17 maggio 2010

BUON COMPLEANNO ITALIA!


Nel marzo 2011 l’Italia unita compie 150 anni. Dopo le celebrazioni in occasione del mezzo secolo compiuto nel 1911 e del centenario nel 1961, un nuovo compleanno della nostra Nazione è alle porte e la valenza simbolica della ricorrenza, che rimanda a un messaggio di identità e unità nazionale, costituisce un banco di prova per testimoniare l’impegno collettivo di valorizzare il territorio nazionale come espressione di realtà e peculiarità di tutte le Regioni che lo compongono.

Il logo dell’anniversario è formato da tre bandiere tricolore che rappresentano i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni.

Un’occasione per ragionare su come eravamo e come siamo, sulla nostra storia e identità di italiani, per ricercare il senso di un percorso di appartenenza alla comunità nazionale, per ripercorrere il cammino che ci ha tenuti insieme, attraverso periodi di luce e periodi d’ombra, per avere maggior coscienza in ordine al futuro possibile come comunità coesa.

“Questi festeggiamenti non sono una perdita di tempo” – ha detto senza mezzi termini il Capo dello Stato Napolitano, in occasione del discorso inaugurale delle celebrazioni a Genova presso la stele celebrativa della partenza dei Mille da Quarto e a Marsala ha ribadito che celebrare l’unità non ha nulla di retorico, ma è un modo di rinnovare il patto fondativo della nostra Nazione (*).

Negli auspici del Presidente della Repubblica in primo luogo ‘far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quell’unità e indivisibilità con cui nacque l’Italia, per offrire una fonte di coesione sociale come base essenziale di ogni avanzamento, tanto del Nord quanto del Sud, in un sempre più arduo contesto mondiale’ e tutelare la sopravvivenza di un forte spirito unitario, recuperando motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, di cui c’è profondo bisogno nel Paese.

La macchina organizzativa delle celebrazioni si sta mettendo in moto, pare non senza difficoltà, polemiche politiche, esternazioni imbarazzanti e prese di distanza; le dimissioni nelle ultime settimane di autorevoli personalità dal Comitato dei garanti per le celebrazioni voluto dal governo sono un segnale che deve far riflettere.

La regata Genova-Marsala, organizzata dalla Federazione Italiana Vela per rievocare l’impresa dei Mille, i francobolli commemorativi dedicati da Poste Italiane alla storica spedizione, l’annunciata festa nazionale per il 17 marzo 2011, le linee guida del progetto ‘Esperienza Italia’ per i 250 giorni di festeggiamenti, presentato dalla città di Torino, improntato in primo luogo al ricorso alla storia come momento di riflessione condivisa e a un’idea di cittadinanza come appartenenza a una comunità aperta:

i prossimi mesi ci diranno se saremo davvero capaci di evitare circostanze meramente celebrative dai toni retorici e di proporre eventi di particolare valenza educativa e comunicativa per riflettere sull’Italia del nostro tempo e sul raccordo tra il Paese di ieri e quello di domani.

Un’idea originale per celebrare l’Italia nel suo 150° anniversario dall’Unità, è stata presentata dall’architetto e designer Gaetano Pesce e da Cassina al Salone del Mobile che si è chiuso da poco a Milano, il Progetto SESSANTUNA (**): 61 icone (come il decennio del 1800 in cui si compie l’unità d’Italia) tutte somiglianti, ma tutte diverse, 61 tavoli in resine innovative colate nei tre colori della bandiera italiana, numerati nell’ordine storico in cui i singoli territori entrano a far parte del nuovo stato, che rappresentano ognuno un pezzo della nostra terra, pensati come omaggio del design made in Italy alla storia dell’unità d’Italia.

Mettendoli idealmente uno vicino all’altro si ricostruirebbe la forma dell’Italia, di 25 per 20 metri, con le sue coste frastagliate e le sue isole. Cinque tavoli, scelti tra quelli che rappresentano i luoghi più rilevanti della storia risorgimentale – Torino, prima capitale del Regno; Milano, Le Cinque Giornate; Genova, Mameli compone l’inno d’Italia; Marsala, Sbarco dei Mille; Teano, Incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele – sono personalizzati dal maestro Pesce con celebri frasi e citazioni storiche e saranno battuti all’asta a Londra e New York a partire dal prossimo mese di giugno.

I 61 tavoli sono destinati a disperdersi per il mondo, ma idealmente lo spirito del progetto li immagina vicini, a celebrare l’unità e l’unicità dell’Italia.

 

Rita Bramante

 

 

(*)    http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/05/05/news/garibaldi_150_anni_dopo_segui_in_diretta_il_viaggio_dei_mille-3829750/

 

(**) http://sessantuna.cassina.com/it/



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