26 aprile 2017
OGNI PAROLA HA CONSEGUENZE. OGNI SILENZIO ANCHE
A Milano la seconda edizione del Festival dei Diritti Umani
26 aprile 2017
A Milano la seconda edizione del Festival dei Diritti Umani
La prima edizione del 2016 del Festival dei Diritti Umani era stata una scommessa non semplice – ricorda l’Assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – e non era affatto scontato che venisse accolta dalla città con tanto entusiasmo. Milano ancora una volta si dimostra città vivace e reattiva, che risponde con interesse agli stimoli culturali e di impegno civile.
Il successo della prima edizione incoraggia il Festival a proporre quest’anno un tema di stringente attualità, la libertà di espressione. Non solo libertà di parlare, diritto di essere informati e lotta alla censura, ma anche impegno a combattere le limitazioni nel web e nei social, le fake news, gli hate-speech, il ribaltamento della verità attraverso un uso sbagliato delle parole.
Non a caso il neologismo post-verità è stato eletto dall’Oxford English Dictionary “parola dell’anno 2016”, come sottolinea il direttore del Festival Danilo De Biasio: “Viviamo in un’epoca in cui emozioni e sensazioni sono più influenti nel formare l’opinione pubblica rispetto a fatti oggettivi, chiaramente accertati”.
Dal 2 al 7 maggio la Triennale ospita dibattiti, testimonianze, mostre e anche film e documentari. In Turchia, Russia, Ungheria e Polonia – solo per menzionare alcuni paesi – centinaia di giornalisti pagano in prima persona le scelte di libertà e l’impegno a farsi interpreti del diritto/dovere di informazione: spesso sono imprigionati e anche uccisi. La Turchia in particolare ha il triste primato di essere oggi in Europa la più grande prigione di giornalisti: ben 140.
Nella Giornata ONU per la Libertà di Informazione il prossimo 3 maggio a Roma davanti all’Ambasciata turca la Federazione Europea dei Giornalisti darà lettura del lungo elenco di nomi di giornalisti in carcere: un modo pacifico per manifestare e dare voce al loro forzato silenzio.
Il film è pensato anche per le scuole e per mettere a fuoco il ruolo di media e social media e la problematicità di un loro uso corretto. Il tema della libertà di espressione viene affrontato in una specifica sezione EDU che apre il festival e lo chiude, intitolata Contro il bullismo: liberi di essere se stessi e Cyberbulli e cyberpupe: libertà e limiti nel web.
Al Festival non si parlerà soltanto di giornali censurati e cronisti imprigionati, ma anche del diritto dei giovani di essere se stessi e di contrastare il dilagante fenomeno del bullismo, cogliendo il limite del diritto di parola: il persecutore, infatti, abusa della libertà di espressione, mentre la vittima vede la sua libertà limitata e soffocata. Le buone pratiche del cinema possono essere uno strumento prezioso per aprire un dibattito a misura di adolescente su bullismo, cyberbullismo, isolamento nel gruppo, omofobia.
Il film scelto per questa sezione dal Comitato scientifico del Festival è Un bacio di Ivan Cotroneo, film sui modelli e sugli schemi che impediscono ai ragazzi, di essere felici, di trovare la strada della loro personale e particolare felicità. Ospiti della giornata di apertura Luca Bernardo, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile della Casa Pediatrica Fatebenefratelli, il regista e la senatrice Elena Ferrara.
I giovani potranno confrontarsi nella stessa giornata anche con problemi di attualità, la questione dei migranti, il conflitto in Siria e la vita in un campo profughi grazie alla mostra della Fondazione Trussardi Terra inquieta: uno sguardo filtrato attraverso il racconto degli artisti testimoni degli avvenimenti storici più recenti.
Rita Bramante