21 febbraio 2017

MARTINI, UOMO DI PACE E DIALOGO

Milano ricorda


Milano ha vivo il ricordo del “suo” Cardinale, promotore di una rete di solidarietà contro l’intolleranza, di dialogo e confronto autentici, senza moralismi. Carlo Maria Martini è stato un innovatore, capace di apertura di nuovi orizzonti e di iniziative inedite, come la Cattedra dei non credenti (1) e la Casa della Carità, affidata alla tenacia di don Virginio Colmegna.

12bramante07FBIn occasione della ricorrenza del novantesimo anniversario della nascita, la Fondazione culturale a lui intitolata, che ha sede a San Fedele, ha organizzato una due giorni dal titolo evocativo “Io ci sono”. Non una commemorazione o un ricordo nostalgico, ma momenti di memoria viva e partecipata, con l’obiettivo di sostenere l’apertura e la condivisione del ricco scrigno del magistero episcopale di Martini.

Tante le iniziative promosse per restituire alla città e al Paese gli interrogativi e le profonde questioni di senso che hanno ispirato il dialogo di Martini nei 22 anni trascorsi alla guida della chiesa milanese. In primis la presentazione del ponderoso terzo volume dei suoi scritti “Giustizia, etica e politica nella città”, edito da Bompiani, che attraversa i temi della corruzione e dell’etica in politica, della convivenza, dell’impegno e della cultura della solidarietà. La presentazione del nuovo archivio on line  della lunga missione episcopale, che rende disponibile in formato digitale i documenti di e su Martini, videointerviste integrali, testi e foto. Archivio destinato a essere arricchito anche grazie alla call for documents che chiama in causa in prima persona tutti coloro che conservino documenti e testimonianze e che vogliano condividerle. E ancora una mostra ecumenica e il film Vedete, sono uno di voi con la regia di Olmi, nelle sale da marzo.

Il pensiero di Carlo Maria Martini costituisce un polo attrattivo per il mondo ecclesiale e civile, a partire dall’ascolto contemplativo e dalla grande attenzione ai problemi degli ultimi, di chi soffre ai margini della società. La cifra è l’accoglienza dell’altro come amicizia cristiana, il farsi prossimo attraverso la militanza civica.  Martini è il cardinale che andò in carcere non in modo rituale per celebrare la messa delle festività, ma anzi cercò il colloquio individuale dentro le celle e riuscì ad aprire un dialogo anche con i terroristi degli anni Settanta. Per questo proprio a lui i terroristi chiesero di consegnare le armi.

Tra i relatori della due giorni in suo onore anche il giudice Francesco Maisto, magistrato di sorveglianza a San Vittore negli anni di piombo e il padre gesuita Guido Bertagna, che insieme a una giurista e a un criminologo ha contribuito a pubblicare il racconto di un percorso pluriennale tra ex terroristi e vittime, realizzato secondo i principi della giustizia ripartiva, andando oltre i meccanismi rigidi della giustizia retributiva2. Il libro, di recente presentato in Senato, costituisce un cambio di paradigma nello sforzo di comprensione di un periodo fra i più bui della nostra storia recente.

Viene annunciato anche un appuntamento importante già in calendario per il 12 maggio alle 18.15, con padre Artuso Sosa Abascal, gesuita venezuelano, ricercatore, docente universitario nel campo delle scienze politiche, rettore e amico di Papa Francesco. Una nuova occasione di dare peso ai temi dei diritti e della giustizia, che sempre hanno avuto il primo posto nell’insegnamento di Martini.

Rita Bramante

 

1) C.M.MARTINI, Le cattedre dei non credenti, Bompiani 2015.

2) Il libro dell’incontro,Vittime e responsabili della lotta armata a confronto. A cura di Guido Bertagna, Adolfo Ceretti, Claudia Mazzucato, Il Saggiatore, 2015.

 



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