7 giugno 2017

SUFFRAGETTE: TRA BATTAGLIE E CONQUISTE

La mostra sul voto alle donne diventa itinerante


Il cammino del movimento di emancipazione femminile in Italia inizia a Milano nel 1880, quando Anna Maria Mozzoni intraprende la battaglia per superare il diritto di voto come prerogativa esclusivamente maschile, dando vita con Paolina Schiff alla Lega promotrice degli interessi femminili.

10bramante21FBBen presto la mobilitazione per un femminismo sociale si allarga al mondo delle maestre, delle operaie e delle impiegate (telegrafiste, telefoniste) con la priorità di programma di rivendicare il diritto di voto alle donne. Proprio a Milano si stava formando una nuova borghesia in condizioni socio-economiche e culturali tali, da favorire lo sviluppo di un movimento di emancipazione femminile.

Sul finire dell’Ottocento l’eredità di questi primi movimenti viene raccolta dall’Unione femminile, che nel giro di pochi anni diventa un’organizzazione nazionale. Oltre all’emancipazione giuridica e politica, il programma di lotta prevede la tutela delle lavoratrici, della maternità e dell’istruzione femminile, questioni ancora oggi attuali, dato che la percentuale delle donne occupate si ferma al 47% e ai vertici delle aziende o nei ruoli decisionali del Paese le donne continuano a essere ‘mosche bianche’.

Emilia Majno rilancia la questione urgente del voto alle donne attraverso un’inchiesta rivolta a cinquecento personalità; il dibattito ormai acceso, sostenuto con vigore e determinazione dalla stampa femminile dell’epoca, si apre ben presto al confronto internazionale. I Paesi scandinavi sono i primi del vecchio continente a sancire il voto alle donne tra il 1906 e il 1907.

Il fronte pro voto comunque lo reclama a gran voce e si coagula in un Comitato nazionale pro suffragio. Ma in Italia anche all’interno del Movimento non c’è ancora l’unità necessaria e il voto alle donne non costituisce un’aspirazione di massa; non mancano posizioni a favore di un ruolo femminile socialmente subordinato, in quanto è parere diffuso che “le donne in genere non si interessano di questioni politiche e chi se ne interessa può ben farlo anche senza il voto”.

Persistono, però, le divergenze di opinione e lo stesso partito socialista mantiene un atteggiamento ambiguo sulla questione: Turati giudica in prima persona il voto femminile prematuro, perché “non avendo le donne ancora maturato una salda coscienza di classe, potrebbero favorire le forze conservatrici”.

Dopo lo stop imposto dalla prima guerra, la lotta femminile riprende, rinvigorita anche dal ruolo che le donne si sono dimostrate in grado di giocare nella gestione della famiglia, del podere o della bottega durante gli anni del conflitto.

In primis decade a livello giuridico l’abolizione della autorizzazione maritale, ma bisogna attendere la conclusione del secondo conflitto mondiale per la conquista anche in Italia del suffragio universale femminile, nel 1945. Con la prima occasione di voto nelle amministrative del 1946 alle donne viene riconosciuta anche l’eleggibilità e la loro affluenza al voto supera l’89%.

I tempi sono ormai maturi anche per la parità di sesso inserita nell’articolo 3 della Carta costituzionale su sollecitazione della senatrice Lina Merlin.

Il lavoro di ricerca storica intrapreso dall’Unione femminile in occasione del 70° anniversario del voto alle donne è confluito nel volume Unione Femminile Nazionale: il voto alla donna? Inchiesta e notizie (Milano: Unicopli 2016) e in una mostra dal titolo Il voto alle donne: non solo 70 anni! Suffragette italiane verso la cittadinanza: 1861-1946.

La mostra, che narra il lungo percorso compiuto per la conquista del suffragio femminile, diventa ora itinerante: è possibile farne richiesta all’indirizzo e-mail segreteria@unionefemminile.it e ospitarla all’interno di scuole, biblioteche e centri culturali.

Rita Bramante



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti