5 aprile 2010

SOTTO LA STRADA NULLA: PGT E CITTÀ SOTTERRANEA


Milano sta elaborando il Piano di Governo del Territorio con l’obiettivo dichiarato di ripensare la città in tutti i suoi aspetti territoriali, urbanistici e dei servizi. Il settore delle reti tecnologiche (acqua, energia, comunicazione) è uno dei comparti strategici per il rinnovo della città. Le reti sono una maglia intrecciata che si estende nel sottosuolo stradale, fa vivere la città e migliora la qualità urbana. La sua crescita nel tempo è stata in parte caotica, in molte aree i sistemi sono vecchi e inefficienti e presentano notevoli disservizi con l’attivazione di tanti cantieri per la loro manutenzione. Il funzionamento giornaliero non sempre è efficiente e incide sul fluire della vita cittadina. Esso arreca alti costi sociali (blocco del traffico, inquinamento, ritardi e aumento dei costi del servizio in bolletta) e determina una bassa qualità urbana con notevoli sprechi dovuti alle perdite e alla vetustà delle reti che ricadono sulla bolletta dei cittadini.

Nuove regole. Il DPCM Micheli del 3/3/99 ha posto la necessità di conoscere i sottosistemi, di pianificare il sottosuolo urbano e gestirlo attraverso il Piano Urbano del Sottosuolo (PUGSS) per combattere il degrado e i disservizi presenti nella città. Le reti svolgono un servizio di pubblica utilità, esse devono rispondere alle necessità dei cittadini e non a semplici logiche aziendali dei gestori. La Regione Lombardia con la legge n.26/03 completata dal regolamento regionale n.6/10 ha fatto suoi questi punti e li ha normati a livello legislativo. La legge regionale stabilisce che tutti i comuni devono pianificare l’uso del sottosuolo stradale e governare lo sviluppo delle infrastrutture per l’alloggiamento dei sottosistemi a rete. Il concetto di servizio alla città è stato maggiormente precisato dalla nuova legge urbanistica lombarda “Governo del Territorio” (n 12/05), dove viene prevista l’elaborazione del Piano dei Servizi. Il Piano dei Servizi (art 9 c 8) è integrato, per quanto riguarda l’infrastrutturazione del sottosuolo, con le disposizioni del PUGSS, (art 38 della l.r. 12/12/03 n°26). Questo è il nuovo percorso normativo che la Regione Lombardia si è data e che i Comuni sono tenuti a realizzare per governare il loro territorio in sintonia con le strategie della Provincia di riferimento.

La IV dimensione urbana. Il PGT di Milano in discussione nel Consiglio Comunale è privo del Piano del Sottosuolo che è obbligatorio e rappresenta la IV dimensione urbana che va governata.

Bisogna recuperare, elaborando il PUGSS nell’ambito del Piano dei Servizi. La proposta del Piano di Governo del Territorio di attirare a Milano 500 mila persone in più (come dire Monza, Brescia, Bergamo, Como messe insieme) deve far riflettere. Le nuove costruzioni determineranno la richiesta di nuovi apporti di risorse energetiche, idriche e di comunicazione che dovranno essere soddisfatte dalle reti tecnologiche che non sempre sono adeguate. Le fognature di Milano sono al limite idraulico e quindi rischiano di non reggere gli apporti idrici dovuti agli scarichi dei nuovi immobili che sono previsti in alcune aree della città. Non basta, quindi, decidere di costruire nuovi immobili, bisogna pensare come dotarli di adeguati servizi a rete sia superficiali che sotterranei per rispondere alle richieste di efficienza e di economicità.

La funzione dei sottoservizi ed elementi del PUGSS. Il sottosuolo è un patrimonio naturale che per molti anni è stato sottovalutato o trascurato. Nel momento in cui si pensa la trasformazione e il miglioramento della città bisogna pensare in parallelo al governo del sottosuolo e del soprassuolo stradale che resta come un’area bianca nei Piani Urbanistici. La IV dimensione che è “nascosta”e non immediatamente visibile è altrettanto importante per la vita della città e quindi va ” scoperta” e normata. La presenza di supporti logistici, di servizi alle attività e di sottoservizi efficienti in un’area favorisce la crescita delle imprese e la coesione della vita sociale e valorizza il territorio urbano creando sviluppo economico, occasioni occupazionali e qualità urbana. Attira gente e imprese. L’uso del sottosuolo urbano è fortemente condizionato dalle sue caratteristiche geologiche e sismiche.

Milano è una città d’acqua con un diffuso reticolo idrico e una falda idrica superficiale. Questa risorsa è una delle maggiori ricchezze naturali della città e storicamente ha inciso sullo sviluppo socio – economico di Milano.

Pertanto la scelta d’infrastrutturazione deve essere effettuata evitando di posizionare le opere al limite o dentro la falda idrica per non determinare degradi idrogeologici e attivare le inevitabili impermeabilizzazioni. Gli errori del passato siano d’insegnamento. La predisposizione del Piano del Sottosuolo è un obbligo di legge e un’opportunità che bisogna cogliere per coniugare la sperimentazione con la ricerca della qualità e dell’efficienza urbana di Milano.

 

Nino Bosco

 

 

 

 

 

 


 



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