12 ottobre 2016
LUDOVICO ORTONA
LA SVOLTA DI FRANCESCO COSSIGA
Diario del settennato (1985-1992)
Edizioni Aragno, 2016
pag. 634, € 30.00
Volume affascinante. Una vera miniera di note, riflessioni, informazioni dettagliatissime su fatti, gesti, accadimenti della politica che a suo tempo (tra l’85 ed il ’92) passarono quasi inosservati, ma che in realtà prefiguravano la imminente crisi finale della prima Repubblica.
Ortona, diplomatico di professione, ricoprì l’ingrato incarico di addetto ai rapporti con la stampa nazionale ed estera dell’imprevedibile Presidente. Incarico che svolse con lealtà e coraggio ammirevoli ma spesso accompagnati da sentimenti di profonda frustrazione e amarezza. Gli scontri frequenti con l’Ambasciatore degli Stati Uniti, le vere proprie liti con il Segretario di Stato Shultz, la guerriglia senza quartiere con Andreotti, Occhetto e con quasi tutti i partiti, con il Consiglio Superiore della Magistratura, con il Premier Bettino Craxi e con mille altri interlocutori, sono documentati da Ortona con dolente solerzia che costringe il lettore a ripensare quegli anni collocandoli in prospettive insolite e, per molti versi, nemmeno immaginabili prima della pubblicazione di questo volume.
Illuminanti, in proposito, sono le pagine dedicata dall’Autore ai tentativi di Cossiga, a volte virulenti, a volte logorroici, di porre il mondo politico e istituzionale dinanzi alla spietata constatazione che la fine della divisione del mondo in un blocco filoamericano e uno filosovietico avrebbe destabilizzato senza scampo un assetto quasi cinquantennale basato sull’incombenza del fattore K e sulla esclusione dei comunisti dal governo.
Che quelli di Cossiga fossero moniti consapevolmente ossessivi o, come si legge nel volume, “casi di logorrea con un desiderio insistente di comparire, come fosse una vera droga” Ortona non ce lo dice, ma che l’avvicinarsi dell’uragano sia stato più o meno oscuramente preannunciato dal Presidente della Repubblica a un ceto politico miope, infastidito e forse rassegnato, è un dato inconfutabile.
Sapide sono le parti del racconto dedicate ai rapporti di Cossiga con la Massoneria, con il Presidente Reagan e con quelli che oggi sarebbero sbrigativamente definiti “poteri forti”. I due saggi che corredano il diario di Ortona, frutto della penna di Giuliano Amato e di Pasquale Chessa, rendono il volume di Ludovico Ortona ancora più imperdibile.
Paolo Bonaccorsi
questa rubrica è a cura di Cristina Bellon