21 settembre 2010

SCRIVONO VARI 21092010


Scrive Alessandro Ogliari – Leggo nella vs rubrica dedicata alla musica e curata da Paolo Viola il commento critico sull’esibizione di Uto Ughi e Alessandro Specchi al Conservatorio.

Anch’io, milanese residente da anni a Bergamo, li ho ascoltati il 25/4 ultimo scorso al concerto inaugurale del 47° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, con un programma quasi identico: Handel e Wieniawski anche allora, mentre si differenziavano Beethoven (Sonata in do minore op.30 n.2) e Saint-Saens (Introduzione e rondò capriccioso).

Premetto che sono soltanto un appassionato, non certo un esperto, ma ho ritrovato nell’articolo le mie stesse sensazioni provate quella sera e condivise anche da altri amici e conoscenti con cui, al termine del concerto, si è abituati a confrontarsi. Ed ho perciò molto apprezzato la sincerità del vs critico musicale: finalmente una voce coraggiosa, fuori dal coro, che con parole appropriate e veritiere ha espresso un garbatissimo dissenso sul modo di “fare musica”, che a volte anche i grandi nomi dimenticano.  Abilità e virtuosismi, certo, ma il sospetto di puro esibizionismo rimane, nonostante gli applausi scroscianti che anche a Bergamo il pubblico ha tributato ai due musicisti (o forse solo a uno????).

Grazie dunque a voi tutti per aver difeso la “vera” musica e complimenti per la vs interessante rivista, cui auguro un sempre crescente successo.



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti