19 ottobre 2010
E’ da tempo nota la ricchezza del volontariato italiano, circa due/tre milioni di italiani vi si dedicano, soprattutto concentrati nel campo del sociale e dell’ambiente. Meno ampia è invece l’attività del volontariato culturale in Italia, a fronte di esempi importanti soprattutto provenienti dalla Gran Bretagna, nonostante nel nostro paese si trovi più di metà del patrimonio culturale e archeologico del mondo.
Mentre sono sempre minori le risorse pubbliche dedicate a questo settore – proprio la scorsa settimana il Ministro Bondi ha disertato il Consiglio dei Ministri dedicato all’approvazione della legge finanziaria 2011, si dice per manifestare l’insoddisfazione sugli stanziamenti per il proprio dicastero – merita attenzione un’iniziativa partita da Milano nel 2005 e in via di estensione ad altre zone del Paese. “Aperti per Voi” è il nome del progetto avviato dal Touring Club Italiano allo scopo di favorire l’apertura di luoghi culturali e archeologici altrimenti non visitabili dai cittadini e dai turisti, numerosi a Milano in tutte le stagioni, per la mancanza di personale in grado di assicurare l’apertura continuativa.
L’iniziativa è stata resa possibile dal varo del Codice Urbani – dal nome del Ministro dei beni culturali di alcuni governi fa – che ha aperto al volontariato nei beni culturali, prevedendo la possibilità di accordi tra Stato e associazioni culturali per assicurare la più ampia conoscenza dei beni culturali pubblici, categoria che non comprende solo i beni dello stato, ma anche quelli dei comuni, delle province e gli edifici religiosi.
Grazie all’attività di oltre 400 cittadini milanesi – ve ne sono altrettanti attivi in tutto il resto del paese – una decina di edifici e altri luoghi di cultura della città sono ora aperti tutto l’anno e non sporadicamente come accadeva prima. I volontari Touring per il patrimonio culturale – è questa la definizione esatta – non sono né guide turistiche – per la cui attività ci sono appositi albi – né vigilantes; essi svolgono un presidio basato sulla presenza continua in loco fornendo una vigilanza attenta sull’eventuale deterioramento dei beni e dando alla cittadinanza e ai visitatori una testimonianza del valore dei beni vigilati, ai quali essi decidono di dedicare parte del proprio tempo su base gratuita.
Agli oltre 400 volontari che operano con un impegno annuale, si aggiunge un nucleo di giovani volontari che frequentano le scuole superiori o l’università e che rappresentano, oltre che la continuità dell’iniziativa per il futuro, anche un importante serbatoio di giovani che si avvicina così al mondo dell’arte e della cultura, alcuni dei quali potranno proseguire nella vita l’impegno in tale importante settore della vita nazionale.
I beni milanesi oggetto dell’attività dei Volontari Touring – in qualche caso anche condivisa con volontari di altre organizzazioni – sono attualmente i seguenti: -Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore (il bene nettamente più visitato tra quelli affidati al Touring con oltre 70.000 visitatori l’anno) – Chiesa di Sant’Antonio Abate – Parco dell’Anfiteatro romano e Antiquarium Alda Levi – Museo Studio di Francesco Messina – Casa Museo Boschi Di Stefano – Cripta di San Giovanni in Conca ai quali si stanno aggiungendo in questi giorni il Mausoleo Imperiale di San Vittore al Corpo, Villa Clerici a Niguarda e Palazzo Litta, in via di ristrutturazione.
Altri luoghi sono aperti grazie all’iniziativa del Touring Club in Lombardia – a Brescia, Crema, Cremona, Lodi, Mantova – nonché fuori dalla Lombardia – a Modena, Padova, Parma – mentre qualche altro luogo è in via d’apertura in altre città del Paese.
L’iniziativa presenta dunque un notevole interesse per la nostra città ricca di luoghi culturali di primo livello a fianco dei pochi noti pubblici e privati e offre anche prospettive interessanti in vista dell’Expo 2015 che certamente attirerà a Milano un numero elevato di visitatori.
Roberto Taranto
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