2 marzo 2010

ULTIME DAL FRONTE


Perché Penati ha stigmatizzato l’iniziativa di Angiolini, Sarfatti, Civati, Monguzzi circa l’incandidabilità di Formigoni? La spiega forse sta nel fatto che in una campagna elettorale presidenziale la strategia dovrebbe essere sotto il totale controllo del leader. Se ognuno fa da se all’inizio figuratevi durante e dopo. Certo l’uscita se la poteva evitare, sconfessare i propri sostenitori non è mai una grande idea. Per sanare il vulnus ci aspettiamo che la responsabilità venga data a qualche addetto stampa.

Radicali, socialisti, sinistra e libertà, verdi, consumatori vari e molte altre liste diciamo così minori sapevano che era difficile raccogliere le firme in alcune province. Il numero di firme da raccogliere infatti non è parametrato a nulla, quindi realtà piccole debbono raccogliere un numero spropositato di firme come a Sondrio o Mantova o Lodi. Avevano comunque pensato di presentare il numero di firme inferiori e aprire un contenzioso, formalmente forse inefficace ma politicamente utile. Un ignoto tranviere di Roma ha rovinato tutto, aggiungendo al danno la beffa.

Sul sito www. Formigoni.it nel settore in campagna con me, compare il rimando alla raccolta fondi e si apre una pagina dedicata alla fondazione Europa e civiltà. Ma la legge non dice che la raccolta fondi per le campagne va fatta su un conto corrente aperto dal mandatario del candidato? Certo il sito non dice che quei fondi saranno usati per la campagna elettorale personale, ma potrebbe generare equivoci. Che mancanza di signorilità.

Non tutti sono previdenti con i siti, digitate alessandrocolucci.it e divertitevi.

Notizia di qualche anno fa: “Adriano Ciccioni lascia il gruppo consiliare Lista Di Pietro-Italia dei Valori e confluisce nel Gruppo Misto”. E’ un duro atto d’accusa quello che Ciccioni rivolge alla sua ex formazione politica: “E’ un Partito – dice il consigliere, motivando all’Aula la sua decisione – nel quale logiche inaccettabili hanno trovato cittadinanza, beffate le poche regole interne, coltivata l’inconsistenza programmatica, avviliti ideali, impegno, dedizione, premiati invece liquefazione politica, appartenenza e piaggeria”. Notizia di oggi: Adriano Ciccioni candidato per l’IDV. Gente che va gente che viene.

Notizia di qualche anno fa: Erano false le 2.800 firme raccolte per presentare la lista di Alternativa sociale alle elezioni regionali dello scorso anno: con questa ipotesi di accusa il gup Vincenzo Tutinelli ha rinviato a giudizio Duilio Canu, l’estremista di destra delegato a gestire la lista di Alessandra Mussolini in Lombardia, e Giuliana Carlino, neo assessore provinciale a Milano e capolista dell’Italia dei Valori alle prossime comunali, che le autenticò. Canu e Carlino sono accusati di aver indotto al falso in atto pubblico l’ufficio elettorale. Saranno processati il 13 ottobre. Per un secondo capo di accusa, quello della violazione della legge elettorale, i due hanno fatto ricorso all’oblazione. «L’unico mio errore – spiega l’assessore – è di aver dato fiducia al signor Duilio Canu. Ho dato la mia disponibilità solo per spirito democratico». La oggi senatrice Carlino probabilmente per lo stesso spirito democratico consentirebbe senza problemi la presentazione della lista pdl.

Notizia di qualche mese fa: Intervistato “L’Expo, che due anni fa abbiamo festeggiato tutti come una grande vittoria, è diventata una sorda guerra di potere tra gruppi economici che non rispecchia per nulla il sentimento della comunità”. Domanda del giornalista: La soluzione migliore è rinunciare o chiedere un commissariamento? “Rinunciare vorrebbe dire fare una bruttissima figura a livello internazionale. A questo punto c’è di mezzo l’onore della patria, quindi ben venga Bertolaso come super commissario”. Che cose si aspetta da Guido Bertolaso? “Che cacci i lobbisti…”Non male come lungimiranza per un candidato alla presidenza della regione.

Notizia di qualche giorno fa: Dal sito di Agnoletto: Gli arresti di ieri dimostrano che non siamo di fronte a delle mele marce: il sistema è marcio! E il marciume non riguarda solo le destre ma anche il Pd: l’illegalità, la corruzione e le clientele sono trasversali a un sistema fondato sul consociativismo L’intreccio affaristico, spesso illegale, tra esponenti del PdL e del PD è il risultato di una mancata vera opposizione del PD e la ricerca da parte del partito di Penati di un accordo a qualunque costo con Formigoni. Ma non gli avevano proposto un accordo tecnico e non l’avevano definito miope e irresponsabile perché non aveva accettato il loro apparentamento.

Notizia di ieri: Moni Ovadia Candidato con Agnoletto e la sinistra radicale alle regionali. Notizia di maggio Moni Ovadia con sinistra e libertà Notizia di qualche anno fa: Moni Ovaia candidato con l’Ulivo, eletto e dimissionario. In tutti e tre i casi queste liste hanno perso (diciamo che per Agnoletto è una facile previsione). Suggerimento: perché non candidare Moni Ovadia con la Moratti l’anno prossimo?

Chiudiamo con una segnalazione di stile: Un candidato pd alle regionali a brescia è stato colpito da una malattia di certa gravità. Alcuni dirigenti del partito, vedasi il sito di Pierangelo Ferrari, fanno campagna al suo posto per garantirgli le preferenze. Bell’esempio di amicizia politica.

 

Carneade



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