22 febbraio 2010

POLITICA E VELENI


 

La concentrazione di veleni nella politica italiana sta diventando sempre più densa. Sotto i nostri occhi si sta svolgendo una lotta di potere senza esclusione di colpi tra capo di governo e magistratura da far rabbrividire anche i più cinici commentatori.

Non è da sottovalutare a questo proposito la foto di Di Pietro, scattata ben 18 anni prima, e pubblicata dal Corriere, che lo ritrae a cena nella caserma dei carabinieri con Contrada, (poi condannato per mafia) e vari colonnelli dei servizi, e un certo esponente del “secret service ” USA, presente in quell’occasione per concordare con Di Pietro nientemeno che la fine della prima repubblica (con i carabinieri presenti?). Sono seguite le smentite dell’interessato, che non sono valse però a togliere quel clima fumoso di sospetti e calunnie in cui ormai siamo immersi da mesi. Tutto questo, mentre contemporaneamente vediamo le immagini del figlio di Ciancimino che da Palermo fornisce le prove del legame tra il nascente partito di Forza Italia e la mafia, e soprattutto assistiamo alla “caduta”di Bertolaso, indagato per concorso in corruzione e appalti truccati, con 4 arresti tra esponenti della protezione civile e imprenditori. In questo caso bisogna riflettere perché ci troviamo di fronte a una “consuetudine”diffusa tra “furbetti del quartierino”, e alla presenza di un”sistema” che, attraverso la protezione civile, può mettere le mani su un’enorme quantità di denaro pubblico, sdoganato dai vincoli burocratici ordinari, con la scorciatoia dell’emergenza. Non mi soffermo sulla figura di Bertolaso, e sul tentativo di giustificarsi col ritiro delle dimissioni, e neppure sul solito conflitto d’interessi tra il sottosegretario controllore, e l’amministratore pubblico controllato, ma mi allarmano alcune considerazioni che vengono alla luce da questi fatti.

All’epoca di Tangentopoli i ladri rubavano per “il partito”, oggi invece si ruba per dar lavoro a un figlio, sistemare un cognato, aiutare un fratello, perché è il “sistema” di tutta una classe dirigente che ha fatto proprio questo modo di pensare, questa “filosofia di vita”. E lo si vede dalle intercettazioni, in cui i favori sono dati per gli appalti, ma anche per ottenere “massaggi” in un centro benessere o perfino per aggiustare lo sciacquone del bagno. Non c’è più differenza tra favori piccoli o grandi, l’importante è farla franca, essere più furbi degli altri. E il nostro Presidente sta preparando le contro mosse dichiarando: “Via dai partiti chi commette reati” e dimenticando se stesso naturalmente. Senza parlare della sotto-cultura e del cattivo gusto imperante nella TV, che vede andare a Sanremo anche un Savoia.

Il nostro Presidente, che difende Bertolaso e tutto il sistema, abituato a mettere nelle liste elettorali i suoi medici, fisioterapisti, le sue veline, o gli “igienisti dentali”, oggi ha deciso di aggiungere anche un certo geometra Magnano, da non confondere con Mangano, che si accinge alla lottizzazione di Arcore. Questo signore si sta occupando di una grande speculazione edilizia in Brianza, per realizzare Milano 4, un investimento da 220 milioni firmato Idra, società di Berlusconi, con 25 palazzi di tre piani e la previsione di 1200 nuovi residenti. E questo dove? Ma su un’area verde di 300mila metri quadri, sottoposta a vincolo, che fa parte del Parco della Valle del Lambro. Costruire dentro un parco è difficile ma non per Lui! E siamo di nuovo a parlare di speculazione edilizia, come sta avvenendo a Milano per City Life e per l’area Garibaldi, scempiata da una concentrazione di grattacieli da far invidia a Manhattan (peccato che quest’ultima sia 100 volte tanto e con un piano regolatore omogeneo). Chissà se tutti questi grattacieli troveranno subito degli acquirenti, o rimarranno vuoti per lungo tempo a testimoniare l’ennesimo esempio di malaffare del nostro paese? Per la Darsena invece, ci sono buone notizie, e dopo il 31 Marzo, se il Tar darà ragione al Comune, partirà la riqualificazione dell’area, o col ripristino dell’acqua, se la tenuta degli argini lo consentiranno, o con la creazione di una zona a verde per i cittadini. Speriamo e Vedremo!

 

Laura Censi



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