22 febbraio 2010

ULTIME DAL FRONTE


  • Un tempo il segretario provinciale del partito aveva un avvenire assicurato. Il lavoro politico organizzativo veniva ripagato con un incarico elettivo che lo portava progressivamente verso una onorata e spesso dorata pensione. Non più. Oggi fare il segretario del PD non garantisce nemmeno un posto in lista. Diventa poi difficile che i migliori si facciano carico dell’organizzazione.

     

  • Un tempo la “gente” partecipava alle iniziative politiche oggi la partecipazione (sempreché non siano pranzi o feste in discoteca) scema. Per ricordare i tempi passati alleghiamo immagine.

     

     

     

     

  • Un tempo i sindaci o i parroci delle città di origine scrivevano ai concittadini emigrati suggerendo il voto e la preferenza per un concittadino emerito. Capitava così di spedire lettere con incipit: caro biscegliese, amico friulano etc. Alcuni professionisti della preferenza riscoprivano nonni e nonne zii e prozii per ogni città italiana. Oggi si usa internet. In prima fila la battaglia per il voto sardo, seguono gli altri.

     

  • Girando per i siti accanto a cose molto serie si trovano gustose genialate ammiccanti dei creativi. Così mentre Maullo e Zuffada mettono una sezione bandi, Chiara Cremonesi più liberal mette una sezione dall’ambiguo titolo a cena con Chiara. Massimo Buscemi invita tutti a chiamarlo (ma dimentica di mettere il numero di telefono). Pippo Civati lascia il simbolo del PD con Veltroni, così nessuno a dubbi sulla sua fede, mentre Carlo Saffiotti dimentica Formigoni nel simbolo.

     

    Angelo Gianmario apre il sito con una foto che lo ritrae prima di entrare dal medico per una visita prostatica, indossando abiti dismessi dallo zio ricco, ma poi recupera mettendo tra gli sponsor in foto nientepopodimeno che il Papa. Margherita Peroni in look attrice di sex and the city, ci tiene a spiegare che quello è l’official website (sai quanti imitatori clandestini deve avere).Sante Zuffada sceglie lo slogan più originale: in regione uno di noi. Raffaele Cattaneo mette una sezione Diario di viaggio in cui argomenta del disastroso sistema di trasporto ferroviario per i pendolari, così almeno tutti potranno prendersela con l’assessore ai trasporti suo nemico giurato e non dargli la preferenza. Se cliccate su Mario Agostinelli scoprite che ha sempre avuto un parrucchiere sbagliato e che nessuno gli ha detto che è partita la campagna elettorale, l’ultimo aggiornamento risale a mesi addietro; un po’ peggio del sito del pdl gruppo lombardia che ha tra le ultime notizie di novembre. Marisa Franca Costelli dell’IDV ci informa che è del segno dell’acquario, Impareggiabile il sito di Doriano Riparbelli, presunto candidato nel listino, che accanto ad una fotona da vacanze da una sola notizia: sito registrato dall’amico Sergio, che vor di?. Raffaele Grassi idv ci tiene a farci sapere che è andato a New York per il Columbus ay, dedicando una sezione del suo sito alle foto ricordo, cui si aggiunge la foto in cui alza la coppa del mondo di calcio. Ideanna Matteotti sempre idv ci informa che è candidata alla provincia con Penati, evidentemente non l’hanno ancora informata che i mesi passano e che è candidata anche in regione; come la socialista PIA Locatelli che è ancora candidata alle europee con socialismo e libertà. Gallera va alla stramilano con tempi di tutto rispetto Mirabelli spera di andare alla maratona di New York ma non ha tempo per prepararsi, entrambe le notizie hanno sgomentato legioni di elettori. Penati.it non è il sito del nostro ma di una aziendina, qualcuno ha dimenticato di provvedere? Sveva Dalmasso mette anche lei il video del Columbus Day (ma cosa fa pensare che andando a new york si guadagnano consenso) ed esprime soddisfazione perché a Cesano Boscone si ricorda Enrico Berlinguer; queste sono vere comuniste! La biografia di Formigoni inizia così: Sono nato nel 1947, primo di tre fratelli, in una casa di due piani nel centro di Lecco, già dimora dell’onorevole Vittorio Calvetti, storico deputato della Democrazia cristiana, e dell’onorevole Guido Alborghetti del Partito repubblicano italiano: qui trovò sede anche la sezione lecchese del Partito socialdemocratico e, sempre qui, nacque Giulio Boscagli, futuro sindaco della città. Come vedete le premonizioni della politica abbondavano fin d’allora. Pensa che sfiga per lui se nasceva dove c’era un radicale. Roberto Biscardini ci informa di molte cose
    tranne su dove e come saranno candidati i socialisti, stesso problema per Fatuzzo. Pezzotta ci fa invece sapere che lui è l’estremo centro, vincendo il premio Nostradamus , più banale il suo collega Enrico Marcora che ci fa sapere nel titolo del sito che lui è: tratto da una storia vera. La presenza poi su internet dei transfughi è un disastro: di Dionigi Guindani compaiono affiliazioni a due partiti diversi, Gian Battista Bonfanti non si capisce se sia sostenitore di Pezzotta o no, mentre che Alberto Mattioli sia candidato si cerca di non farlo sapere a nessuno (ma forse questo fa parte del marketing di Pezzotta) così come dell’esistenza di un Alleanza per l’Italia Lombarda.

     

    Chiara Cremonesi ha avviato un concorso: quale delle due è quella vera?

     

     

    Roberto Formigoni nel suo sito
    è senza cravatta certo meglio di Maurizio Martina che è senza mutande

     

    Qualcuno tuttavia lo stile ce l’ha sul serio: Mara Grazia Fabrizio ci comunica per email: Come ormai è noto, io non mi ricandiderò per una scelta assunta ormai da tempo. Il primo motivo sta nel fatto che sono fermamente intenzionata a pensionarmi non appena raggiunti i quarant’anni di contribuzione, e sono sempre stata convinta che quando si va in pensione, si debba andare in pensione, lasciando il posto ai più giovani.
    Il secondo motivo, di non minore valore, è relativo al fatto che mi sono sposata ad agosto dello scorso anno e mettendo insieme il mio pensionamento con l’età anagrafica di mio marito e mia, non mi sembrerebbe proprio opportuno occupare un posto che può essere di altri, sottraendo oltretutto spazio alla nostra storia in comune, che entrambi consideriamo così bella. Auguri signora, lei un voto l’avrebbe meritato.

    Carneade

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     



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