24 maggio 2010

PER FAVORE EVITATECI I PIAGNISTEI


Le notizie degli ultimi giorni hanno risollevato il tema dell’inquinamento: le possibili sanzioni dell’Unione Europea, Ecopass e il da farsi a Milano. Vorrei segnalare alcune circostanze forse sfuggite a chi non si occupa di inquinamento tutti i giorni.

Innanzitutto, la notizia dell’imminente rinvio alla Corte di Giustizia del procedimento di infrazione per il mancato rispetto dei limiti sull’inquinamento dell’aria ha dato modo al nostro governatore di chiamarsi fuori lamentando l’inerzia del Ministero e il mancato aiuto dell’Europa. Eppure, come ammonisce la parabola di Luca che al nostro governatore dovrebbe essere ben nota “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?». Nulla si crea e nulla si distrugge, l’inquinamento di Milano e della Lombardia è “roba nostra”, creato in una porzione che si avvicina al 70% dal settore dei trasporti e che, a causa di sfortunate condizioni orografiche della regione, rimane esattamente dove viene prodotto. E i rapporti redatti dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea nell’ambito dello studio condotto sull’inquinamento in Lombardia e quelli della ASL di Milano sugli effetti dell’inquinamento sulla salute ci dicono che oggi uno dei problemi più gravi della nostra aria risiede nei cd. NOx (ossidi di azoto) e nel cosiddetto “areosol inorganico secondario” che contribuisce al particolato per più del 40% del totale e che derivano in gran parte dalle emissioni dei veicoli diesel.

Viene allora spontaneo domandarsi perché il nostro Governatore non guardi a cosa ha fatto la sua amministrazione negli ultimi 15 anni? Non avrebbe forse potuto e dovuto in 15 lunghi anni di governo creare nuovi percorsi ferroviari, riorganizzare il trasporto pubblico rendendolo funzionante ed efficiente, sostenere e implementare l’intermodalità e la mobilità sostenibile, informare il pubblico circa le azioni e i comportamenti per ridurre le emissioni? In poche parole, mettere i cittadini lombardi in condizioni di avere una reale alternativa all’auto privata?

E aveva forse senso finanziare con imponenti fondi regionali (siamo a 46,5 milioni di €) l’installazione di filtri antiparticolato che riducono sì il particolato emesso dai veicoli diesel ma lasciano intatti proprio i micidiali NOx, di fatto rimettendo in circolazione quei veicoli – già fuori legge – le cui emissioni proprio di NOx (pre-euro, Euro I, II) sono più che quadruple rispetto a quelle dei veicoli di nuova generazione?

A febbraio egli ha affermato davanti a milioni di telespettatori che “l’inquinamento non è la causa diretta di alcuna malattia” sebbene gli scienziati della Commissione Europea, pagati da noi lombardi per studiare la nostra aria, da anni relazionino la sua Regione sulle conseguenze gravissime ed anche fatali per la salute dei livelli di inquinamento con cui conviviamo. Grazie Governatore per il messaggio chiaro che comunica ai suoi concittadini!

Quanto al Comune, i milanesi si ribellino a una nuova Commissione. Ad altri studi e ad altri soldi gettati nel nulla, perché nulla è ormai ignoto sull’inquinamento di Milano, se non, e questa è una certezza, l’esistenza di un’intenzione politica seria e tradotta in fatti di tutelare la salute e il benessere dei cittadini.

Al Sindaco vorrei dire che il coraggio dell’unico intervento possibile ed efficace, che sviluppi Ecopass in una ben più vasta congestion charge, accompagnato da tutti gli interventi (mai realizzati) già studiati e inclusi nel programma “Mobilità e trasporti sostenibili” della Relazione Provvisionale e Programmatica 2007/2009 redatto dal Comune le venga, se non altro, dalla consapevolezza di essere responsabile anche penalmente per la tutela della salute dei suoi concittadini e che questo dettaglio, non da poco, le consente di reagire a una maggioranza politica che, a oggi, ben scarsa attenzione ha dimostrato ai problemi che realmente stanno a cuore alla maggioranza dei cittadini, di ogni parte politica, primo fra tutti la qualità dell’ambiente in cui vivono.

Se di studi il Comune ha necessità, dimostri almeno oculatezza nella gestione delle nostre finanze, e accolga l’invito e l’appello formulato dai Genitori Antismog a gennaio di convocare a Palazzo Marino, in seduta plenARIA (e non è una svista!), gli scienziati del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea perché davanti a tutti i consiglieri e tutti gli assessori, illuminino con la loro scienza questa maggioranza da anni così confusa…. Forse una mezza giornata farebbe risparmiare al Comune mesi di lavoro!

 

Anna Gerometta



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