD.
3° Se questo candidato fosse un Croci o un Carrubba, tanto meglio, ma si può ripiegare su un Tabacci o un Albertini, che prenderebbero più voti. Albertini era accusato di essere un amministratore di condominio. Ben venga, almeno sbloccherà i tombini. Diffido invece di quei candidati che pensano che Milano debba essere la città della moda, o del design, o della ricerca, o della finanza. Sono i milanesi che decidono cosa fare del loro destino. In ogni caso meglio un piccolo imprenditore che la moglie di un petroliere, che dovrebbe diminuire le auto in città (?!?!).
4° Ho fatto la campagna raccolta firme per i cinque referendum e ho capito che la gente ha un rifiuto dei partiti e anche delle eventuali ideologie sottostanti, che risalgono tutte, se va bene, al secolo scorso. Mentre i temi ambientali hanno grande popolarità e si sono raccolte con poche forze 25.000 firme quintuple, il 2,5% dell’elettorato milanese. 5° Per questo progetto politico è utile che Pisapia vinca le primarie e ostenti la sua amicizia per Vendola e Di Pietro, oltre che una vecchia nostalgia per Bertinotti. Faciliterà l’avvento di un avversario di centro-destra della Moratti. Anzi, se sarò a Milano quella domenica 14, andrò a votarlo anch’io.
Pisapia ce l’ha fatta contro il parere del PD e tutti adesso se la prendono coi dirigenti PD, Majorino in testa. L’appoggio del PD a un solo candidato non è stato esemplare, ma con questo si vuol dire che, senza quell’appoggio, Boeri avrebbe vinto? Non credo proprio. Boeri ha perso per la presenza di Onida, che gli amici duri e puri, che rappresentano l’ala votati-a-perdere della sinistra milanese, hanno sostenuto contro l’impuro Boeri, l’unico che aveva qualche probabilità di competere (quasi) con la Moratti.
Adesso è fatta e il quinto dei miei aforismi è andato in porto. Vediamo se qualcuno si presenterà per competere da destra o dal centro con la Moratti stessa. Pare che Albertini scioglierà le sue riserve nel corso di un convegno previsto per il 27 novembre al Teatro Parenti (intestato a uno straordinario attore che alla radio interpretava Anacleto il Gasista, un altro vicino al condominio), ma potrebbe essere anche qualcun altro o altra. So che gli amici duri e puri votati-a-perdere sosterranno Pisapia, malgrado la legge elettorale comunale maggioritaria. E’ nella loro natura. Io cerco qualcuno che sblocchi i tombini e metta in pratica le cinque richieste ambientali dei referendum: meno auto in città, più alberi, energia pulita, rimanga il parco Expo, riaprire i Navigli. Ci aggiungerei WiFi gratis per tutti. Vi sembra poco? In ogni caso costa poco.
Franco Morganti