12 aprile 2017

STEM IN THE CITY: APRILE IN ROSA A MILANO

Ragazze, scienze e tecnologie: abbasso gli stereotipi!

Basta dire che le ragazze non sono portate o sono meno predisposte per le materie scientifiche! Non è vero nemmeno che ciò che è umanistico è più femminile. E va anche superata la logica che si debba trattare di una battaglia di tecnologie contro classicismo: c’è molto di classico nelle scienze, come molto di scientifico negli studi umanistici.

In una Sala dell’Orologio gremita tre donne della Giunta comunale milanese, le Assessore alla trasformazione digitale Roberta Cocco, all’Educazione e Istruzione Anna Scavuzzo e al Lavoro Cristina Tajani, comunicano con entusiasmo alla città l’iniziativa «STEM in the City», progetto che vede coinvolti attori internazionali e nazionali, del pubblico e del privato, alleati per cercare di creare un movimento di opinione forte e favorire l’orientamento delle ragazze verso le materie scientifiche, superando finalmente gli stereotipi di genere.

L’acronimo STEM riunisce Science Technology Engineering Mathematics, tutti ambiti che in una società permeata dalle tecnologie offrono opportunità di lavoro e verso i quali la sensibilizzazione dovrebbe partire fin dalla scuola dell’infanzia.

Il Global Gender Gap Report [rapporto mondiale del dislivello di genere] riporta dati ancora poco confortanti per l’Italia: il nostro Paese si posiziona al 69esimo posto su un indice mondiale di 142 paesi, con 1 sola donna nelle aziende addetta STEM su 4; mentre ai vertici aziendali la presenza femminile scarseggia ancora di più, con 1 sola donna manager su 5.

Il Comune di Milano è in prima linea per riunire gli attori interessati a questo tema a lavorare insieme e creare un ecosistema virtuoso, che si cimenti nell’impresa possibile di scardinare gli stereotipi di genere e di mettere al centro dell’agenda la formazione femminile alle cosiddette scienze dure.

Aprile sarà il mese in rosa delle STEM con iniziative a tutto campo, rivolte all’intero arco del percorso formativo, dai bambini della scuola dell’infanzia ai giovani adulti (dai 3 ai 24 anni). Una maratona con un palinsesto ricchissimo di iniziative, orientato a valorizzare la progettualità della nostra città politecnica, che già 150 anni fa aveva avuto le prime laureate donne e che oggi può vantare tassi di occupazione femminile più alti della media nazionale.

Alleate in questa impresa, accanto all’Amministrazione comunale, le scuole di ogni ordine e grado e le associazioni impegnate in azioni concrete per supportare e accrescere la rappresentanza dei talenti femminili nelle posizioni di vertice. Le donne possono e devono scegliere qualsiasi lavoro, anche quelli che per retaggi culturali sono nell’immaginario collettivo ancora reputati meglio adatti agli uomini.

Dal pensiero computazionale per l’infanzia insegnato con i giocattoli ai laboratori esperienziali di matematica, alle attività di sviluppo e coding, alla robotica educativa con Lego Education We.Do 2.0, a un’ampia scelta di workshop, compresi quelli di taglio motivazionale dedicati alle ragazze di terza media e della scuola secondaria di secondo grado, o per creare una start-up, che coinvolgeranno le giovani donne.

All’interno della campagna Inspiring Girls donne leader in molteplici settori e professioni saranno protagoniste di incontri e focus. Animerà lo spazio Tempo di libri, nuova Fiera dell’Editoria italiana a Milano, che darà la parola anche a donne scienziate (vedi il libro di Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso, 100 donne contro gli stereotipi per la scienza, Milano: Egea 2017 e quello di Chiara Burberi e Luisa Pronzato, Le ragazze con il pallino della matematica, Novara: Libromania 2017). E infine un consiglio: se ancora non lo avete visto, non perdetevi il film Il diritto di contare, avvincente storia di tre giovani scienziate afroamericane.

Rita Bramante