28 settembre 2010

SCRIVONO I LETTORI


 

 

Scrive Domenico Capussela – Caro Arcipelagomilano, come tu sai sono un vecchio socialista che, ahimè, obtorto collo e nonostante tutto, vota PD. Per Milano non credo che nessuno dei ns. tre candidati possa battere la Moratti, men che meno Pisapia o Onida. Per Roma: con questo centro sinistra, Berlusconi rimarrà ancorato a Palazzo Chigi sin dopo l’imbalsamazione.

Con la mia stima ti invio i miei migliori saluti.

 

Scrive Andrea Boitani -Non sono d’accordo sull’ultima parte dell’editoriale, quella riguardante la vicenda della candidatura di Stefano Boeri a sindaco di Milano. Francamente credo che, nell’ambito di primarie di coalizione, un partito (il maggiore della coalizione, tra l’altro) abbia tutti i diritti di dire quale sia il candidato che, a suo giudizio, avrebbe le migliori chances di vincere nelle elezioni che contano davvero: quelle per il sindaco e che si terranno a marzo. Del resto, altri partiti avevano già espresso il loro sostegno alla candidatura di Pisapia: rifondazione comunista e Sinistra e Libertà. Perché il PD avrebbe dovuto tacere? Perché avrebbe dovuto aspettare che 90 rispettabilissime persone del gruppo “Milano riparte” (anch’io tra queste) o di qualsiasi altro autoproclamato gruppo di rappresentanza della società civile dicessero chi doveva essere il candidato sindaco?

Scrive Roberto Mariani
Gentile LBG, nel suo intervento lei ha interpretato esattamente il mio pensiero di questi ultimi giorni: da cittadino milanese mi sono chiesto più volte perché mai questi benedetti ragazzi dell’opposizione (sterile estendere la domanda ai loro più navigati colleghi a Roma) non riescono a capire che la cosa importante in  questo momento, anzi fondamentale, è cambiare l’attuale amministrazione a Palazzo Marino, e farlo a qualsiasi costo. E lo sottolineo, e li supplico in ginocchio: per favore non confondeteci  ulteriormente le idee, chiudete gli occhi, tappatevi il naso, mettete  da parte orgoglio e ambizioni personali, quando ci siano, fate quello che volete, non importa come, ma mettevi d’accordo e sostenete a  tutta forza i vostri candidati, non affossateli, spiegateli, aiutateli con la vostra esperienza, ma sosteneteli. Lavorare per Milano è la cosa più importante. E lasciateci almeno sperare: sarebbe la prima volta che alle amministrative si presentano tre candidati di simile valore personale e professionale. Andrebbe creato un nuovo sistema amministrativo, lasciarli governare in tre. Ammetto una vaga tendenza al sogno, eppure mi faccio portavoce di tanti altri cittadini che ascolto, con cui dialogo: non alimentate l’astensionismo, questo è il nostro principale nemico, non è ammissibile che in una città come Milano, il sindaco sia scelto dal meno del 60% degli aventi diritto, non lasciate che a ingrassarsi siano le file di chi non sa niente di quello che succede e si lamentino di tutto quello di cui ci lamentiamo tutti, ma che votano per colore politico, senza neanche farsi una domanda, senza neanche guardarsi intorno. Cerchiamo per favore di capire questo, che Milano ha bisogno di una svolta, civica, sociale, culturale e questi che ci sono ora non possono garantirla. Cerchiamo di fare un primo passo, sapendo che tutti gli altri verranno poi da soli. E il primo passo è acquistare questi famosi  20.000 voti.
Coraggio.

 

Scrive Cesare Prevedini – Caro direttore, mi “bevo” il tuo giornale con grande soddisfazione. E’ una ventata di libertà di pensiero in questi tempi complicati per la libertà di critica. Vorrei commentare i due articoli, il tuo e quello di Guido Martinotti, sulle primarie per il candidato Sindaco. Non ho capito dove sta il problema.

* Mi sembra che le primarie siano un’ottima cosa, o no?

* Naturalmente ci si può chiedere come nascano le candidature. Perché solo quelle?

Per esempio tu potevi essere un buon candidato e anche Guido Martinotti.

* Sappiamo che le candidature sono nate da varie associazioni e gruppi. Uno è il gruppo “Milano Riparte”, che aveva promosso Riccardo Sarfatti, che per altro è arrivato alla degnissima proposta di Valerio Onida, con Riccardo in dissenso per Stefano Boeri.

* Mi sembra tuttavia che la qualità dei candidati sia buona, o no?

* Dobbiamo criticarne uno, che è Stefano Boeri perché lo sostiene il PD? E’ questo il problema?

* A me, che pur sono sempre stato un laico-liberale e quindi partecipe della “religione del dubbio”, non sembra che sia “sbagliato” che l’area politica possa esprimere il suo pensiero.

* Un partito è per definizione un’aggregazione di consenso e organizzazione politica. Il PD a Milano esiste o no? Mi sembra che esista e abbia una struttura che, pur nelle difficoltà dell’organizzazione politica di questi tristi periodi, abbia una sua dignità, dei circoli attivi e una struttura. Quindi non trovo sbagliato che esprima un’indicazione, lo trovo naturale.

* In ogni caso è l’unica aggregazione che ha una sua realtà territoriale con una sua riconoscibilità.

* Certamente le aggregazioni di centro-destra o non esistono o non hanno nessuna garanzia partecipativa, o hanno forme di unione assai preoccupanti per la democrazia, come la Lega o AL.

* E poi chi fa le primarie? Le fa il PD. Le organizza, le struttura, le paga e ne garantisce il personale volontario. Credo che questo fatto vada rispettato e riconosciuto.

* Hanno espresso una preferenza su Boeri? Se riteniamo che sia una preferenza non corretta, entriamo nel merito della candidatura, non critichiamo il fatto che sia stata espressa .

* Stefano Boeri va bene o no? E’ un professionista? Anche Pisapia è un professionista. Boeri ha del resto una valenza positiva, che è la sua età e il suo impegno culturale.

* Vediamo cosa dice, vediamo cosa dicono gli altri, vediamo la squadra che propongono e poi iscriviamoci, paghiamo l’obolo, magari incrementando abbondantemente la cifra minima di 2 €, perché più soldi vengono dal basso, più garantita è la libertà politica, e andiamo a votare a queste primarie.

* Più si è, più è forte il nostro apporto democratico.

* Ma soprattutto cerchiamo di vincolare le candidature sui valori, il cui più importante è il cosiddetto PGT, che CL con Masseroli ha voluto e che è un disastro annunciato per la nostra città.

* Ma soprattutto, una volta scelto il candidato dobbiamo impegnarci senza remore a farlo vincere.


 



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