14 settembre 2010

PGT ED ELEZIONI 2011: DUE OCCASIONI DA NON PERDERE


 

Il rientro dalle ferie dei milanesi, è stato quest’anno accompagnato da un’inusuale impazienza di riprendere il dibattito sui temi di interesse cittadino. Si guarda già alle elezioni comunali 2011 ma anche alle nuove tappe del percorso del Piano di Governo del Territorio. Lo stesso annuncio di fine agosto della nuova candidatura a sindaco di Stefano Boeri nel campo del centro-sinistra è un ulteriore segnale di quest’urgenza che, tuttavia, guarda a scadenze che il calendario politico-amministrativo proporrà l’anno prossimo: a febbraio-marzo (l’approvazione del PGT) e a maggio (le elezioni comunali).

Questo significa innanzitutto che si vuole “metter le mani avanti” per il timore che lo scontro politico in atto a scala nazionale possa avere ricadute anche a Milano sovvertendo le agende, le priorità, le candidature e forse perfino le stesse scelte o le intese faticosamente maturate tra Enti (Regione, Provincia, Comune) e tra forze politiche ad esempio in materia urbanistica o in prospettiva Expo. Contemporaneamente c’è la consapevolezza che questi prossimi mesi saranno cruciali per porre le basi per le scelte che i cittadini, con il voto da un lato e il Consiglio comunale dall’altro con il dibattito finale sul PGT saranno chiamati a compiere nel 2011, naturalmente a condizione che le scadenze delle elezioni amministrative e del piano urbanistico possano essere rispettate.

Alcuni motivi di urgenza sono di natura prettamente tecnico-amministrativa come la finestra temporale di ottobre per presentare le osservazioni al Piano adottato e altri di natura politica come l’impegno del centro-sinistra di dar a dar vita alle primarie in autunno. Comunque sia resta confermato il dato che Milano ha fretta e ha bisogno di aprire una stagione di vero e sistematico confronto e coinvolgimento della cittadinanza nella definizione di scelte che possono, nei prossimi 8 mesi, risultare davvero decisive per il futuro della città, come già diversi interventi su Arcipelago Milano hanno sottolineato. La partecipazione dei cittadini, la Comunità Europea lo riconferma costantemente e ce lo ricorda insistentemente, dovrebbe rappresentare una componente imprescindibile alla formazione e all’attuazione delle decisioni. Si tratta però di una componente imprescindibile dalla quale nel nostro Paese e nella nostra città sostanzialmente invece “si prescinde” in modo disinvolto anche quando le norme la imporrebbero (si veda cosa è stata la procedura consultiva della VAS sul PGT milanese) .

La partecipazione nei fatti, – quando è stata ed è presa in considerazione – è stata ed è intesa come una componente accessoria ed episodica, viene fraintesa come strumento di comunicazione e convincimento a posteriori su scelte già fatte, le decisioni restano a totale appannaggio dell’interazione tra decisori, portatori di prerogative e interessi riconosciuti come rilevanti e tecnici. Una delle caratteristiche fondamentali di una Milano che voglia diventare una ‘smart city’, deve essere invece la capacità di promuovere innovazione e sostenibilità coniugandola con la partecipazione, non solo per dar luogo a una democrazia compiuta, ma anche per permettere di prender parte a processi decisionali in materia di risorse ambientali, di mobilità, di territorio che portino la comunità, i gruppi sociali e i singoli cittadini a farsi carico di politiche che altrimenti non comprendono o vedono come vessatorie (vedi Ecopass), velleitarie e comunque lontane dai propri interessi.

Partecipazione vera, sistematica, propositiva ecco un tema che da subito dovrebbe entrare nei primi punti dei programmi elettorali, ma che deve essere già messo in pratica da subito per dar voce sin d’ora alla città perlomeno su tre temi chiave: il PGT, l’itinerario verso le elezioni, Expo, in ordine non d’importanza ma di scadenza temporale. Per dare continuità, sistematicità e un carattere propositivo alla partecipazione c’è bisogno senz’altro d’iniziative sul territorio ma c’è bisogno, soprattutto in una realtà complessa come Milano, di e-participation, d’interazione attraverso la rete. Il confronto, le informazioni e i contributi di proposta delle forze politiche, dei soggetti organizzati e dei cittadini devono essere visibili, accessibili, confrontabili e soprattutto suscettibili di commento, adesione o controproposta con modalità e con tempi che permettano a tutti (o perlomeno ai molti) quello che ora è alla portata degli sparuti frequentatori dei convegni e dei meeting cittadini sul PGT o su Expo, occasioni peraltro anche queste ultime più di comunicazione che di confronto approfondito e di partecipazione autentica.

Per queste ragioni Fondazione RCM – Rete Civica di Milano – che da più di dieci anni offre ai cittadini milanesi ambienti e spazi di partecipazione on line super-partes, ha deciso di mettere a disposizione, motu proprio, uno spazio specifico dove poter continuare, anche dopo l’adozione da parte del Consiglio comunale, il confronto cittadino sui contenuti del PGT.

Il nostro intendimento è quello di valorizzare in particolare l’occasione del periodo delle osservazioni in modo che ciascuno (organizzazione, associazione o cittadino che sia) possa rendere pubbliche in rete le osservazioni che intende proporre formalmente al comune e accendere su queste sue posizioni dibattito e condivisione di altri soggetti. L’ambiente dedicato al PGT è inserito nel sito dedicato all’iniziativa “manifesto per Milano” (www.manifestopermilano.partecipami.it) dove sarà anche possibile, attraverso un tool di consultazione certificata, mettere a confronto scelte alternative tra diverse opzioni di governo della città, mettendo a confronto, ad esempio un’opzione proposta dal Piano e una proposta alternativa oppure osservazioni di segno contrapposto (aumentare o diminuire la concentrazione delle volumetrie in un determinato comparto).

Anche sul tema delle elezioni amministrative abbiamo messo a punto, replicando un’iniziativa già sperimentata nel 2006, un ambiente di partecipazione in rete (www.comunalimilano2011.it) che già ora presenta l’esito di un’interessante consultazione, svolta da SWG, sulla figura del sindaco e nel quale vogliamo sperimentare un approccio nuovo alla scadenza elettorale. Oltre ad offrire spazi perché i cittadini stessi propongano candidature a sindaco e a dare visibilità alle posizioni e alle iniziative dei candidati, dei partiti e delle coalizioni, questo ambiente on line offrirà, a partire da ottobre, un’opportunità nuova rispetto al 2006. Questa volta vogliamo in qualche modo ‘rovesciare le parti’, dando la possibilità di puntare i riflettori sulle proposte che vengono dalla città (dalle associazioni, dai comitati e dai cittadini) e che riguardano i problemi più avvertiti e indurre i candidati al ruolo di sindaco o consigliere a prendere posizione di fronte alle istanze, alle problematiche e soprattutto alle proposte avanzate dalla città. Potrebbe essere l’occasione per rendere più trasparenti le proposte politiche dei candidati e nello stesso tempo valorizzare il patrimonio d’iniziativa, di capacità di innovazione, di impegno sociale e culturale che la cittadinanza ha già, in tante occasioni, mostrato di possedere ma che finora rappresenta un patrimonio disperso, spesso invisibile e che, soprattutto, non è riuscito a proporsi come protagonista delle scelte di governo che la città ha già vissuto e di quelle che si appresta a compiere nei prossimi fatidici otto mesi.

 

Mario Sartori

 


 



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