26 aprile 2010

Scrivono Vari 26042010


Riceviamo due lettere: una da Andrea Benzi e l’altra da Cosimo D’Agostino alle quali segue la nostra risposta

Scrive Andrea Benzi – Ragazzi, per carità…cancellatemi dal Vostro elenco. Non che su diversi contenuti non siamo d’accordo. Le cose che esprimete sono interessanti. Sono nipote di un combattente volontario nella Repubblica Sociale Italiana, il carro sui cui salirono tanti in buona fede, nessuno o quasi sapendo che si andava a vincere. Fate un esame di coscienza: sul carro dei vincitori (Americani) di quel 25 aprile salirono in troppi e molti dopo che la Linea Gotica era stata sfondata. Ecco perché le cose poi non sono andate come volevano i pochi. Per favore, cancellatemi, non ha senso il vostro antifascismo che dimentica una parte della nazione, bene o male, i fascisti. E’ ora di ricostituire un cemento comune. L’Italia è messa male perché prevale lo spirito della fazione, oggi del localismo e del personalismo (spesso patrimonialistico).

Prendetevi Berlusconi che dall’anno scorso festeggia il 25 aprile, il vostro antifascismo ha portato a questo. Fatevi un esame di coscienza, credetemi.

Scrive Cosimo D’Agostino – Avere la libertà di affermare che la liberazione dai nazifascisti fu opera non solo dei volonterosi partigiani, ma avvenne sopratutto grazie all’esercito angloamericano, senza essere tacciato di essere un revisionista e quindi un fascista è domandare troppo? Avere la libertà di affermare che grazie a Dio la “vittoria” dei partigiani si fermò al 25 aprile 1945 e non prese corpo il loro vero intento cioè consegnarci nelle mani del loro dio sovietico, senza avere il timore di essere accusato di essere un fascista è domandare troppo? Avere la libertà di dire che siamo stufi di sentirvi dire che il babau fascista si annida dappertutto e sopratutto nei panni di chi non riuscite a sconfiggere nella maniera più democratica che ci sia, senza essere incolpato di tutte le nefandezze di questo mondo è domandare troppo? Avere la libertà di non ricevere lezioni di libertà e democrazia da chi ha sempre inneggiato al comunismo o da chi non permette a chi non la pensa come lui di potere dire la sua opinione, senza sentirsi dire che siamo dei cerebrolesi schiavi del loro padrone è domandare troppo?

Risponde il direttore – Riceviamo e secondo le nostre abitudini pubblichiamo, anche senza commento, tutte le lettere salvo che non contengano frasi non pubblicabili. Facciamo questo in ossequio alla libertà che è proprio stata restituita al nostro Paese dagli antifascisti e da tutti quanti morirono per la libertà e che ricordiamo alla data del 25 Aprile.



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