22 marzo 2010

Scrivono Vari 23032010


Scrive Francesco Prina consigliere regionale In ogni classe elementare si registra ogni anno almeno un caso di disturbi dell’apprendimento. La dislessia non è un fenomeno raro anche se poco se ne parla, forse anche per pudore familiare. E’ importante dunque che nel sistema educativo, dalla famiglia alla scuola, vi sia una sensibilizzazione e un’educazione al riconoscimento e all’approccio a questo delicato tema. La corretta interpretazione dei segnali che i nostri bambini ci mandano è fondamentale per aiutarli a superare le loro difficoltà. Molti genitori si sentono soli di fronte a queste difficoltà e, temendo un handicap del bambino, non si mettono nella posizione migliore per farsi aiutare. E’ dunque importante parlare correntemente di “difficoltà di apprendimento” e non di handicap.

Mi sono trovato personalmente coinvolto in questo tema ed ho avuto la possibilità di conoscere il mondo della scuola e gli strumenti che i nostri servizi sociali hanno a disposizione per aiutare le famiglie. Essendo all’interno dell’istituzione del Consiglio regionale ho avuto modo di adoperarmi affinché l’istituzione prendesse in considerazione questa problematica e legiferasse per migliorare il sistema di sostegno e gli strumenti in campo per affrontare i disturbi dell’apprendimento.

Sono così giunto alla redazione di un Progetto di legge denominato: “Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento”, in aula il 26 gennaio scorso.

Il progetto di legge ha come fulcro la promozione della sinergia tra le istituzioni operanti. Servizi socio sanitari, genitori e insegnanti. I tecnici ed esperti, neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti ecc, devono essere presenti e attivi nelle unità operative dei distretti Asl insieme agli insegnanti.

Dunque sinergia e promozione della costituzione di centri di eccellenza per lo studio e la ricerca; ma la legge è importante anche perché permetterà di influire sulla qualità del dibattito e della ricerca a livello nazionale.

Bandi di concorso: finalmente, con questa legge nei bandi di concorso pubblico in Lombardia i soggetti con D.S.A. avranno pari opportunità di accesso e strumenti nel mondo del lavoro.

In conclusione posso solo dire che, tra le cose fatte nei miei cinque anni da consigliere regionale (seppur di minoranza), questa è forse la più importante dal punto di vista umano e sociale. Soddisfatto perché in Aula è stata accolta e approvata proprio questa mia proposta di legge, per giungere alla quale sono stato coadiuvato dagli operatori del campo che colgo l’occasione per ringraziare.

Scrive Laura Peroni – Nella sistemazione recente della Stazione Centrale, d’inaudita incompetenza, sarebbe il caso di pretendere una diversa soluzione per chi arrivando col treno vaga alla ricerca dell’uscita, uscita a dir poco vergognosa per ubicazione e dimensione (Milano è una grande città o un paesucolo?) Per raggiungere i taxi si percorre un labirinto poi, all’uscita dalla stazione, si è esposti alla pioggia che accoglie subito e continua sotto le pensiline striminzite che si “conquistano” fortunosamente su e giù dai marciapiedi. Ma quel percorso è definitivo? Se sì, è quasi impossibile credere che qualcuno lo abbia davvero pensato e progettato. All’architetto delle Ferrovie vogliamo pagare un viaggio all’estero. Forse non è mai uscito dai confini di questo nostro disgraziato e bellissimo Paese.

P.S. dove sono gli ascensori alla Stazione per chi ha problemi di deambulazione? E infine non sarebbe il caso di sollecitare un “movimento” che sollevi i problemi, qui trattati necessariamente con leggerezza, ma che sono gravissimi? Temo non sorta alcun effetto elencare i molti disastri tra di noi in questo spazio. Siamo comunque gratissimi a chi l’ha pensato questo spazio e prodotto.



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