28 giugno 2010

AMBROSIANA, BIBLIOTECA DELLE MERAVIGLIE


 

La Biblioteca Ambrosiana ha festeggiato in questi mesi i quattrocento anni della fondazione con un ricco ventaglio di iniziative. Tra le altre la mostra ‘La Biblioteca delle Meraviglie’ – che chiuderà i battenti il 27 giugno prossimo – voluta dal Comitato Nazionale per celebrare la ricchezza di sapere custodita dall’Ambrosiana, seconda biblioteca aperta al pubblico in Europa, preceduta soltanto dalla Bodleian Library di Oxford nel 1602.

Una sorta di università ante litteram per la città, un centro culturale fortemente voluto da Federigo Borromeo che promosse con lungimiranza e determinazione una vera e propria campagna acquisti di libri preziosi, affidando la missione della raccolta dei più importanti testi del pensiero occidentale e orientale – classico greco e latino, arabo e persiano, ebraico, bizantino, copto, armeno e cinese – a inviati di fiducia, che la portarono a termine con competenza e impegno e non senza una buona dose di arditezza. Tutto iniziò nel 1601: nel giro di otto anni il progetto innovativo del cardinale Borromeo centrò l’obiettivo e Milano ebbe la sua Biblioteca. Una raccolta ispirata dal desiderio di dotare la città di un centro culturale attivo, dedicato allo studio del patrimonio librario delle diverse culture.

Così il Manzoni, che si recava quasi quotidianamente nella biblioteca milanese, ricorda nelle pagine de I Promessi Sposi l’impresa illuminata del Borromeo: ‘Federigo ideò questa Biblioteca Ambrosiana con sì animosa lautezza, e la eresse, con tanto dispendio, da’ fondamenti; per fornire la quale di manoscritti, oltre il dono de’ già raccolti con grande studio e spesa da lui, spedì otto uomini, de’ più colti ed esperti che poté avere, a farne incetta, per l’Italia, per la Francia, per la Spagna, per la Germania, per le Fiandre, nella Grecia, al Libano, a Gerusalemme. Così riuscì a radunarvi circa trentamila volumi stampati e quattordicimila manoscritti’. In occasione della mostra il pubblico può osservare da vicino alcuni pezzi del tesoro d’inestimabile valore custodito all’Ambrosiana, dal Virgilio miniato da Simone Martini fittamente annotato dal Petrarca, all’antichissima Ilias picta, agli Epigrammi di Marziale postillati dal Boccaccio, per citarne soltanto alcuni. Schermi multimediali illustrano il contenuto e le vicende dei preziosissimi manoscritti esposti lungo il percorso della mostra, attraverso schede informative e contenuti di approfondimento.

L’Ambrosiana ha raccolto la sfida della nuova comunicazione museale e intende portare avanti un nuovo progetto culturale: si candida infatti a diventare uno spazio accessibile senza limiti temporali e a livello globale, promettendo ulteriori emozioni anche ai visitatori virtuali attraverso un viaggio interattivo tra i tesori custoditi nella Pinacoteca e nella Biblioteca. Grazie alla partnership tra Alphabeti, Sole24Ore.com e l’editore De Agostini la visita delle sale della Pinacoteca e della Biblioteca Ambrosiana e l’accesso a rarità diversamente irraggiungibili potrà continuare. Le ventiquattro esposizioni dedicate al Codice Altlantico di Leonardo, che fino al 2015 saranno protagoniste alla Biblioteca Ambrosiana e nella Sala del Bramante in Santa Maria delle Grazie a Milano, potranno essere oggetto di un tour virtuale attraverso lo spazio web dedicato (**).

L’atmosfera delle antiche sale approda sul web.

 

 

Rita Bramante

 

(*)

www.alphabeti.it;http://www.ilsole24ore.com/includes2007/frameSole.html?http://www.alphabeti.it



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