12 ottobre 2016

MERCATI AMBULANTI UNA VECCHIA TRADIZIONE ANCHE MILANESE

Nella città che cambia cambiano le regole


L’obiettivo che a Milano ci poniamo è ambizioso: avere mercati ambulanti autogestiti dalle imprese e da chi li rappresenta. Capaci di proporre in modo costante servizi innovativi al consumatore: come la spesa a domicilio o, perché no?, il servizio dogsitter. Ma anche capaci di far percepire efficienza nella pulizia e nella raccolta dei rifiuti al termine del lavoro quotidiano. Vogliamo essere sempre più vicini a chi ci frequenta e apprezza l’atmosfera e la vivacità di un mercato.

10errico33fbPerché se c’è un settore del commercio che, anche negli anni più difficili della crisi dei consumi ha mantenuto la sua vitalità, è proprio quello degli ambulanti. A Milano città ci sono, ogni settimana, 94 mercati su area pubblica. Gli operatori ambulanti nel capoluogo lombardo sono tanti: oltre 5.600, molti di essi di nazionalità differente da quella italiana. L’ambulantato è un po’ lo specchio della nostra società che cambia: in Italia gli operatori stranieri sono poco più del 50% di tutte le imprese ambulanti. Stiamo parlando, a Milano come nel resto del nostro Paese, di imprese in regola: perché, poi, c’è la piaga dell’abusivismo che soltanto a Milano significa un 30% di presenze illegali sui mercati.

Perché restiamo in sintonia con il consumatore? Perché – facciamo l’esempio dei prodotti alimentari – la caratteristica e peculiarità del mercato ambulante è quella di portare a casa della gente la frutta, la verdura, il pesce fresco nella corretta modalità di consumazione e a un prezzo competitivo. Gli ambulanti svolgono un servizio di prossimità: sono davvero sotto casa per tante persone che farebbero fatica a spostarsi con l’automobile per andare nei centri commerciali.

Il mercato talvolta viene vissuto con difficoltà da gruppi di residenti, ma il gradimento da parte dei cittadini – e in passato lo abbiamo anche direttamente “testato” con raccolte di firme – è alto. Certo, e torno a quanto ho scritto all’inizio, dobbiamo essere capaci di dare sempre più servizi.

Ma la professionalità degli ambulanti va anche tutelata nel rispetto di tutti. Abbiamo lavorato in modo molto costruttivo con Regione Lombardia per il recepimento della Direttiva Bolkestein sulla concorrenza. Le norme approvate in Lombardia costituiscono un modello per le altre regioni perché rispettano il dettato europeo tenendo correttamente conto dell’anzianità professionale e di posteggio di chi ha investito le proprie risorse e la propria vita nella nostra bellissima attività che ogni giorno ci mette a contatto con il pubblico. Questi sono mesi importanti per la nostra categoria: l’ambulante in regola deve venire al più presto possibile in associazione dove può essere aiutato a presentare i documenti che serviranno per il rinnovo della concessione.

Il mercato ambulante non solo è vicino al consumatore, ma anche è attrattivo per la città dal punto di vista turistico. Una recente indagine di Euromedia Research non soltanto conferma il gradimento del mercato per gli acquisti e la convenienza economica, ma quasi il 70% di chi frequenta i mercati ritiene che essi siano importanti per la promozione turistica della città. Noi stiamo allora pensando a un progetto che abbini i mercati al turismo: e non basta la promozione. Bisogna valorizzare, all’interno dei mercati, le merceologie che caratterizzano il territorio e l’eccellenza dei nostri prodotti. Un’altra sfida che dobbiamo affrontare e vincere.

 

Giacomo Errico
Presidente di Apeca e Fiva Confcommercio
(l’Associazione milanese e la Federazione nazionale degli ambulanti)

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti