2 novembre 2010

MIRACOLO A MILANO


L’altra sera, alla galleria Blanchaert, si respirava un’atmosfera insolita, in occasione dell’asta promossa da “Vivi e progetta un’altra Milano” e da Rolando Mastrodonato, contro la speculazione edilizia di un PGT dissennato e il connubio politico affaristico dell’amministrazione Moratti. C’erano tante facce “per bene” ad affollare la sala zeppa di quadri donati da importanti firme del panorama artistico milanese e internazionale per finanziare l’iniziativa tra cui: un pregevole acquarello dell’architetto Mozzoni, e un bellissimo olio di Dario Fo, alcune vedute marine di Consadori e acquarelli di Mantegazza, Spada e Falco. Ma al di là del valore artistico delle opere, era la presenza delle persone che creava quell’atmosfera particolare, che dava quel tocco magico da evento speciale alla serata, assuefatti e rattristati come siamo ormai da tempo alle brutte notizie, al degrado della società civile, al malaffare dilagante che dai vertici del potere si espande a macchia d’olio fino al più umile cittadino.

In sala c’era Philippe Daverio a licitare le opere con la consueta verve e la grande competenza artistica, ma anche don Gino Rigoldi, mite e riservato come sempre, col pudore di confessare il suo apostolato di carità nei confronti dei tanti poveri e bisognosi che affollano la nostra città nell’indifferenza dei più e con l’ostilità aperta delle istituzioni. Un problema, l’accoglienza degli immigrati, che è legato a quello della sicurezza, che la sinistra non è stata mai in grado o non ha voluto risolvere nel tempo, e oggi è diventata appannaggio della Lega e dei suoi alleati che la sbandierano a fini elettorali senza risolverla.

Hanno fatto la loro apparizione anche due prossimi candidati sindaci del centro sinistra: Sacerdoti e Pisapia. Il primo, noto per le sue battaglie ambientaliste e per le modifiche ai progetti Garibaldi-Repubblica, Isola-Varesine e Fiera-Citylife, nonché del nuovo PGT, è sempre in lotta contro le lobby di ogni genere e sostenitore dei Comitati per la vivibilità dei quartieri cittadini.

Pisapia, come già sappiamo, è stato il primo candidato a presentarsi, ed è un profondo conoscitore della realtà milanese anche delle periferie. Una delle tante sue proposte, oltre a quella di un micro-credito per chi inizia un lavoro, è quella di un progetto di cooperative sociali per i molti negozi e pianterreni abbandonati e fatiscenti in periferia, e non solo, da dare in comodato gratuito ai giovani, e a chi ha perso il lavoro, per incentivarne l’attività. Un secondo progetto molto interessante è la creazione di quartieri come piccole municipalità, con un sindaco e un consiglio di zona che controlli il territorio capillarmente, in collaborazione coi cittadini che meglio di altri conoscono le realtà locali.

Non c’è stato tempo per approfondire i programmi, ma è stato bello che fossero venuti entrambi per testimoniare la loro adesione al progetto di Mastrodonato. Questa serata verrà replicata nei prossimi mesi, dopo le primarie, con la speranza e l’auspicio che Milano abbia finalmente un sindaco all’altezza del suo ruolo di città europea, accogliente, multietnica e dinamica culturalmente ed economicamente.

 

Laura Censi

 



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