8 marzo 2010

ULTIME DAL FRONTE


ULTIME DAL FRONTE

Carneade

Alcune domande al responsabile elettorale del pdl lombardo chiunque esso sia. 7500 convitati al pranzo di Buscemi, 3500 a quello di Maullo, 1100 a quello di Colucci etc. possibile che fra tante bocche da sfamare non ci fosse uno a dieta che raccoglieva le firme? Dalle dichiarazioni di Giorgetti si apprende che la lista consegnata alla Lega non era quella prevista, com’è possibile allora che le firme siano state raccolte nei giorni precedenti? O Giorgetti sbaglia o ….? Come fa a fare il vicepresidente della regione uno che fa questi autogol?

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Contrariamente a quel che si scrive altrove non vi sarà nel centrodestra nessun regolamento di conti, ne caccia al colpevole per il pasticcio delle liste. Il colpevole infatti è stato subito individuato dai collaboratori del celeste: “quello è proprio rincoglionito, l’Alzheimer non fa sconti”. Ma quello non è né assessore, ne ministro, è di più. E allora meglio soprassedere.

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Bello lo scambio di battute Buscemi-Maullo, sulle reciproche incapacità. Chi dei due resterà fuori dalla giunta? I bookmakers danno Maullo come candidato alla trombatura. Da li, il “delicato” accenno del trombando alle “ conosciute capacità imprenditoriali” dell’altro. A quando la lettera anonima in procura?

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Secondo Formigoni, non c’è stata alcuna irregolarità nella raccolta delle firme per le liste per le elezioni regionali. “Non ho alcun dubbio – ha concluso – che il ricorso che noi presenteremo sarà accolto e quindi posso dire che le opposizioni che si sono sbizzarrite in insulti vari se li ringoieranno tutti dal primo all’ultimo”. Più difficile fare ingoiare anche a Bossi il “dilettanti allo sbaraglio”

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Fonti bene informate spiegano che l’operazione liste, è una strategia del pdl per difendersi dalle inchieste della magistratura: se infatti, sostengono gli avvocati difensori degli imputati, non sono capaci di taroccare nemmeno le liste, è improbabile che possano taroccare gli appalti.

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Tra le più divertenti: “Chi controlla le firme viola la privacy” l’ha detta il candidato di cinque stelle non il celeste.

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Navigando tra le pubblicazioni del chirurgo in lista per Penati, J. Negreanu: compare “Mioplastica di aumento dei glutei”. Ecco perché è in lista! Solo con l’aumento dei glutei tramite chirurgia plastica il PD può sperare di vincere.

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Grande successo nei seminari (e tra i tifosi del Torino) della campagna ecologista di Baruffi dal titolo: basta seghe ! (a proposito parla di alberi).

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D’Alema a Milano. Prenotata sala piccola all’Umanitaria. Solo posti in piedi già mezz’ora prima dell’inizio. Affannosa ricerca delle chiavi del più grande salone degli affreschi. Rintracciate chiavi. Salone resta chiuso. Un autorevole dirigente decide: meglio far vedere che c’è gente in piedi piuttosto che sedie vuote. Molti piuttosto che stare un’ora in piedi se ne vanno incazzati.

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Bellina l’idea del candidato PD Angiolini, (cui va anche il premio per le foto candidato più brutte), di mettere le foto dei testimonial. Meno bello che tra i testimonial uno sfotta Bersani e Franceschini. Avvertitelo che il congresso è finito.

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Dice Pierferdi Maiorino al termine di una dichiarazione su Formigoni: «A quel punto si vedrà se noi saremo pronti a lanciare una vera sfida per cambiare pagina. Guardando con fiducia alle elezioni del 2011.». Come dire: per il 2010 lasciamo perdere.

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Guido Galperti, a suo tempo capogruppo pd in regione si è trasferito al parlamento. Ma resta impegnato in campagna elettorale, leggesi sul suo blog: “Spiedo dagli amici… Ottima partecipazione, identità rinsaldata” Quale? Degli spedisti o degli ex margherita?

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Come in tutte le campagne elettorali lo sberleffo tra creativi e spin doctor è all’ordine del giorno. Leggiamo sul sito spinnindoctors (a firma Luca Checola) a proposito dei manifesti di Penati ” la realizzazione, casereccia e scadente, con l’ipotetica marcia in più (sarebbe Penati) collocata dove a logica dovrebbe esserci la retromarcia (ma è chiaro che i grafici genuflessi non avrebbero mai messo Penati nel posto giusto, in basso, sotto la quinta). Freudiano? Forse. Fatto sta che un’auto con un selettore del cambio come quello è destinata a schiantarsi alla prima curva per una scalata “sesta-retro”. Alla faccia della solidarietà tra colleghi.

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Picco Bellazzi (PD Varese) dal suo sito ci informa che “mia moglie mi sopporta da 32 anni”; è perché si è stancata che lui ha deciso di candidarsi? Letto nel sito del candidato a presidente dei grillini: “Avviso: Il nostro candidato alla Presidenza Vito Crimi non ha alcun rapporto di parentela né di conoscenza con il parlamentare Rocco Crimi, PDL da 6 legislature, attualmente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio”. Immaginiamo che la specifica sia d’interesse reciproco.

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Giangiacomo Longoni ci informa che è tra i fondatori del blog Osteria Padana dove trovate anche il settore liberalismo e socialismo (vuoto) e dove scrive tale Sig. (ah il delicato giro di parole). Fantasiosi.

Bello anche il sito di Riccardo Sarfatti nella scelta dei colori arancione e viole c’è la linea politica: unione e protesta. Come dire niente PD.

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Raccolta fondi: Un lettore ce l’abbiamo! Dal sito di Formigoni è sparita la segnalazione di raccolta fondi che avevamo indicato nel numero scorso. Appena 12 ore dopo la pubblicazione. Un posto di lavoro l’abbiamo salvato: quello di chi aveva fatto il sito. Nel sito di Pezzotta compare un altrettanto inelegante “per contribuire contatta la segreteria”. La lista civica cinquestelle lombardia è più concreta mette anche le modalità di pagamento con carta di credito. Suggerimento ai candidati: fate come Maurizio Baruffi che ha rispettato alla virgola le norme.

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Biografie. Ognuno scrive nelle biografie quel che vuole, in genere tralasciando, come Agnoletto che oggi scrive: “Nato a Milano nel 1958, sono cresciuto frequentando l’associazionismo cattolico, ho trascorso vent’anni nell’Agesci, e i movimenti studenteschi della Nuova Sinistra, nei quali ho ricoperto ruoli di direzione politica nazionale.” Ma sempre sul web si trova sempre a sua firma: “Appena arrivato al Berchet – avevo quattordici anni – facevo riferimento a nulla; dopo alcuni mesi nacque anche al Berchet il C.S.S., il Centro Studentesco Socialista, una sinistra giovanile socialista esterna alla F.G.S.I., perché il partito socialista aveva altre strade; il C.S.S. aveva come riferimenti a Milano….” In campagna elettorale un passato socialista anche remotissimo fa sempre male.



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