19 luglio 2010

GHEPENSIMÌ E SUN-KI-MI I NUOVI FRATELLI DE REGE


 

Il Larussa (Ignazio) detto anche Lapalisse mefistofelico, per il piglio demoniaco con cui rotea gli occhi mentre pronuncia le più plateali ovvietà con la voce roca dell’imbonitore, ha sentenziato gravemente che il Brancher, dando le dimissioni, ha compiuto un “atto nobile”. Dopo giorni di tira e molla e inaudite scemenze pronunciate dal suddetto, la nobiltà dell’atto è una sorta di nobiltà Findus. Viene congelata e tenuta buona fino al momento in cui si deve serire in tavola. Ma il Larussa (Ignazio) si guarda allo specchio mentre prova queste frasi? Forse una volta tanto gli verrebbe da ridere e sarebbe meno luciferino e più umano. Comunque dalle ultime vicende emerge chiaramente che nel famoso kit che Berlusconi ha organizzato per i deputati di Forza Italia, con tanto di cravatta e scatola di mentine contro l’alito pesante, ai ministri viene aggiunto un tubetto di attack-Bison colla che poi viene spalmata sul cadreghino.

Difatti la prima reazione, prima ancora di qualsiasi altra affermazione è: “Io non mi dimetto” (poi vengono “strumentalizzazione”, “speculazione”, “demonizzazione” e via calunniando, poverini!). Va avanti qualche giorno poi, se le cose si mettono male, come capita sempre più spesso e il livello della sostanza che non dico sale oltre la iugulare, arriva il “ghepensimì” e poi nei casi gravi mandano il Larussa (Ignazio) che ha dato buona prova come buttafuori, con il “Decolle tout”. Purtroppo, si sa che nell’operazione qualche brandello di pelle sensibile rimane attaccata al cadreghino.

Con il discorso sulla nobiltà il Larussa (Ignazio) i è di fatto iscritto al nostro concorso per il miglior rimpiazzo ne i “fratelli de Rege” dopo la scomparsa del grande Aldo Giuffrè. Credevo che Scajola e Lunardi fossero ben piazzati. Poi è arrivato Brancher che è passato in testa du varuie lunghezze, seguito a ruota da Quagliariello che ha fatto scrivere da un suo manutengolo al WSJ per protestare che l’austero foglio newyorkese non cita mai il famoso senatore italiano. Ma a un’incollatura abbiamo il refuso di Sacconi (refuché?). Ma possibile che non ci sia ma uno, dico uno che abbia il coraggio di dire onestamente,” ho sentito le reazioni e ci ho ripensato, avevate ragione.” Ma ci pensi quanti applausi si porterebbe a casa?

Oggi però dalla curva esterna rimonta tal Zacchia (anche i nomi aiutano) consigliere provinciale simil_Marrazzo che prima si fa (o “si fa fare da”. Vattelappesca non si capisce mai) due trans tirandosi su di cocaina, poi si affaccia alla finestra e comincia a gridare “aiuto chiamate i carabinieri mi vogliono incastrare in uno scandalo”. Di la verità maschietto della mia generazione, sarà successo anche a te da giovane militare o da imberbe goliardo, tentato dall’inesperienza e da una birretta di più (allora la coca non c’era) sei andato in una di quelle case e poi, improvvisamente sopraffatto dal terrore che i tuoi lo venissero a sapere, hai aperto le persiane sul vicoletto e ti sei messo a gridare “chiamate la pula mi vogliono incastrare: io non so neppure chi abbia pagato la marchetta”. Ma dove li vanno a prendere i geni precoci come Zacchia.

Alla sua età Mozart era già morto. Comunque adesso possiamo iscrivere anche Larussa che da colore al nostro concorso. Anni fa a Torino si poteva vedere la réclame di una grappa o aguardiente venduta in un fiaschetto di paglia con cappuccio di latta su cui sedeva un giovane Larussa in mefisto rosso. Ma dal gruppo esce ora velocissimo il giovane puledro di razza della scuderia di Arcore, Sun-ki-Mi . Forse il nuovo de Rege sarà lui.

 

Guido Martinotti



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