5 aprile 2010

DONNE E TECNOLOGIA MOBILE


 

Al Teatro Derby è andata in scena la seconda edizione di ‘Donne e tecnologia mobile’, evento promosso da futuro@lfemminile, progetto di Responsabilità Sociale di Microsoft Italia in collaborazione con Acer per le Pari Opportunità. L’iniziativa si propone di valorizzare l’influenza che l’innovazione della tecnologia mobile di ultima generazione produce sul ‘business al femminile’ e di dimostrarne le opportunità nella dimensione familiare e sociale. Spunti di riflessione interessanti sono stati offerti dall’intervento del sociologo, Presidente di Future Concept Lab (istituto di ricerca specializzato in analisi delle tendenze) Francesco Morace, ‘Il femminile e i paradigmi della post-opulenza’, orientato ad accompagnare il pubblico alla scoperta di nuove sfide, paradigmi e trend dettati dalla diffusione delle tecnologie mobili nell’universo femminile.

Il futuro è femminile già nella realtà dell’oggi, come emerge dalle nuove tendenze della quotidianità, dal cambiamento di regole e dagli orientamenti dei nuovi ‘consum-autori’, non solo consumatori passivi che si adeguano alle offerte, ma protagonisti anche in termini creativi. E’ sempre più difficile distinguere tra ciò che consumiamo e ciò che produciamo noi stessi: una visione creativa che porta anche ad autoprodurci attraverso le tecnologie quello che poi utilizzeremo nella nostra vita quotidiana. Ricerche mirate, come quella a cura dell’Osservatorio Multicanalità Nielsen 2009, ci dicono che ci sono oltre 20 milioni di consumatori multicanale in Italia – tra Reloaded, consumatori propriamente multicanale, fortemente coinvolti nei processi di relazione attraverso una molteplicità di canali di contatto (quasi 9 milioni) e Open Minded, consumatori fortemente aperti all’innovazione, che conoscono le nuove tecnologie, ma ne fanno un uso prevalentemente individualista, (quasi 12 milioni) -, con un incremento del 7% soltanto nell’ultimo anno e si tratta di una crescita al femminile; un fenomeno globale quantificabile in 127 milioni di blog nel mondo, 1 milione di commenti postati in 24 ore e 1 utente di telefonia mobile su 4 che possiede uno smartphone (*).

Una rivoluzione epocale che ha per protagoniste tre generazioni di donne: la prima, le posh-tweens, preadolescenti alla moda, precoci utilizzatrici di tecnologia, che già a 12 anni vivono la propria identità come ‘esposizione’, avvertono il bisogno di appartenere a un circuito generazionale, di condividere foto e di costruirsi una propria credibilità in Facebook. Per questa fascia di età la tecnologia è un passaggio iniziatico, che segna una nuova autonomia relazionale, estetica e di pensiero. La seconda, le sense-girls, giovani adulte di 25 – 30 anni, dotate di spiccata raffinatezza sensoriale, attratte da oggetti tecno belli, con una loro dignità anche dal punto di vista del design, che ne sfruttano le capacità per amplificare la propria sensibilità e seduzione e che sono grandi sperimentatrici di comportamenti tecnologici e protagoniste di consumi personalizzati. La fascia demografica delle 16-35enni si afferma come la generazione più ‘geek’, più affascinata dalla tecnologia in Italia.

E infine le singular women, ultraquarantenni con una forte propensione all’identità di genere, orientate a comportamenti etici e ritmi di vita sostenibili, per le quali ciò che ha valore non ha necessariamente un costo e che imparano a conoscere la tecnologia in autonomia per esprimere al meglio l’unicità del proprio punto di vista. Diversi universi femminili, tante consum-autrici diverse per età e competenza, comunque protagoniste della trasformazione dei processi di consumo, che coinvolgono anche le over 60, capaci di rilanciare utopie giovanili anche grazie alla dimestichezza con le tecnologie.

 

Rita P. Bramante

 

(*) http://www.multicanalita.com/iscriviti-al-convegno-2/scarica-le-presentazioni-del-convegno/



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